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CARATTERI  DEL METODO

La Montessori generalmente rifiuta di definire il proprio sistema come "metodo Montessori " e insiste continuamente che non si tratta di "un" metodo scaturito dalla sua mente ma "del" metodo naturale, non inventato ma scoperto nel corso della sua esperienza alla quale abbiamo prima accennato.

Ella dice che nelle "case" non si vede il metodo all’opera ma solo e semplicemente il bambino come egli è realmente e non come la società lo costringe ad essere.

La scuola viene riportata in tre punti essenziali: ambiente adatto, maestro umile, materiale scientifico.

AMBIANTE ADATTO: non si allude solo al fatto che tutte le suppellettili sono a misura del bambino ma anche al fatto che il ritmo stesso è quello calmo e ordinato proprio del bambino. La lezione collettiva, invece, presuppone che tutti i bambini seguano lo stesso ritmo che è quello astrattamente medio, cioè in pratica di nessun bambino: soprattutto però è il ritmo dell’adulto quello che domina nelle scuole tradizionali, ritmo convulso, efficientista del tutto lontano da quello del bambino e pertanto per lui gravemente alienante

MAESTRA UMILE. La maestra non insegna al bambino la sua verità, non cerca di travasare in lui la il suo sapere ma dirige (viene, infatti, chiamata direttrice ) le attività del bambino, quella attività che gli permettono di sviluppare il suo spirito in modo libero di li beare le sue immense energie, e potenzialità che la società e la scuola tradizionale invece comprimono implacabilmente.

L’umiltà del maestro è da intendere nel senso che non deve sostituirsi alla natura ma solo (ed è compito non facile e dappoco ) rimuovere gli ostacoli che impediscano il suo pieno e completo dispiegarsi.

MATERIALE SCIENTIFICO. Il materiale caratteristico delle "case" consiste essenzialmente in un insieme di oggetti che hanno per scopo di educare i sensi e attraverso essi di imporre le basi della ragione e di ogni altro ulteriore sviluppo intellettuale e morale.

Il termine scientifico pone una ambiguità di significato: infatti sembrerebbe indicare che esso sia stato predisposto dalla Montessori in base ad esperimenti di laboratorio estranei alla scuola In realtà Montessori insiste sempre sul fatto che la scelta del materiale è essenzialmente una scelta operata dai bambini stessi e che ella si è semplicemente adoperata alla realizzazione tecnica.

Pertanto la Montessori fa scaturire dal bambino stesso tutte le scelte in positivo e in negativo fatte nelle sue scuole.

Il bambino pertanto ha scelto:

1) RIPETIZIONE DELL’ESERCIZIO. Per gli adulti la ripetizione può sembrare inutile, noiosa, poco gratificante ma per il bambino essa è la strada maestra per apprendere Il bambino, infatti, compie una certa azione fino a quanto essa non gli riesce alla perfezione.

2) LIBERA SCELTA. Il bambino può scegliere il materiale che desidera e tenerlo per tutto il tempo che vuole: la scelta è fatta fra il materiale messo a disposizione che volutamente non è molto ampio. La Montessori afferma, pero, che la scelta del materiale à stata fatta proprio dai bambini in quanto man mano si è ritirato quanto non suscitava interesse e quindi quello che si offre è il materiale che i bambini di ogni parte del mondo hanno scelto.

Si ritiene inoltre che il tempo di uso debba essere molto ampio in quanto il passare continuamente da un materiale ad un altro è considerato un sintomo di disinteresse per ogni oggetto proprio dei bambini che non sono stati ancora "normalizzati"

3) CONTROLLO DELL’ERRORE. Il materiale è strutturato in modo tale che l’errore si evidenzia di per sé. In tal modo la maestra sarà liberata dall’ingrato compito di rilevare l’errore che nella scuola tradizionale costituisce il suo lavoro prevalente.

4) ANALISI DEL MOVIMENTO. Ogni movimento deve essere sempre perfetto, A tal fine è necessario che movimenti più complessi siano scomposti in altro i più semplici che possono essere appresi in modo perfetto Si tratta di un principio, fondamentali della Montessori che arieggia il principio cartesiano del "chiaro e distinto" e che si contrappone nettamente al principio del globalismo di Decroly

5) ESERCIZIO DEL SILENZIO. Non si tratta del silenzio richiesto dalle scuole tradizionale come livello di suono non tanto alto da disturbare la lezione ma di una conquista del bambino, frutto di un notevole sforzo. Si invitano i bambini ed evitare ogni e qualsiasi suono e lentamente si raggiunge uno stadio di silenzio assoluto che evidenzia tutta una serie di suoni che generalmente passano inosservati. Esso è quindi una attività e non una mancanza di attività, una conquista suggestiva del bambino.

7) BUONE MANIERE. Ogni bambino rispetta sempre l’altro aspetta pazientemente il suo turno, per ogni attività. .Liti e baruffe sono assolutamente assenti mentre una collaborazione spontanea si instaura in ogni occasione.

Resta comunque problema fondamentale se l’educazione morale e sociale possa risolversi semplicemente nelle buone maniere: di tale argomento ci occuperemo più estesamente altrove.

8) ORDINEDELL’AMBIENTE: esso è sempre, assolutamente perfetto. I bambini non possono nemmeno immaginare di non rimettere tutto e sempre al loro posto. In qualunque occasione. L’ordine esterno è manifestazione dell’ordine interno.

9) PULIZIA DELLA PERSONA: viene perseguita nel modo più scrupoloso.

10) SCRITTURA E LETTURA. Si impara a scrivere come un esercizio sensoriale ricopiando e riconoscendo le lettere dell’alfabeto. In seguito il bambino scopre da solo il meccanismo della scrittura, Essa è puro esercizio sensoriale: il bambino scrive anche parole di cui non conosce il significato, anche parole straniere. Solo in un secondo momento si rende conto del significato delle parole come di una scoperta successiva e diversa dal meccanismo della scrittura. Solo allora il bambino comincerà a leggere libri e tutto quanto gli capiterà sottomano.

Vengono inoltre aboliti:

1) ESAMI E PROGRAMMI. Il bambino si costruisce da solo il proprio programma e il materiale gli permette di autovalutarsi

2) LEZIONI COLLETTIVE E MAESTRE INSEGNANTI: in qualche occasione però è possibile anche che la maestra parli alla generalità degli alunni ma ordinariamente si rivolge sempre al singolo bambino essenzialmente per spiegargli brevemente e semplicemente l’uso del materiale.

3) GIOCATTOLI :sono considerati assolutamente diseducativi: essi vengono richiesti dal bambino per mancanza di materiale adatto ma se questo è presente vengono assolutamente tralasciati. La Montessori asserisce che molte volte ha posto tra il materiale giocattoli anche splendidi con il costante risultato che nessun bambino non li ha presi

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