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LA NORMALIZZAZIONE

Il motivo centrale di tutto il pensiero Montessoriano è la concezione assolutamente originale e particolare che ella ha del bambino ce non coincide né con quella né con l’idea comune che se ne ha né con quella che la psicologia a lei contemporanea andava delineando.

Il bambino per la Montessori è serio, disciplinato, obbediente con la passione quasi maniacale per l’ordine.

E’ tutto il contrario dell’immagine comune del bambino, resa in tante opere letterarie (da Pinocchio a Gianburrasca) che ci presenta un bambino nemico dell’ordine che cento ne pensa e mille ne fa, che passa da un estremo all’altro con il sorriso di monello eternamente stampato sul viso: sono anche assenti nella concezione montessoriana se non per echi parziali tutte quelle ricerche portate avanti soprattutto dal Piaget e dal Wallon sul mondo particolare in cui vive il bambino, caratterizzato dall’egocentrismo, dal pensiero pre-logico dalle concezioni dell’universo pre-scientifiche intrise di animismo e magia.

Non che la Montessori neghi l’esistenza di tali caratteri nel bambino ma ritiene che essi siano il risultato di un disconoscimento dell’infanzia, di una incomprensione profonda e millenaria che produce bambini "deviati".Ma se il bambino è posto in un ambiente adatto che sia scevro dei pregiudizi ecco che si rivela un BAMBINO NUOVO o meglio il VERO BAMBINO che altrimenti resta un essere sconosciuto.

Ella afferma che bisogna fare un atto di fede perché il bambino che noi conosciamo comunemente non potrebbe adattarsi al suo: ma una volta che tale metodo è applicato e in maniera integrale il vecchio bambino sparisce e appare il VERO BAMBINO. Tale fenomeno assume il termine tecnico di NORMALIZZAZIONE: spariscono disordine, disobbedienza, svogliatezza golosità, litigio, capriccio, paura ed anche immaginazione creatrice, gioco attaccamento a persone, curiosità.

Si arriva ad affermare che nelle case dei bambini spariscono caratteri di ciascun bambino ma resta IL BAMBINO, sostanzialmente lo stesso BAMBINO.

Accenniamo ora brevemente ai caratteri ora indicati:

ORDINE:il bambino ha sopra di ogni altra cosa bisogno e desiderio di ordine di assoluto ordine: infatti l’ordine è la condizione fondamentale perché il bambino possa comprendere e orientarsi nel mondo . Si citano episodi in cui piange, si dispera perché semplicemente qualcosa non è al suo posto preciso (nel bagno un certo oggetto, oppure un cappottino non più sulle spalle della madre) Nelle "case" quindi il bambino fondamentalmente mette in ordine ogni: cosa il suo perfezionismo è dovuta all’esigenza profonda che ogni e qualsiasi cosa sia esattamente al suo posto.

DISOBBEDIENZA: Il bambino desidera fino alla radice del suo essere ubbidire ai genitori e agli adulti in generale. Farebbe qualsiasi cosa per compiacerli ma quello che gli adulti gli chiedono è assolutamente contrario alla sua natura, ed egli non è assolutamente in grado di farlo. Invece nelle "case" la maestra (ma anche un qualsiasi adulto in visita) appena appena chiede qualcosa a bassa voce o magari solo scrivendolo alla lavagna immediatamente tutti i bambini lo fanno.

CAPRICCIO: Secondo Montessori non esistono i capricci nel senso che noi comunemente diamo a questo termine di pretesa irrazionale e irrealizzabile. Ciò che noi chiamiamo capriccio è solo e semplicemente un desiderio del bambino perfettamente logico ed equilibrato che noi non comprendiamo. .Laddove invece la sua vera natura viene riconosciuta il capriccio sparisce del tutto.

SVOGLIATEZZA. Il bambino è infaticabile, non riposa mai (se non per dormire) Un bambino, infatti, non può mai stare in ozio. Deve pur sempre far qualcosa: solo l’adulto concepisce il riposo. La scuola potrebbe quindi anche funzionare per tutto il giorno e per 365 giorni all’anno: se svolge attività consone alla natura del bambino questi non si stancherà mai. La Montessori spesso esemplifica affermando che il bambino una volta che ha acquisito una certa capacità, ad esempio la scrittura, continua imperterrito e inarrestabile a scrivere sempre e comunque.

