Le tensioni religiose fra i copti, che costituiscono circa il 10 per cento degli 84 milioni di egiziani, e i mussulmani prorompono periodicamente in incidenti e scontri sanguinosi, nati spesso per motivi futili e che causano morti e feriti. Ad esempio il 6 aprile la violenza è scoppiata dopo che dei bambini copti avrebbero segnate croci sul muro di un istituto islamico in Khosoos, a nord del Cairo, Un funerale tenuto per le vittime copte nella Basilica di San Marco, la sede del patriarcato del Cairo, ha innescato altre violenze quando ignoti hanno assalito il corteo.
Un altro attacco alla Cattedrale copta ortodossa – un importante sito
per la popolazione cristiana in Egitto – ha provocato una reazione da
parte della comunità.
Parlamentari copti hanno criticato il governo e la polizia per non aver protetto la chiesa copta. Lo stesso papa Tawadros II, il capo della Chiesa copta, ha detto ai media locali che la gestione di Morsi della crisi ha avuto “negligenza e scarsa valutazione degli eventi”, e che l’attacco “è andato oltre tutte le linee rosse”, una linguaggio insolito per la chiesa che ha, tradizionalmente, evitato di criticare direttamente il capo dello Stato.
Gli incidenti portano a crescente disagio dei copti, e aumentano la loro preoccupazione per la sicurezza della propria comunità e il futuro in Egitto.
Nel passato i copti erano considerati dei dimmy come in tutti i paesi mussulmani: avevano cioe libertà di religione essendo dei Ahl al-Kitab (genti del libro ) ma dovevano pagare una tassa apposita, la gihaz, e non avevano la pienezza dei diritti politici
Con il regime nazionalsta di Nasser ispirato al socialismo europeo cadde ogni distinzione religiosa. Tuttavia dagli anni ‘70 in poi, con Mubarak, il regime cercò sempre più si stendere intese con ambienti religiosi islamici soprattutto con i Fratelli Mussulmani
per stemperare la loro opposizione. La libertà di espressione fu limitata all’interno dalla stessa chiesa copta timorosa che gli avvenimenti precipitassero senza l’appoggio che, comunque, il regime offriva contro gli estremisti islamici: atteggiamento prudenziale che le chiese cristiane hanno sempre tenuto in tutti i paesi mussulmani verso le autorità che assicurava loro la protezione.
Allo scoppio dei fatti di Piazza Tahir i copti furono insieme ai mussulmani senza divisione di religiose, nella speranza di un futuro laico e democratico. In seguito, però, sono prevalse in Egitto le tendenze religiose dei Fratelli Mussulmani e allora la situazione si è fatta sempre piu difficile per i copti: in verità il presidente Morsi ha sempre mostrato buona volontà di superare gli steccati religiosi.
Il regime attuale ha sinceramente la volontà politica di attuare la parità della cittadinanza senza discriminazioni religiosa fra tutti i cittadini,
Morsi
ha fatto del suo meglio per comunicare con i leader religiosi, politici
e intellettuali dei copti. Egli ha anche nominato un aiutante
presidenziale copto, Samir Morcos, dimessosi, però a dicembre, lamentandosi della la
mancanza di consultazione da parte del presidente. Dodici copti hanno
anche seggi nel consiglio della Shura, la camera alta del parlamento
egiziano – che ora ha piena potestà legislativa in assenza di una Camera
dei Rappresentanti.
I primi tentativi di risolvere i problemi tra le comunità dopo la
rivoluzione che ha rovesciato l’ex presidente Mubarak, nel gennaio 2011
sono stati formalizzati con la creazione del Comitato Nazionale di
Giustizia (NJC), un organo di governo di transizione egiziano per dare una risposta del governo alla tensione religiosa. Tuttavia, è stato poco incisivo e molti dei suoi membri si sono dimessi lamentando una mancanza di interesse mostrato dai funzionari governativi di alto livello.
Al di la delle buona volontà, il fatto è che l’improvvisa ascesa di
gruppi politici musulmani guidati dai Fratelli Musulmani e salafiti – ha
generato una crescente diffidenza tra le due parti: la comunità copta
si è sentita vittima di discriminazione sistematica e accusano il governo di non preso misure decisive per proteggere i copti.
Alcuni osservatori notano,però, che i copti hanno realizzato guadagni politici dopo la rivoluzione, tra cui la formazione di diversi gruppi politici con i leader copti che giocano ruoli chiave.
______________________
Foto da al jazeera: disordini presso la cattedrale