Nel giorno della Naqba si chiede il “diritto al ritorno”
I palestinesi hanno celebrato venerdì il 62 ° anniversario
della Naqba, la “catastrofe” della creazione di Israele, chiedendo il
diritto al ritorno dei palestinesi cacciati dalle loro case.
Le proteste sono state organizzate nella Striscia di Gaza e in
Libano, che ospita circa 400.000 rifugiati palestinesi,
Circa 3.000 persone hanno manifestato nel campo profughi di Jabaliya,
nella Striscia di Gaza con una protesta organizzata dal movimento
islamico Hamas, e un’altra manifestazione nel campo di Nuseirat
organizzata dalla Jihad islamica.
Un leader di Hamas, MuIn Mderes, ha detto alla folla di Jabaliya “Non
potremo mai rinunciare al diritto al ritorno dei profughi
nelle loro città e villaggi: bisogna unirsi nella contro
Israele”. Il leader della Jihad Islamica Mohammed al-Hindi ha
esortato “tutti i palestinesi, arabi e musulmani a sostenere la jihad e
la resistenza e essere pronti per la prossima battaglia con il nemico”.
il capo negoziatore palestinese Saeb Erakat ha dichiarato:
“In altri conflitti, i diritti dei rifugiati sono stati onorati e rispettati, compreso il diritto al ritorno, restituzione e risarcimento. In netto contrasto, però, Israele si rifiuta di riconoscere persino il diritto dei palestinesi al ritorno, continuando così a negare i diritti fondamentali dei rifugiati : nessuno stato è al di sopra della legge”
Le autorità israeliane hanno sempre fermamente rifiutato di permettere ai rifugiati palestinesi di ritornare alle case da dove sono fuggiti i nel 1948 perchè un ritorno massiccio avrebbe minacciato lo Stato di Israele e dei suoi circa 6 milioni di popolazione ebraica; i profughi furono circa 700 mila ma i loro eredi assommano a oltre 4 milioni:
In effetti non è realistico chiedere il diritto al ritorno a terre e villaggi arabi che, fra l’altro, ormai non esistono più : sollevare la questione in realtà è solo un espediente propagandistico oppure un modo per rifiutare ogni trattativa realistica
La soluzione della questione palestinese
pare,purtroppo, ancora molto lontana fra le opposte intransigenze.
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Da al arabya: Un ragazza, profuga palestinese, in una marcia
a Beirut nel 62° anniversario della Nakba
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