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     Pubblicato in Italianotizie 09 /12 /17    Home  

     

     

     

     

     

     

     

    Ambasciata USA a Gerusalemme

     

     

     

    Giovanni De Sio Cesari

     

     

     

    La decisione  di Trump di trasferire l’ambasciata Usa a Gerusalemme  è un gesto privo di contenuto concreto ma ha  un alto valore simbolico tanto da infiammare tutto il mondo islamico  Vediamone i motivi

    Le ambasciate presso di Israele di tutti gli stati si trovano a Tel Aviv e non a Gerusalemme per ribadire che non si accetta l’annessione di Gerusalemme, unica e indivisibile, allo stato di Israele come proclamato con un atto  unilaterale del Governo Israeliano nel 1980 e non riconosciuto dall’ONU. Il problema  sta tutto in quella espressione: unica e indivisibile.  In realtà infatti ci sono due o meglio tre Gerusalemme : quella storica, quella ovest e quella  est   La Gerusalemme storica chiusa dalle poderose mura cinquecentesche  fatte costruire da Solimano il Magnifico è la citta santa per cristiani, mussulmani e ebrei  e custodisce al suo interno grandi monumenti delle  tre religioni: il Muro del pianto per gli ebrei, la Spianata delle moschee per i mussulmani, il Santo Sepolcro e un gran numero di altri luoghi evangelici per i cristiani. Mantiene la struttura tipica  della città medioevale ed è divisa in quattro quartieri:  cristiano, ebraico,  mussulmano e  armeno (formatosi dopo il genocidio armeno del 1915). Vive essenzialmente dei pellegrinaggi dal mondo cattolico e ortodosso ( pochi i protestanti)   Al di fuori di essa ad est  ( verso l’evangelico monte degli  ulivi)  vi sono quartieri abitati tradizionalmente da Arabi con strade tortuose e abitazioni povere o modeste Ad Ovest invece vi è Gerusalemme ovest, una citta assolutamente moderna  costruita con criteri occidentali e abitata da ebrei.  Le due ultime città erano divise da una linea verde  dal 47, alla formazione dello stato di Israele. fino al 1967 quando gli israeliani conquistarono tutto il resto della Palestina fino ad allora  parte della Giordania. Inoltre gli Israeliani  hanno costruito un gran numero di alloggi  nella Gerusalemme est che emarginano sempre piu gli arabi  Questi ultimi hanno cittadinanza palestinese  ma un permesso di soggiorno in Israele : situazione davvero, singolare, unica nel mondo per cui gli abitanti indigeni di un luogo vengono dichiarati stranieri ma hanno un permesso di soggiorno

    Negli accordi di Camp David si riconobbe che Gerusalemme era la capitale di Israele ma nell’ambito di negoziati per la formazione di uno stato palestinese  L’assassinio di Rabin portò a uno stallo dei negoziati che dura tuttora  e non si vede nessuno sbocco. La soluzione proposta dagli Occidentali e dall’ ONU è una divisione della  citta. Quelle ovest rimarrebbe a Israele, quella est  dovrebbe  costituire la capitale del futuro stato di Palestina.  Pero gli insediamenti israeliani ne hanno alterato la composizione etnica.  Per  la città vecchia si dovrebbe studiare un qualche sistema di extra territorialità, di autorità internazionale per il valor religioso e culturale che essa ha per miliardi di credenti islamici, cristiani ed ebrei 

     Già ai tempi  di Camp David era stato concordato  di portare l’ambasciata USA a Gerusalemme ma con un provvedimento temporaneo di sei mesi in sei mesi, da allora per 25 anni sempre rinnovato, essa veniva sospesa  La decisione di Trump in realtà non cambia  niente perche comunque si parla di  due anni per trasferire  effettivamente l’ambasciata  ma il gesto ha assunto un enorme valore simbolico perchè è un riconoscimento del fatto compiuto dell’annessione di tutta Gerusalemme da parte di Israele che prefigura anche il fatto compiuto di una occupazione sine die  della Palestina non israeliana cioe dello  status quo  senza la nascita di uno stato palestinese. Infatti mentre Israele ha annesso Gerusalemme  mantiene  invece per il resto della Palestina conquistato nel 1967 lo status di territori occupati. (detti comunemente semplicemente territori. oppure West Bank,  in italiano a volte cisgiordania) Nella prassi internazionale i territori occupati  hanno un carattere provvisorio fino alla fine della guerra e conservano la propria amministrazione civile. Il fatto pero è che non esiste  piu nessuna guerra  da terminare. Questi territori secondo l ONU e poi gli accordi di Camp David dovrebbero costituire un nuovo stato palestinese ma in essi  si sono costituiti un gran numero di insediamenti israeliani che rendono il fatto sempre piu problematico.  In realtà una parte degli israeliani, quelli piu ortodossi, non hanno alcuna intenzione di permettere  la formazione di uno stato  palestinese autonomo perche ritengono che la Palestina, tutta la Palestina, sia stata assegnata agli israeliti direttamente da Dio circa tremila anni fa.  Un’altra  parte di israeliani  teme poi che il nuovo stato sarebbe  comunque una minaccia  per Israele   e che quindi sia  meglio controllare direttamente  i territori.

    Ma da sempre il mondo arabo e in generale islamico ha visto nella  questione palestinese  un fatto emblematico, una ferita non rimarginabile  : el Qood ( cioe la  santa come la chiamano gli arabi)  da dove il profeta ascese al cielo in mani  degli infedeli non è sopportabile

     Questo spiega perch+ gli arabi in continua lotta fra di loro per motivi politici e religiosi sono tutti uniti contro la decisone di Trump: la Turchia islamica di Erdogan come l’Egitto laico di al Sissi, l’Iran difensore degli sciiti come l’Arabia Saudita  sostenitrice di sunniti, la democratica Tunisia come le bande dei jihadisti e fino all’estremo oriente  dal Bangladesh, alla Malesia, all’Indonesia.

     La politica di Trump nel Medio Oriente è quella di sostenere l’Arabia Saudita nel confronto  con l’Iran, di lottare contro l’ ISIS e i Jihadista. Ma la decisione di spostare la ambasciata, pure essendo priva di qualunque  contenuto  concreto, tuttavia  è riuscita nell’arduo  compito di unire contro l’America tutto il mondo arabo

    Ma poi passata la collera si vedrà e prevarranno  gli scontri consueti  :  ma comunque si alimenterà dovunquela diffidenza,  l’odio per gli Americani e di conseguenza il jihadismo   

     Anche  gli alleati europei hanno chiaramente, senza mezzi termini. disapprovato la decisioni  americana come in pratica tutto il resto del mondo

      Ma Trump ritiene  che gli USA possano  fare a meno del resto del mondo: ma è un errore 

     

     

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