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Guerra Ucraina, pericolo per l’Europa

 

 

Pubblicato da  In dies Info il 28  settembre 2025

Giovanni De Sio Cesari  

www.giovannidesio.it

 

 

 

 

 

In un recente intervento il presidente Mattarella ha ipotizzato che una guerra catastrofica potrebbe scoppiare con la Russia a causa dell'Ucraina senza che nessuno la voglia, così come accadde per la 1ª G.M. Ma è questo il vero pericolo da cui dobbiamo guardarci, mentre invece si ipotizza un po' da tutti il pericolo che dopo l'Ucraina, la Russia di Putin possa invadere anche il resto dell'Europa tanto che si afferma che gli ucraini combattono anche per noi e per la nostra libertà.

Ma a me pare del tutto evidente che la Russia non avrebbe alcun motivo e nemmeno la forza per attaccare la potente NATO a cui comunque non potrebbe mancare l’intervento americano per ragioni storiche e politiche, qualunque cosa ne dica poi Trump che, comunque, fra qualche anno non sarà più presidente.

Il punto fondamentale è chiedersi perché mai la Russia, ammesso che conquistasse tutta l'Ucraina, dovrebbe poi invadere l'Europa, ma questa eventualità viene presentata come il motivo fondamentale per cui la guerra in Ucraina è divenuta per noi europei la NOSTRA guerra.

Ci sono tante altre guerre in giro nel mondo che noi in pratica ignoriamo: Sudan, Yemen, Congo, Eritrea, Somalia.

 È vero che la guerra in Ucraina è vicina a noi, ma basta questo per considerarla la NOSTRA guerra?

 Del pericolo di un'invasione russa un po' tutti ne parlano e lo ipotizzano, ma non vedo da nessuna parte indicarne il motivo e soprattutto la capacità di farlo. A mio parere, l’aspirazione massima della Russia potrebbe essere quella di ricostruire l’unità nazionale che è andata in frantumi alla caduta del comunismo del tutto inaspettatamente e senza vere motivazioni, direi quasi per caso.

Ora, questo obiettivo, dopo l’insuccesso del blitz per cambiare governo in Ucraina, si è allontanato, forse se ne riparlerà fra 50 anni: pensare ora che la Russia possa invadere addirittura l’Europa mi pare una follia.

Teniamo presente che l’età delle conquiste territoriali è finita molto tempo fa. La guerra in Ucraina nasce dalla frantumazione di uno stato, così come è stata quella della Jugoslavia, e non dalla volontà di espandere i propri confini come avveniva nell'800. Pensare che la Turchia voglia riconquistare i Balcani o l’Austria farci guerra per il Sud Tirolo mi pare meno assurdo, più giustificabile di un’invasione russa dell’Europa.

La guerra in Ucraina è un fatto tutto interno al mondo russo. Si dice pure che se Putin riuscisse a conquistare l'Ucraina (cosa per altro del tutto irrealistico), allora si sentirebbe autorizzato a fare qualsiasi cosa. Ma non è che i russi, come chiunque altro, possano fare tutto ciò che vogliono: nel concerto mondiale è chiaro che ogni nazione deve tenere conto delle altre, come accade poi anche nella vita privata.

Il problema è sempre: perché mai, dopo aver sconfitto l'Ucraina, la Russia dovrebbe attaccare anche noi?

Non si tratta nemmeno, come si dice, di non poter fidarsi di Putin: in politica ciascuno fa quello che giudica conveniente e non si vede alcuna convenienza della Russia ad attaccare la NATO. Bisogna pure considerare che ad avere un dominio sull’Europa orientale era il comunismo, di cui la Russia era massima manifestazione: gli interventi in Ungheria o Cecoslovacchia erano dovuti non a nazionalismo russo ma alla causa del comunismo (comunque poi vogliamo giudicarla) e tale considerati in tutto il mondo, sia comunista che anticomunista.

