GOVERNO DELLA CLASSE
Esaminiamo gli aspetti della vita sociale promossi più o meno direttamente dal maestro
Nella scuola elementari a differenza
di quanto accade nelle medie e nelle superiori abbiamo quasi sempre un così
detto "governo" della classe, abbiamo cioè alunni incaricati di
alcuni compiti particolari di organizzazione sia in relazione alla
attività propriamente istruttiva che a quella generalmente educativa . Troviamo così un capoclasse, altri
incaricati della lavagna, dell'armadietto e di tante altre cose a
seconda dei casi. In alcune classi tutto il governo si riduce al capoclasse, in
altre invece diviene molto ampio e articolato. Presso i migliori
insegnanti i compiti del capoclasse e degli altri incaricati sono
organizzativi e di aiuto all'insegnante ma presso altri si
Vediamo brevemente le implicanze psicologiche.del governo della classe
L'importanza del governo per il processo di socializzazione è fondamentale. Infatti in questo caso il fanciullo fa la sua prima esperienza di vita sociale organizzata.Anche nel gioco abbiamo una organizzazione a volte molto complessa e rigida .Ma anche se per il fanciullo il gioco è un'attività molto seria essa non ha mai il carattere della obbligatorietà che ha la scuola. Nel disimpegnare un compito nel gioco un bambino può sempre rinunciare e rifiutare di continuare ma nella scuola è obbligato ad assolvere il suo incarico. Per la prima volta il fanciullo si trova di fronte a una certa organizzazione obbligatoria che tende a uno scopo preciso. La importanza di tutto ciò non dovrebbe sfuggire agli insegnanti come purtroppo spesso avviene e cosi questa magnifica occasione per educare il senso sociale viene tralasciata e talvolta come ora vedremo usata in senso negativo
In certe scuole vige infatti l'uso di prendere il ragazzo più indisciplinato ed irrequieto e farlo capoclasse con compiti essenzialmente di polizia. In tal modo viene tolto un elemento di disordine e quel ragazzo ha l'energia sufficiente a imporre ordine alla classe. Raggiunge questo scopo essenzialmente facendo delazione al maestro di quelli che hanno compiuto qualche infrazione. Generalmente il fanciullo così scelto è quello che altrove abbiamo definito "boss" e di cui abbiamo gia delineato la negatività per un sano sviluppo sociale. Ora il maestro nominandolo capoclasse da una nuova forza a questo ragazzo che diventa "onnipotente": minacciando di accusarli al maestro anche se innocenti ha un mezzo di in intimIdazione e un poter sugli altri compagni veramente fortI che si aggiunge a quello che già possedeva solo come ascendente. Va notato, pero, che con rafforzarsi del senso sociale non può mantenersi insieme il suo ascendente e il suo compito di capoclasse: la odiosità della delazione gli farà perdere ogni prestigio e finirà con il restare ai margini della vita sociale.
Talvolta il capoclasse viene scelto secondo il criterio del merito. Il maestro promette di dare tale incarico ambito al più bravo nel profitto. Ciò rappresenta uno stimolo all'impegno scolastico ma bisogna notare che spesso il più preparato negli studi non è il più capace nelle relazioni sociali. Il più bravo si sente superiore agli altri e crede che gli spetti per diritto il posto di capo ma ciò è ben lontano dalla realtà:non sempre i più bravi nel profitto sono adatti per un compito del genere.
Può essere scelto anche il più disciplinato: ma il più disciplinato in genere è anche un timido e porlo in tale difficile incarico non adatto a lui finisce con l'aumentare la sua timidezza. Fallito il suo compito egli si sentirà sempre più incapace nelle relazioni sociali . I più timidi debbono essere incoraggiati inserendoli in compiti facili nei quali possano attingere fiducia in se stessi.
Interessante è il caso in cui il capoclasse e gli altri incarichi vengono scelti per elezioni dei compagni. In alcune "Scuole nuove" tali elezioni hanno assunto un carattere rilevantissimo
La elezione dei compagni dà all'eletto un significato che non ha negli altri casi..Non è imposto da nessuno ma scelto liberamente. Soprattutto in tal modo i fanciulli si abituano, si preparano a una vita democratica, ad essere cittadini di uno stato democratico. Inoltre si affina il giudizio, la capacità di giudizio sui compagni. Come si vede molti sono gli aspetti postivi. ma c' è un'ampia riserva da fare.Come abbiamo gia notato in altro luogo, la scelta elettiva dei capi non è naturale nei gruppi infantili, non nasce mai spontaneamente. Si rischia di illudersi che i fanciulli eleggano veramente un compagno mentre in effetti non ne hanno chiara consapevolezza. . In verità, tranne forse che nell'ultimo anno tali elezioni nelle classi elementari sono spesso dei fallimenti.Si vedono i ragazzi che scelgono senza aver capito il criterio della competenza: dicono un nome per amicizia, perchè vicino di casa. perchè i compagni lo hanno detto, perchè altre volte è stato eletto , per caso e molto difficilmente perchè effettivamente lo ritengono p più capace.
Sarà quindi sensibilità dell'insegnante capire fino a che punto la singola scolaresca è matura per esperimenti del genere. Comunque va notato che anche se la prima volta simili esperimenti possono risolversi in fallimenti in seguito gli alunni potrebbero rendersi conto di quanto viene loro richiesto .
Il migliore criterio di scelta secondo noi è quello di contemperare un pò i vari criteri : per esempio fare scegliere i fanciulli per elezioni in una rosa di alunni scelta dal maestro secondo le loro capacità, studio e disciplina.
Per quanto riguarda la natura dei compiti che si affidano ai ragazzi vi è da notare che i compiti di "polizia" sono i pìù ingrati. La coscienza sociale dei fanciulli viene infatti spesso scossa dalla delazione che inevitabilmente finisce con il divenirne il fulcro. I compiti invece meglio accettati sono quelli di natura organizzativa e funzionale alle attività educative e utili al buon andamento del lavoro scolastico.