IL MARTIRIO NEL CORANO E NEI VANGELI 

Il termine arabo  "SHAHID" ha il suo fondamento nel Corano

SURA Al-Fâtiha (L'Aprente)
...Secondo un commento di Ibn 'Abbas (che Allah sia soddisfatto di lui)  coloro che hai colmato dei Tuoi doni" sono i Sinceri (siddiqûn), quelli che hanno avuto il MARTIRIO TESTIMONIANDO LA FEDE (SHAHADÂ), i Devoti (salîhûn). “”

Viene promesso inoltre il paradiso sia a quelli che vincono sia a quelli che cadono nella guerra santa:

”Sura :An-Nisâ'  (le donne)  

""Combattano dunque sul sentiero di Allah, coloro che barattano la vita terrena con l'altra. A chi combatte per la causa di Allah, sia ucciso o vittorioso,daremo presto ricompensa immensa””

Non si accenna quindi al suicidio che invece è proibito dal Corano.Il combattente islamico non intende suicidarsi (cosi come anche il martire cristiano) ma accetta di cadere in battaglia come il martire cristiano si lascia condannare  a morte.

Ciò che stride alla nostra sensibilità è che mentre il combattente islamico è uno che non esita a uccidere anche dei civili inermi il martire cristiano è un non violento, diremmo un pacifista senza "ma" e senza "se" che accetta le conseguenze del suo gesto secondo le prescrizioni evangeliche :

Luca 21:12-13

Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno consegnandovi alle sinagoghe, e mettendovi in prigione, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Ma ciò vi darà occasione di rendere testimonianza.

Matteo 5:11 

Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia.

 

 Nell'antichità infatti i cristiani mai presero le armi contro i loro persecutori: anzi si  affermò il concetto "Sanguis martyrum, semen christianorum,"   : il sangue dei martiri era seme dei cristiani, le persecuzioni erano lo strumento della diffusione del Cristianesimo: come scriveva Tertulliano : 

 « Voi potete ucciderci, torturarci, condannarci... La vostra ingiustizia è la dimostrazione della nostra innocenza... A nulla serve la vostra crudeltà .... Più noi siamo da voi falciati, più il nostro numero aumenta: il sangue dei martiri è una semenza! » Tertulliano, Apologia, par. 50.

San Cipriano, vescovo e martire esaltava gli inermi soldati di Cristo, vittoriosi con le sole armi del coraggio:

La moltitudine dei presenti, commossa, vide il celeste combattimento di Dio e la battaglia spirituale di Cristo; vide fermi i suoi servi, sentì la loro voce franca e coraggiosa, stupì di fronte all'incrollabile saldezza del loro animo, si meravigliò della forza divina che li sosteneva, constatò che, anche se indifesi contro gli strali di questo secolo, erano tuttavia armati delle armi dei credenti, cioé della fede. I torturati si alzarono più forti dei torturatori e le membra percosse e dilaniate vinsero gli artigli che percuotevano e laceravano....Oh di quale genere fu quello spettacolo del Signore, quanto sublime, quanto grande, quanto gradito agli occhi di Dio per la fedeltà e la devozione del suo soldato!
Si verificò quanto lo Spirito Santo dice e proclama nei salmi: «Preziosa agli occhi del Signore é la morte dei suoi fedeli» (Sal 115, 15). Preziosa é la morte di colui che acquista l'immortalità col prezzo del proprio sangue, che riceve la corona di Dio con l'estremo sacrificio.( S Cipriano,Epistola)

In tutto l'Islam è stato  universalmente accettato nel passato la contrapposizione di DAR AL ISLAM (In arabo. regno dell’islam)  e  DAR AL HARB (regno della guerra) cioè dei non mussulmani  da vincere con la GIHAD  (guerra santa) :ai combattenti si assicurava naturalmente il Paradiso