La guerra in Ucraina nasce dalle diverse concezioni che animano la Russia e l'Ucraina: per i primi l'Ucraina fa parte del mondo russo (anche accettando la sua indipendenza), per i secondi è una nazione a parte e nemica.

Ricordiamo che l'URSS è stata guidata più dagli ucraini (Breznev e Kruscev) che dai russi nei pochi anni di Gorbaciov e Lenin, e poi guidata dal georgiano Stalin.

 Non si può dire nemmeno che Putin sia persona irragionevole e quindi non possiamo prevedere quello che farà. A parte che dal suo punto di vista, che non è il nostro, ha le sue ragioni, gli avvenimenti storici non si spiegano con la pazzia o la scempiaggine di questo o quello ma ogni grande avvenimento storico ha grandi cause. I motivi del conflitto ucraino vanno riportati alla mentalità di chi compie l'azione. Se si parla con un russo anche residente nel nostro paese (a me succede) si vede che in genere darà ragione a Putin.

Ma ancora più importante della mancanza di motivi per attaccare l’Occidente, la Russia non ne ha assolutamente la forza, i mezzi. Non è riuscita in tre anni di sanguinosa guerra a conquistare l’Ucraina ma solo qualche parte ed è rimasta bloccata. Figuriamoci se potrebbe affrontare la NATO.

Ricordo poi che il conflitto comunismo-capitalismo non è sfociato, malgrado la schiacciante superiorità dell’Armata Rossa, in una guerra diretta (si parlò di guerra fredda) perché ambedue avevano le atomiche. Soprattutto vi erano allora i motivi di una guerra perché il comunismo aspirava a espandersi in tutto il mondo e le democrazie (capitalismo se preferite) abbracciavano la dottrina del suo contenimento enunciata da Truman.

A me sembrano considerazioni semplici ed evidenti.

Altra cosa, invadere l’Ucraina per timore che quel mondo che comunque la Russia considera suo (storicamente è vero) diventi invece parte della NATO e dell’Occidente.

Sarebbe poi davvero strano che prima di ricostituire l’unità nazionale (pre-’92) invadesse altri stati.

Il vero pericolo a me pare quindi quello ipotizzato da Mattarella, che una guerra possa scoppiare senza che nessuno la voglia: di questo noi dovremmo preoccuparci seriamente. Se si ha il dito sul grilletto prima o poi si finirà col premerlo: questo è il vero pericolo. Si pensi alle ultime provocazioni russe nei cieli di paesi NATO, all’allarme che hanno suscitato in Occidente, c’è sempre il pericolo che qualcuno delle parti, sentendosi attaccato, attacchi l’altro e quindi questi risponda in un’escalation difficilmente controllabile.

 Direi che anche quello ucraino è un conflitto che le due parti non volevano e che è pure esploso. Putin voleva fare un colpo di stato (operazione speciale) ma questo non è riuscito. Quindi ha ripiegato sulla conquista di territori russofoni. Si profilò un accordo (simile a quello che si propone oggi), ma l'Ucraina credeva di poter sconfiggere la Russia con l’aiuto occidentale (abbattere Putin anche). Non ci sono riusciti e la guerra continua all’infinito.

Quando le guerre iniziano non si sa come finiscono perché ciascuna delle parti non vuole perdere, perché non si giustificherebbero le infinite morti e distruzione, perché l'odio cresce a dismisura.

C’è allora il pericolo di uno scenario simile a quello della 1ª G.M., "l'inutile strage" come la definì il papa.

Il maggior timore oggi dovrebbe essere per noi che la guerra in Ucraina si allarghi a tutta l’Europa senza che nessuno lo voglia. Questo è il punto che mi pare importante. Io non sono contrario all’aiuto all’Ucraina ma temo molto un eccessivo coinvolgimento legato al fantasioso timore che la Russia invada dopo l’Ucraina anche l’Europa.