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UNA RIFLESSIONE AL GIORNO

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29 agosto 2025

Tragedia della guerra

 

La guerra non è una gara sportiva in cui perde chi non rispetta le regole, ma una tragedia orribile in cui vince chi usa i mezzi che fanno vincere, per quanto terribili.

Le atrocità sono inevitabili per l’odio, la paura, la vendetta: non tutti i combattenti sono nobili cavalieri senza macchia.

Che ci siano state anche da parte dei partigiani atrocità è ovvio, non occorre leggere Pansa, basta vedere La ragazza di Bube, il cui autore non era certo un fascista.

Il clima era quello descritto, in cui Bube uccide il figlio del maresciallo che non c’entrava nulla.

Poi, negli anni ’70, è nata la santificazione dei partigiani.

Certo, i partigiani erano dalla parte giusta, ma questo non significa che non si trovassero nella tragedia della guerra.