Mozambico: un “miracolo” economico ?
La scoperta di ricchi giacimenti di carbone può portare a radicali cambiamenti nel Mozambico, una volta uno dei paesi più poveri del mondo. Le miniere si trovano nel nord ovest del paese e per il loro sfruttamento sono pronte Cina ed India.
La immagine del Mozambico come un “successo” africano è stato gravemente compromessa all’inizio di settembre quando sono scoppiate violente dimostrazioni per l’aumento del prezzo del pane, acqua ed elettricità. Disordini e saccheggi generalizzati sono stati repressi con la forza : circa una dozzina di persone erano state uccise e centinaia ferite dalla polizia
Eppure nel paese l’’economia è cresciuta di circa l’otto per cento all’anno per 15 anni consecutivi, un risultato davvero eccezionale
Nel 1990 alla fine di una guerra civile infinita il
paese era in ginocchio, le città erano poco più che file di
edifici in rovina, la popolazioni tenuta in vita dagli aiuti stranieri.
Maputo, la capitale. ora è un posto rumoroso con tante automobili,
lotti di costruzione molte nuove imprese e inevitabilmente, ha perso il
fascino coloniale di un tempo.
Ma, nonostante tanti anni di crescita una parte enorme della popolazione
vive al ”limite estremo della sopravvivenza” in cui anche una
piccola fluttuazione dei prezzi di elementi essenziali alla
sopravvivenza spinge le famiglie al disastro.
Ma c’è anche il pericolo di crescente disuguaglianza e che la classe dirigente rischia di perdere il contatto con la grande maggioranza, per i quali la vita è ancora scommessa da vincere ogni giorno.
Gli occidentali hanno avuto piacere a parlare del successo del Mozambico, proprio perché il paese ha avuto una transizione da un modello socialista a un’economia di mercato. ma chiaramente, non tutto sta andando bene.
Un risorsa fondamentale è il carbone: gli esperti stimano che
siano le riserve più ampie mai scoperte e che dureranno per
50 anni.
Ad aziende Brasiliane, indiane e australiane sono state date le
concessioni, e gli economisti a Maputo ritengono che una volta che
la produzione cominci, il PIL potrebbe crescere di un sorprendente 30
per cento.
C’è un gran parlare in questi giorni di una nuova corsa per le materie
prime africane,guidata questa volta non dagli europei ,ormai emarginati,
ma da India e Cina, le economia emergenti.
La ferrovia al porto di Beira, distrutta dalla guerra, è in
riparazione da una società indiana, e ci sono migliaia di nuovi posti di
lavoro nel settore minerario e delle costruzioni.
Ma gli economisti invitano alla cautela : i posti di lavoro si
esauriranno una volta che la fase iniziale di costruzione è finita. le
riserve di carbone sono inquinanti e, forse, di qualità scadente .
Anche più grave il fatto che alcuni contratti appaiono piuttosto incerti e nebulosi
Il pericolo è che il Mozambico ripeta gli errori di altri paesi
africani le cui economie si basano sulle industrie estrattive, in cui la
corruzione ha arricchito una ristretta élite, ma ha portato pochi
benefici alla maggioranza.
Molto dipenderà dalla qualità della governance in Mozambico.
Il Frelimo attualmente al potere era conosciuto come un movimento
idealista ma gran parte della vecchia guardia è ormai svanita, e una
generazione più giovane ha meno scrupoli di diventare ricchi.
il Mozambico è a un bivio, la reale possibilità di un futuro più
prospero, dipende dal fatto che i benefici siano effettivamente
condivisi da molti e non accaparrati da pochi.
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Una scuola in Mozambico : (foto EPA)
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