Il decimo anniversario della guerra in Iraq ha visto una serie impressionanti di attentati e stragi. Ma per gli Iracheni è solo un altro giorno, solo un altro attentato … non c’è niente di speciale: l’anniversario non significa più di tanto, ma le bombe oggi sono un messaggio aol mondo che l’Iraq è ancora instabile , che l’intervento americano non ha raggiunto i risultati prefissati
La guerra fu concepito a Washington come una rapida risposta al terrorismo che si diceva minacciato da Saddam Hussein. Infatti tre settimane più tardi l’invasione si concluse trionfalmente con il rapido crollo militare del paese, con carri armati che entravano nel centro di Baghdad, con la fuga di Saddam Hussein. Ma l’Iraq era tutt’altro che stabile e la dichiarazione, ormai famosa, di George Bush di vittoria era in contrasto con la lunga e violenta insurrezione che doveva seguire, mentre delle armi di distruzione di massa, il pretesto principale per la guerra, non se ne trovarono tracce.
Dieci anni dopo, i costi della guerra si fanno ancora sentire in Iraq e non solo. Oltre 100.000 persone uccise, miliardi di dollari sperperati, e una generazione di iracheni che non vede futuro.
Autobombe e attacchi suicidi continuano a colpire la capitale irachena come sempre .Un fragile stato di sicurezza in un paese è sempre alle prese con la rivolta, la divisione settaria, l’instabilità politica.
Molti
iracheni dopo 10 anni di ricostruzione, ancora non dispongono di
servizi pubblici di base, quasi sette milioni, un quarto della
popolazione, vive in povertà assoluta .
Le forniture di energia elettrica restano inaffidabili: in media una
famiglia irachena riceve solo otto ore di alimentazione al giorno.
Quattro persone su o 10 in Iraq non hanno accesso ad acqua
potabile. E nonostante i miglioramenti, la maggior parte degli iracheni
ha solo una limitata assistenza sanitaria di base . Si stima che circa la metà di tutti i medici ha lasciato il paese.
Eppure un totale di 60 miliardi di dollari sono stati spesi per la
ricostruzione e lo sviluppo da parte del governo degli Stati Uniti. Ma
un rapporto dell’ ispettore generale speciale per la ricostruzione
dell’Iraq, dice che i miliardi di dollari sono stati tutti
sostanzialmente sprecati.
L’infrastruttura è stata totalmente trascurata e il danno è enorme C’è bisogno di ricostruire tutto e questo richiede decine di miliardi di dollari : nel totale, forse di più di 200 miliardi di dollari, secondo alcune stime
Questo è lo stato delle cose in Iraq ormai abbandonati agli Americani : non si intravede nessuna via di uscita se continueranno le sanguinose lotte fra le fazioni etniche e reiigiose e non c’è nessun segno che incoraggi a sperare in questo senso.