GOLOSITA’ Nelle case i bambini preferiscono servire a tavola più che mangiare considerando questa attività più interessante e spesso sono cosi intenti che dimenticano di mangiare. Ciò naturalmente non vuol dire che non mangiano chè anzi il bambino nelle scuole montessoriane, fra gli altri pregi ha anche quello di restare in buona salute: semplicemente non esprimono con la gola frustrazioni che non vi sono più.

Si nota pure come la inappetenza e quindi anche il desiderio di mangiare in modo disordinato dipende in genere dal fatto che i genitori impongono un loro ordine alimentare non corrispondente ai bisogni del bambino

Addirittura Montessori affaccia l’ipotesi che certi eccessi di gola siano connessi al desiderio inconscio di danneggiarsi e di morire.

POSSESSO. Il bambino deviato non contende ad altri il possesso delle cose inutili, vuole il possesso per il possesso, Si preparano così le guerre degli adulti per cose inconsistenti.

Alcuni bambini fanno raccolte di oggetti inutili e magari vengono scambiati per collezionisti ma, in effetti, manca l’intento classificatorio e di studio e le loro tasche sono piene di oggetti insignificanti e disparati

ATTACCAMENTO A PERSONE: Viene considerato negativamente insicurezza, incapacità di autonomia, insicurezza. I bambini montessoriani invece si distinguono per l’assoluta padronanza di sé, per la spigliatezza e semplicità, per la mancanza di timidezza di fronte a qualunque visitatore.

BUGIA essa è connessa a tutti gli altri difetti, ne ha sempre la stessa matrice. Nei processi giudiziari ci si è resi conto come mentire anche in buona fede creando situazioni anche molto precise e dettagliate. Viene considerata da Montessori come una forma di confusione mentale. e a volte anche come un conformismo imposto ai bambini che sono costretti a dire non quello che pensano ma quello che noi vogliamo che dicano.

PAURA La paura è distinta dalla naturale percezione del pericolo, è immotivata e trova la sua origine nelle fantasie imposte dall’adulto in genere con lo scopo di farsi ubbidire.

IMMAGINA ONE CREATIVA: appare certamente paradossale che la immaginazione venga considerata come una deviazione, come un fatto assolutamente negativo. Ma la Montessori è molto chiara e costante a tale proposito: le energie, deviate dalla realtà vagano nel vuoto, nel caos, nella fantasia che è assimilabile alla fuga dalla realtà dei soggetti alienati studiati nella psicanalisi.

Se il bambino può immaginare le fate e alloro può ancora meglio immaginare l’America e allora perché portarlo alla realtà invece di portarlo nella menzogna?

La fantasia staccata dalla realtà viene considerata la fonte principale di tutti guasti della intelligenza umana.

GIOCO E GIOCATTOLO: Sono assolutamente da evitare. Nel materiale montessoriano i giocattoli sono rigorosamente esclusi: essi rappresentano la materializzazione di quella fantasia tanto negativamente considerata. Si arriva ad affermare che i bambini sono felici solo se sono privi di giocattoli.

IMITAZIONE. Pure viene considerata negativamente in quanto indice dell’incapacità del bambino di essere stesso, di insicurezza.

CURIOSITA’: l’interesse è duraturo, fonte di progresso mentre la curiosità è incapacità di ordinarsi, di concentrarsi, sintomo di una personalità disturbata.

Se noi consideriamo due bambini: il primo tocca tutti gli oggetti in rapida successione, il secondo ne prende uno solo e lo considera a lungo potremmo pensare che il più intelligente sia il primo ma per Montessori sarebbe un gravissimo errore perché è il secondo bambino dimostra un atteggiamento costruttivo.

Va rilevato il fatto che nelle "case" viene assolutamente vietato che un bambino prenda tutto il materiale in brevissimo tempo (allora è considerato ancora immaturo per il suo uso) ma si esige che un solo oggetto venga usato per un tempo molto lungo.

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