Pubblicato  in APPUNTI , ottobre    2009        HOME 

 

VERITA' SCIENTIFICHE

NEL CORANO

 

   Giovanni De Sio Cesari

 

Girano da un pò di tempo sul  web affermazioni secondo le quali nel Corano ci sarebbero delle anticipazione della scienza moderna: da questo fatto si dedurrebbe poi che, poichè tali nozioni scientifiche non potevano certamente essere conosciute al tempo della redazione del Corano, esse proverebbero la origina di rivelazione divina del libro.

 

Si parla quindi di molte teorie scientifiche moderne quali la espansione dell’universo,il big bang,l’informazione genetica e molte altre:il più importante pare però essere quello riguardante la velocità della luce.

Nel Corano sarebbe indicato infatti che la velocità della luce sarebbe di 300.000 chilometri al secondo come poi è risultato nelle  scoperte scientifiche che hanno costituito poi il punto di partenza delle teorie scientifiche di Einstein. Si argomenta, quindi. che ai tempi di Maometto, nessuno poteva conoscere questo dato, e quindi se esso è contenuto nel Corano significa che esso è di origine divina

Tralasciamo il fatto se il corano sia o meno opera di Dio o degli uomini:un argomento che in questa sede non intendiamo assolutamente mettere in discussione

 Poniamoci invece il problema se effettivamente nel Corano vi sia questa affermazione

 

Il versetto del Corano al quale si fa riferimento è il seguente : 

 "(Allah )dal cielo dirige le cose della terra e poi tutto risalirà a Lui, in un giorno che sarà come mille anni del vostro contare".

(Sura XXXII ,5 As-Sajda (La Prosternazione) 

 

Il verso viene interpretato come se dicesse:

 lo spazio percorso dalla luce in un giorno è  equivalente a quello della luna in 1.000 anni

Quindi  la prima parte del versetto_; “tutto risaliràa Lui in un giorno”  dovrebbe significare che questo movimento dovrebbe durare un giorno e avvenire alla velocità della luce.

Ma non solo questo non viene detto  ma anche comporterebbe l’idea che Dio si trovasse in un punto del cielo a un giorno luce della terra quasi fosse un extraterrestre la qualcosa è certamente inammissibile  per un credente

La seconda parte del versetto “che sarà come mille anni del vostro contare” dovrebbe significare :il percorso compiuto dalla luna in 1000 anni lunari (a quei tempi si calcolava il tempo con il mese lunare ); ma si parla di tempo, non si accenna per niente allo spazio percorso della luna.

L’interpretazione  che pare invece attendibile  è che :

si vuol dire che di fronte all’eternità di Dio il tempo è diverso da quello dell’uomo: 1000 anni sono solo un giorno.

Avrebbe potuto dire un attimo o un’ora  o paragonarli a  100 o a 10.000 anni e il senso sarebbe stato lo stesso

Si tratta di modi di dire tipici degli scritti antichi ( religiosi e non) e anche moderni ( campassi cento anni, anche fra mille anni, ) per indicare un tempo infinito 

 

Da punto di vista matematico:

 Dai  calcoli  che si possono fare si giunge a un numero di circa 334.000 Km /s che è numero diverso da quello della luce che è di 300.000 km/s Ma un numero è un numero:possiamo accettare una piccola variazione  ma una variazione del 11% pare eccessiva

 

Dal punto di vista fisico  

parlare del percorso della luna non significa nulla se non indichiamo il punto rispetto al quale ci riferiamo: una cosa se esso è la terra, una cosa  se esso è il sole, un’altra ancora se situato su una stella o galassia lontana: avremmo sempre numeri completamente diversi

 

Dal punto di vista della concezione fisica:   

La fisica antica (greca, medioevale e quindi araba) riteneva che la terra fosse ferma e quindi riteneva di poter rilevare se ogni corpo fosse in quiete o in moto e quanto spazio in assoluto percorresse

Con la fisica classica ( detta comunemente galileana) abbiamo quella che si dice relatività (appunto) galileana: se tutti i corpi sono in movimento ogni percorso-velocità va sempre misurata rispetto a un altro corpo (punto) : io sono fermo rispetto alla terra ma mi muovo rispetto al sole

Con la scienza moderna ( da Einstein in poi ) si introducono i concetti assolutamente rivoluzionari (tempo relativo , spazio  non euclidei): la velocità della luce rientra nella nuova fisica : non è semplicemente la velocità di un oggetto ma una costante universale che postula un insieme di concetti al di fuori della scienza tradizionale

Confrontare quindi il percorso della luna con la velocità della luce  scientificamente è impossibile perche i due concetti appartengono uno alla fisica classica e l’altro alla fisica moderna ( post Galileana)  

 

In realtà si tratta di  testi scritti 1300  di anni fa, in un orizzonte culturale del tutto diverso dal nostro: è difficile per un moderno entrare nel contesto culturale del tempo senza la comprensione del quale non vi è nemmeno comprensione del testo

Non si possono isolare passi e leggerli alla luce delle moderne conoscenze