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L’incognita turca

8 ottobre 2014
by Giovanni De Sio Cesari
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Soverchianti forze del califfato stanno per sopraffare a  gli ultimi  coraggiosi peshmerga curdi mentre un fiume di profughi curdi ma anche arabi sunniti e cristiani si riversa oltre confine.  Gli attacchi aerei americani non possono modificare molto la situazione  in campo.    A qualche chilometro pero le truppe turche perfettamente organizzate e armate, avanguardia di un potente esercito, che potrebbe  spazzare con irrisoria facilita  tutto il califfato  aspettano un ordine di attacco    che pero non arriva mentre nelle  citta turche divampano manifestazioni   per l’intervento  Perchè tutto questo ?

 Non è semplice spiegare  una situazione estremamente intrigata. Innanzi tutto un riferimento storico: Ondate  di invasioni formata da Turchi provenienti dall’asia centrale e convertiti all’islam fino dall XI si riversarono in Medio Oriente ( furono l’occasione della I  Crociata) e formarono man mano un grande impero che unificò quasi tutto il Medio Oriente invadendo quindi l’Europa dei Balcani fino alle mura di Vienna. Dal 700 pero il grande impero turco comincio una lunghissima decadenza terminata con la fine della  Prima Guerra Mondiale. Le potenze vincitrici avrebbero voluto uno smembramento di tutta la Turchia sconfitta ma il sotto la guida di  Mustafa Kemal detto in seguito Ataturk ( padre dei Turchi) i Turchi  si batterono coraggiosamente e riuscirono a costruire uno stato nei confini che noi conosciamo tutto mussulmano. Il governo volle una occidentalizzazione fortissima e soprattutto, una  laicizzazione   esasperata

Da allora la Turchia, pure essendo la maggiore potenza regionale, non è  è mai intervenuta nei fatti del Medio Oriente,  guardando sempre all’Europa senza impelagarsi negli intrigatissimi  conflitti etnico religiosi e senza  mostrare il minimo pericolo di una riedizione dell’impero ottomano. E’ stato l’unico stato islamico   che fin dal primo momento ha riconosciuto Israele, proprio perche non si riconosceva  come stato islamico.  Le cose pero sono cominciate a cambiare  con la vittoria del partito a ispirazione  islamica guidato da Erdogan. Si tratta pero di  un islamismo moderato,  democratico , modello che era stato anche quello di Morsi in Egitto. Comunque la Turchia ricomincia a considerarsi un stato  islamico, peggiorano i rapporti con Israele fin quasi alla rottura, , non si guarda più solo all’Europa  (dalla  quale comunque rimane respinta) e guarda con maggiore attenzione  al mondo islamico.  Quando  la Siria è entrata nel tunnel  della guerra civile  che è pure un confitto fra sunniti e sciiti  , fra  laici e religiosi la Turchia si è allora schierata apertamente contro Assad. Le vicende pero sono precipitate con la radicalizzazione della   opposizione in senso religioso  fino alla  formazione  del califfato   Questo poi è finito con lo scontrarsi soprattutto con i Curdi anche essi mussulmani sunniti ma in  genere di tendenza  laica. Una parte consistente della popolazione  della Turchia è in realtà curda e per oltre 40 anni  è infuriato un conflitto  a volte sanguinoso per le sue  aspirazioni secessioniste o almeno autonomiste.  Quindi le manifestazioni delle citta  turche  sono in realàa dei Curdi che vorrebbero che l’esercito turco loro nemico  ma   dello stato  di cui comunque fanno parte intervenisse a difesa  dei loro connazionali crudelmente  minacciati dal fanatismo islamico .

Erdogan si tova quindi davanti  a un difficile quasi  irrisolvibile  dilemma:  dovrebber intervenire a favore di quei curdi  che in pratica hanno costituito una loro entità  nazionale ( anche se uffcialmente non riconosciuta) ad di fuori dei  suoi confini che potrebbe essere una  calamita per curdi  della Turchia .Dovrebbe  combattere contro quelli che  sono gli avversari principali di Assad di Siria  sostenuto ampiamente  dagli sciiti,    avversari degli sunniti  appoggiati dalla Turchia sunnita.  D’altra parte l’ingresso in azione dell’esercito turco  , modernamente addestrato ed armato, con standard NATO altererebbe tutti gli equilibri  del Medio  Oriente. Potrebbe distruggere  facilmente non solo il califfato ma con altrettanta facilita abbattere il regimo di Assad in Siria , soccorrere  i  sunniti arabi di Iraq contro il prevalere degli sciiti e altro ancora. In prospettiva sarebbe anche in grado di battere  gli Israeliani che si ritengano al sicuro. Insomma si potrebbe  configurare una sfera di influenza estesissima quasi una rinascita dell’impero ottomano in un Medio oriente polverizzato  dagli scontri etnici e religiosi che l’impero ottomano aveva comunque saputo contenere

Una prospettiva che inquieta tutti.

 

 

 

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