•  Pubblicato in  Italianotizie   12/12/2022  Home  

     

    DISORDINI IN IRAN

     

     

     

    Giovanni De Sio Cesari  

     

     

     

    Gli avvenimenti che si succedono in Iran da vari mesi vengono seguiti in Occidente con molta partecipazione ma vengono filtrati attraverso la nostra cultura e mentalità e quindi spesso fraintesi, non collocati correttamente nel contesto

    Avvenne lo stesso anche circa 40 anni fa quando invece la rivoluzione iraniana contro lo scia  fu salutata con  simpatia in Occidente, particolarmente dalla sinistra e invece ebbe come conseguenza il rinascere dell’integralismo islamico che ha  costituito un pericolo per l Occidente quando ha dato la stura al jihadismo che sfociò nello  spettacolare quanto inaspettato 11 settembre. Ai tempi della rivoluzione iraniana  si dava per scontato che l islam si sarebbe  adeguato al mondo moderno, alle istanze occidentali, possiamo dire, cosi come era avvenuto  nel passato per il cristianesimo. Tutti i regimi dei paesi islamici ( ad eccezione di quelli dell’Arabia), amici o nemici  dell Occidente non importa,  comunque  erano laici  ispirandosi spesso  alla  Turchia di  Kemal Ataturk .  L iran costituiva un paese  molto laico: alla  corte dello scia  scorreva champagne e donne scollate all’Occidentale: nessuno si immagina Soraya con il velo. La direzione presa dalla  rivoluzione contro lo  scia  sorprese un po tutti: si era pensato a una svolta di sinistra ma sempre laica: invece essa, sotto la guida di Komeini, prese la  direzione dell’integralismo islamico che si era dato per superato. Una lunga e sanguinosissima guerra  contro l’Iraq laico appoggiato da Occidente e Russi  non spezzò la carica  rivoluzionaria  ma suscito un clima  che porto al risorgere un po dovunque dell’integralismo islamico, si formarono dappertutto movimenti, gruppi  gruppuscoli integralisti  rinnovando una conflitto religioso  che sembrava cosa di altri tempi. Alla fine si giunse anche a formare un emirato islamico fra Siria e Iraq  con pretese universalistiche

     Tuttavia l Iran è estranea del tutto al terrorismo islamico  che ha colpito anche l’Occidente. Esso infatti è di parte sunnita  e si mostra quindi nemico non solo della laicità e  dell’Occidente ma ancora di più degli sciiti e quindi dell’Iran tanto che nel nuovo clima è nato un conflitto infinito fra sciiti e sunniti  mai visto prima nella storia Va pure ricordato  che in  Iran si tengono elezioni libere, anche se limitate a quei candidati che una apposita commissione ritiene in linea con l’ islam

     Anche la condizione della  donna non puo essere paragonata a quella ad esempio dell’Afganistan ( o anche della Arabia saudita): le studentesse sono più numerose  degli studenti e le donne  possono lavorare  in ogni campo.

     Quello che  è imposta  è invece una rigida morale sessuale e familiare in ordine  con quella dell‘islam ( non dissimile poi da quella vigente qualche generazione  fa in Occidente)  Il niqab ( velo) è solo un segno  di questo contrasto in Iran , nel medio Oriente  e anche per gli immigrati in Occidente

    Non bisogna nemmeno pensare che sia una rivolta delle donne: è vero che l’integralismo ha preso come segno focale la morale sessuale familiare tradizionale  ma questo non significa affatto come spesso erratamente si pensa sia una concezione sostenuta dagli uomini contro le donne. In effetti la concezione è trasversale ai sessi  e in genere  sono proprie le donne ad essere più intransigenti su questo punto

     La economia poi non decolla per le ostilità occidentale, per l impegno in continue interventi militari  in tutto  il  medio oriente in favore dei correligionari sciiti e assimilati: questo potrebbe essere il motivo  vero e profondo che può unire tutti gli iraniani  

    Ora Iran sembra sollevarsi contro  l integralismo e quindi gli avvenimenti iraniani potrebbero essere il detonatore  del tramonto di quell’ integralismo che aveva risuscitato 40 anni fa.

    Ma occorre essere cauti nelle previsioni Noi non sappiamo quale sia la  estensione effettiva della rivolta. Essa è nata e sviluppata nei ceti più colti e agiati della società, in contatto quindi con l Occidente   ma non sappiamo se e in che limiti essa sia condivisa dalla maggioranza povera e arretrata della popolazione.  Non si deve pensare che il regime iraniano, come spesso si favoleggia in Occidente, sia una cricca   chiusa come avviene per i militari in Egitto: le basi erano solide basate su una condivisione popolare  molto sentita.  Una intera generazione si è  sacrificata con entusiasmo sui campi di battaglia dell Iraq  in cerca della shahuda ( testimonianza   religiosa) che noi chiamiamo martirio  Ma quella  generazione ormai è passata: la nuova, educata secondo quella  concezione la segue tuttora o ha cambiato indirizzo ideologico?

    Ricordiamo pure che  simili o ancora più gravi disordini sono avuti in Iraq e Libano senza che l Occidente prestasse la minima attenzione  (vedi qui )

    La repressione  potrebbe avere successo e soffocare  la rivolta  cosi come è avvenuto purtroppo in quei paesi