Il nuovo presidente dell’Iran Rohani sta inviando segnali di distensione molto chiari all’Occidente. Non solo e non tanto le aperture sul nucleare e sulla Siria che potrebbero essere semplicemente strumentali e propagandistici ma, direi, soprattutto la ammissione chiara e piena della realtà storica dell’Olocausto dopo che per decenni gli iraniani lo avevano negato decisamente: Ahmadinejad era arrivato anche a convocare una convegno di negazionisti di varie tendenza . Ci pare che questo ultimo sia il segnale più forte che fosse possibile perchè pone l’Iran su un prospettiva ideologica nuova Bisogna valutare allora attentamente l’opportunità storica di un superamento della tensione altissima fra Iran e USA ( e Occidente) che dura interrottamente da 35 anni ,
E vero che l’Iran si erge a nemico dell’occidente, del “grande satana” secondo la dizione di Khomeini. Pero è anche vero che questa posizione non è affatto parte della tradizione sciita .
Il più importane esponente degli sciiti fu Ali Shariati, un estimatore del pensiero della sinistra occidentale tanto da tradurre Sartre e Che Guevara in iraniano e tentò l’operazione culturale di islamizzare il socialismo occidentale (direi: come S. Tommaso con Aristotele) Mori pero nel 1977 prima della rivoluzione che fu guidata invece da Khomeini e prese la deriva anti occidentale che conosciamo e alla quale si opposero in tanti Ricordiamo, ad esempio, Bani Sadr che, pur essendo stato eletto quasi all’unanimità presidente, dovette fuggire precipitosamente per salvare la vita. Si instaurò in Iran una dittatura personale di Khomeini poi formalizzata con l’istituzione del Rahbar (noi traduciamo: guida suprema ): qualcosa di paragonabile alla corte costituzionale ma con grandi poteri: decide di ogni cosa se sia veramente islamica e quindi lecita. Questa istituzione non solo è unica al mondo ma anche totalmente estranea alla tradizione sciita. Morto Khomeini sarebbe dovuto toccare al grande ayatollah Montazeri: ma questi si era opposto alle follie peggiori di Komeini , fu arrestato e messo da parte. Fu designato invece, come successore, Khameneinei che aveva come merito principale di essere passivo seguace di Khomeini Nelle penultime contestate elezioni iraniane Khamenei sostenne il laico Ahmadinejad e fu contrastato da Rafsanjani e da altri prestigiosi ayatollah. Ora ha vinto finalmente Rohani, un mullah moderato il quale riconoscendo la realtà dell’olocausto ha mandato all’Occidente il più forte segnale di disponibilità possibile
Consideriamo pure un altro fattore.
Quello che preoccupa noi europei sono soprattutto gli attentati. che provengono tutti dall’ambito sunnita e di ispirazione genericamente wahabita : al Qaeda e bin Laden , gli Shabab somali, i boko haram nigeriani, i cosi detti talebani di Afganistan e Pakistan. .Non si segnalano attentati sciiti di ispirazione iraniana contro gli occidentali. I wahabiti sono una movimento radicale fondato nel 700 da Ibn Abd al-Wahab con idee raffrontabili ai calvinisti o ai giansenisti ma estremamente violento che dovette essere represso nel sangue dai Turchi e da Mehemet ali ,kedive d’Egitto. I regnanti sauditi sono i diretti eredi delle tribu d’Arabia wahabite e infatti applicano un islam radicale come in nessun altro paese. e soprattutto forniscono di mezzi finanziari tutti i movimenti di ispirazione wahabiti. Quindi è vero che l’Arabia è il più sicuro alleato degli Occidentali ma è anche l’ispiratore (e finanziatore) dei suoi più pericolosi nemici
I
Wahabiti sono poi nemici accaniti degli sciiti: in Siria, in Iraq e un
po dovunque si combatte fra sciiti e sunniti radicali (wahabiti ),
sostenuti dai sauditi
C’è da chiedersi da che parte vogliamo stare noi occidentali ,per esempio in Siria
Noi crediamo che se se l’0ccidente non dara a Rohani ascolto, spazio, appoggio l’Iran ripiomberà nella peggiore deriva anti-occidentale
In Egitto i Fratelli Mussulmani, gli unici che potevano portare l’islam sunnita alla democrazia sono stati schiacciati con il beneplacito silenzioso degli occidentali . Forse si commetterà un errore simile con gli sciiti