ALCUNI PROFILI DI COMPORTAMENTO
Ogni fanciullo reagisce all'ambiente in un suo modo personale. Non di meno si possono delineare alcuni profili tipici particolarmente interessanti anche se interessano un numero limitato di alunni: facciamone una breve rassegna
LEADER , il capo, il "boss! come pure si dice comunemente. La presenza di un capo è del tutto normale in ogni gruppo e quindi anche nel gruppo scolastico: tuttavia esso può assumere aspetti negativi dal punto di vista dello sviluppo della socializzazione ed educativo quando questa figura assume caratteri di prepotenza, di dominio dispotico. Vi sono condizione che talvolta provocano e favoriscono il fenomeno del dominio di un ragazzo sugli altri.Quando il gruppo infantile si trova in stato di di guerra con l'insegnante i fanciulli sentono il bisogno di appoggiarsi a uno dei loro compagni per poter resistere meglio alla pressione degli adulti . Ecco allora sorgere un fanciullo che finisce con il dominare dispoticamente gli altri. Infatti nelle "Scuole nuove" dove la pressione adulta non si manifesta il fenomeno non esiste o per lo meno è estremamente ridotto. Il "capo" di solito non è il più intelligente: la dote fondamentale è la sua esperienza e capacità nei rapporti sociali.In lui è vivo il senso della misura: sa quando deve concedere e quando deve imporsi. A volte il capo cerca solo compensazione per una sua debolezza nel profitto e ottenere così una rivincita che lo renda superiore al biasimo del maestro e degli altri adulti. il suo potere dura a volte a lungo. termina per varie ragioni:perchè ha commesso l'errore di impegnarsi in contese da cui è è uscito perditore,ed quindi ha perso prestigio; perchè sorge un altro astro che prende il suo posto; perchè il gruppo si scioglie; perchè viene a mancare quello stato di guerra sorda che aveva favorito il sorgere del fenomeno, perchè i fanciulli giungono a una maggiore maturità. Da notare che presso i fanciulli l'idea di un capo elettivo è estranea.
IL GREGARIO:formano la maggioranza,una vera la folla i gregari che seguono i capi e la corrente senza particolari caratteristiche . Questo però non significa che siano i meno maturi socialmente: anzi in fondo la normalità della socializzazione si incontra proprio in essi.
IL FIGLIO DI PAPA Nelle classi capitano spesso ragazzi che si trovano a un livello sociale superiore ai loro compagni. Un ragazzo ben educato e curato si trova in mezzo a ragazzi di strada già abituati alla dura lotta per la vita, magari già impegnati a contribuire con il loro lavoro manuale al magro bilancio familiare. Il figlio di persone socialmente più elevato si accorgerà di essere meglio vestito, di avere oggetti migliori, di essere più curato,di cattivarsi la simpatia del maestro con la educazione migliore e magari di andare anche meglio nel profitto. Ne concluderà di essere superiore ai suoi compagni e logicamente ne dedurrà che a lui spetta il posto di capo. Niente di più errato, naturalmente. I suoi compagni hanno avuto ben altre esperienze sociali e non si lasceranno certo dominare da lui. Ma egli ignora proprie le difficoltà, non si rende conto della assurdità delle proprie pretese per difetto di esperienza e finisce con il rendersi ridicolo. Da ciò può scaturire una certa difficoltà all'inserimento nel gruppo e quindi per compensazione a darsi l'aria di superiorità e fingere di non desiderare affatto la leadership .
IL DEBOLE :Si tratta di fanciulli psicologicamente deboli afflitti spesso da complessi di inferiorità e che vogliono inserirsi a qualunque costo nel gruppo. Ingenuamente credono di potersi inserire dicendo sempre "si" e seguendo sempre la corrente:accetteranno sempre con entusiasmo ogni iniziativa, si asterranno da critiche, faranno passivamente sempre quello che vogliono gli altri. Ma malgrado questo,atteggiamento, proprio anzi proprio per questo atteggiamento non riescono mai a inserirsi veramente nel gruppo. I compagni infatti presto intuiscono che non possono fidarsi si uno che dice sempre "si". Bisogna pure che ciascuno nel gruppo abbia un pò di personalità. Ed è davvero doloroso vedere questi fanciulli cosi miti e buoni che sopportano ogni angheria senza ribellarsi pur di essere accettati dal gruppo e che vengono invece respinti implacabilmente.
IL DISPETTOSO SOCIALE: si tratta ancora di ragazzi che non riescono a entrare pienamente nel gruppo ma mentre i precedenti prendevano un atteggiamento passivo questi passano senza altro all'azione: non riuscendo a entrare nel gruppo essi cercano in ogni modo di dissolverlo nella speranza che di poterlo ricostituire essi stessi ponendosi al centro: ostacolano quindi in ogni modo la vita sociale e sono un "flagello" non solo per i compagni ma anche per il maestro con i loro tentativi di creare disordini e costringere così il maestro a intervenire. L'aspetto più odioso del loro atteggiamento è la delazione spesso falsa e tendenziosa: purtroppo qualche maestro provoca egli stesso la delazione sia con punizioni collettive nella speranza che qualcuno magari denunci il colpevole sia circuendo addirittura qualche soggetto meno maturo. Il danno che il maestro provoca in questi casi è gravissimo.
IL DISTACCATO Interessante è anche un'altra figura in verità non molto frequente. Si tratta del fanciullo che aderisce all'ambiente ma non vi partecipa completamente.Questi segue la corrente senza opporsi mai decisamente ma la sua accettazione è solo superficiale: profondamente è solo alquanto distaccato e mantiene la sua personalità. Questo tipo è il meno influenzabile dal gruppo.Lo segue ma non ne è conquistato. Di solito agisce cosi perchè pur desiderando la socializzazione trova compensazione e maggiori gratificazioni in altri campi. E' amico di tutti e generalmente ben voluto ma rimane intimamente sempre un estraneo.