Nigeria: l’assassinio dei due ostaggi

venerdì, marzo 9, 2012
di Giovanni De Sio Cesari

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I due ostaggi uccisi in Nigeria, l’italiano Franco La Molinara,e il  britannico, Chris McManus, stavano lavorando a un progetto di costruzione di una  banca quando erano stati rapiti nove mesi fa dai Boko Haram . I due ostaggi sono stati uccisi dai loro rapitori prima che una operazione  congiunta anglo-nigeriana potesse liberarli, suscitando la protesta del governo Italiano. Giorgio Napolitano ha lamentato : “Il comportamento del governo britannico, che non ha informato  o consultato con l’Italia sulla operazione che si stava progettando, è veramente inspiegabile,”

Gli Inglesi ribattono che hanno dovuto prendere una decisione molto rapidamente per  intraprendere l’ operazione, senza avere il tempo di consultare gli altri e che insistono sul fatto che, nei mesi precedenti, comunque, Monti e il precedente governo italiano non aveva sollevato obiezioni alla possibilità di una missione di salvataggio: sono  stati in grado di informare il governo italiano solo quando  l’operazione aveva già preso: bisogna capire  la tempistica in un caso come questo.
Testimoni oculari riferiscono che  l’attacco è durato circa nove ore, con armi da fuoco pesanti, e che i militari hanno  utilizzato anche un veicolo corazzato per tentare di espugnare la casa dove erano detenuti  gli ostaggi
Questo  rapimento non va confuso con i molti altri che sono avvenuti nel passato nella regione del  delta: in quei casi si trattava  solamente di gruppi, spesso a carattere tribale e politico, ma che, in realtà, erano  interessati solo al riscatto. Tutte le entrate del petrolio finiscono al centro  o per meglio dire,  in massima parte, nelle  tasche dei governanti: anche le etnie e  le tribu locali  vorrebbero averne almeno una parte. In questo caso invece si tratta dei Boko haran del nord est, un gruppo che si ispira alle idee di al Qaeda anche se non ha legami diretti con essa: comunque al Qaeda, da molto non esiste più come gruppo operativo ma solo come idea politico- religiosa

Le autorità nigeriane hanno fatto del loro meglio per cercare di tenere  la situazione della sicurezza sotto controllo. Hanno disposto polizia ed esercito  nelle aeree  critiche  ma i boko haram hanno  aderenti nello stesso esercito,  nella polizia e nell’amministrazione: non si tratta di un movimento tribale come quelli del delta  ma di un  estremismo islamico che può avere simpatizzanti dappertutto.

In realtà la situazione è difficilmente controllabile e la Nigeria rischia che la guerra civile strisciante esploda ormai apertamente in una tragedia incontrollabile.

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