I PRINCIPI UNIVERSALI E E LO SPIRITO UNIVERSALE
Con la dinastia Song la Cina fu
riunificata definitivamente. Nel XIII secolo l'invasione mongola portò all'impero
la dinastia Yuan (quella di Qublai kan di cui parla Marco Polo). Nel
1368 si
affermò la dinastia nazionale dei Ming che durò fino al
1664.
La necessità del governo dell'immenso paese vide la rifioritura del
pensiero confuciano che tuttavia battè strade diverse e si allontanò non poco
dallo spirito originario del maestro. Si parla pertanto di neo-confucianesimo
che assorbe molto della speculazione filosofica del buddismo e del taoismo. Si
distinguono due scuole fondamentali : quello dei "Principi Universali"e
quella dello "Spirito Universale" . La
differenza fra le due scuole è stata paragonata a quella fra realismo
e idealismo nella nostra filosofia occidentale dell'800
Secondo la prima scuola vi è netta distinzione fra i principi universali (li) e e la natura stessa ( ch'i) Pertanto nell'uomo si può distinguere una natura umana (hsing) che fa parte dei principi universali necessariamente buona e una coscienza (hsin) che potenzialmente può volgersi anche al male. Si può comprendere il principio universale della realtà partendo dalla comprensione dei singoli esseri particolari. Il maggiore esponente puoi considerarsi CHU HSI
Seconda la seconda scuola invece esiste una unica vera realtà :lo spirito (hsin) di cui sia i principi (li) che dispiegarsi corporeo ( ch'i) sono determinazioni. Pertanto l'individualità di ogni mente umana è solo apparente : bisogna raggiungere quindi l'unità del tutto superando la illusorietà del contingente e da questa intuizione nascono le azioni giuste. Il maggiore esponente può considerasi Wang yang ming
CHU HSI: (1130- 1200) è il massimo esponente della scuola "Scuola dei Principi Universali" ed ebbe ebbe una influenza enorme in tutta la vita della Cina e fino a tempi moderni:dal 1300 infatti per circa 600 anni infatti i suoi libri furono i testi sui quali ci si doveva preparare per superare i concorsi a funzionario in tutta la Cina. Egli fu un sistematore del pensiero precedente più che un pensatore originale. Può essere paragonato al S. Tommaso nella nostra tradizione filosofica di cui fu anche quasi contemporaneo
Egli sistematizza il pensiero di Confucio facendo corrispondere a ogni realta terrena una categoria universale, immutabile. Nell'etica, in particolare, sostiene che la conquista del discernimento fra il bene e il male è il risultato della conoscenza della interconnessione degli aspetti della realtà che si raggiunge con lo studio e la meditazione paziente e continua della realtà
Il suo pensiero si prestava quindi perfettamente alla formazione di quella classe di funzionari che resse la Cina fino all'irrompere della civiltà occidentale
WANG YANG MING: (1472-1529) puo essere ritenuto il sistematore e il massimo esponente della "Scuola dello Spirito Universale". Egli ritiene che per conoscere il tutto non è necessario uscire fuori di noi stessi perchè in effetti noi siamo il Tutto e il Tutto è in noi
Egli enuncia le "tre corde maggiori" (principi fondamentali, diremmo noi)
1° corda: la virtù illustre: consiste nell'essere in armonia con il tutto, superando l'egoismo che ci porta al nostro particolare
2° corda:amare il prossimo:si comincia dall'amore per i nostri familiari, i nostri amici e la nostra città fino a giungere all'amore per tutto l'universo
3° corda:il bene supremo : si raggiunge l'intuizione del bene supremo che ci fa riconoscere infallibilmente il bene e il male, il giusto e l'ingiusto.
Nel 1529 le sue dottrine furono considerate pericolose per l'ordine dello Stato e il loro insegnamento proibito nelle scuole. In seguito. però le sue opere furono devotamente riposte nei templi confuciani