CAPRICCIO E MONELLERIA

Mondo adulto e mondo infantile vengono spesso a opporsi: la opposizione si manifesta moderata e fisiologica nella monelleria e nella dispettosità ma assume aspetti tragici e sinistri nella delinquenza minorile.

La dispettosità è la reazione del fanciullo a quello che sembra a lui ottusità dell'adulto,il castigo rapido e inappellabile che spesso segue è la reazione dell'adulto a quello che egli crede la ottusità del bambino. Abbiamo così due mondi contrapposti: quello dell'adulto e quello del fanciullo. che entrano in  conflitto e l'arma a disposizione del fanciullo è la dispettosità. Prima dei sei anni la dispettosità si manifesta principalmente come capriccio; nell'età seguente invece  si manifesta come monelleria. il capriccio è la risposta improvvisa e non ragionata del bambino che si trova limitato dall'azione dell'adulto. ma egli non considera ancora "l'altro" come un soggetto ma solo come un limite alla sua azione. pertanto non ha caratteristiche di continuità  e di consapevolezza, sparisce cosi come è comparsa, improvvisamente. Quando invece il mondo esterno comincerà ad essere meglio compreso dal fanciullo, quando questi avrà la coscienza chiara della contrapposizione  avremo allora la monelleria.

La monelleria quindi è la protesta del fanciullo contro l'ambiente che cerca di limitarlo nell'azione. E' sorretta dalla potente forza vitale che  anima il fanciullo. Egli infatti ha bisogno di azione ,di movimento di sentirsi libero, sente prepotente il desiderio di scaricare la propria energia in qualche modo. La monelleria si presenta come ciò che può appagare questa sua esigenza e per questo essa si manifesta soprattutto a scuola:qui infatti a torto o a ragione è più costretto che altrove,relegato in poco spazio gli sono interdetti movimenti liberi e perfino di parlare.In famiglia, invece , specie quando il fanciullo gode di una ampia libertà senza essere nè iperprotetto nè trattato con eccessiva severità la monelleria è molto più rara. Il carattere più importante è l'iniziativa. Il fanciullo nella monelleria agisce di propria spontanea iniziativa. Non vi sono persone che glielo suggeriscono nè segue alcuna regola preordinata: è del tutto spontaneo.Tutti gli schemi etici e affettivi sono dimenticati e il bambino può essere per una volta se stesso contro tutto e contro tutti.

Un secondo aspetto è il gusto del dispetto: nella monelleria il bambino vuol fare dispetto a qualcuno Se la persona in questione mostra di non interessarsi per niente di non "prendersela" la monelleria perde significato per il bambino. La monelleria può essere determinata da una causa precisa di colpire una certa persona per una certo motivo.Ma presto questa motivazione perde valore di fronte al gusto del dispetto per il dispetto.Ma il monello desidera anche di farla "franca"  . Mentre l'adolescente, nella sua rivolta contro l'ordine costituito non teme affatto di essere punito, anzi talvolta lo desidera  incosciamente, il monello dell'età scolare desidera ardentemente di non essere punito. Questo infatti costituisce una garanzia per il proseguimento dell'azione monellesca. A ciò si collega l'esigenza del segreto. I codici misteriosi, gli alfabeti segreti,  le parole chiavi abbondano . Ma custodire un segreto non è tanto garanzia di poter continuare  quanto da il senso dell'importanza di quello che si fa . Tipico è il fatto che il bambino vuole mantenere il segreto ma vuole che gli altri lo sappiano. A che varrebbe infatti custodire un segreto se gli altri non lo sospettassero nemmeno? E così chi ha un pò di pratica dell'infanzia sa che se si vuole che il fanciullo ci manifesti qualcosa che tiene nascosto bisogna fingere di non accorgersene e di non interessarsene: allora il fanciullo farà di tutto per richiama l'attenzione  e finirà con lo coprirsi.

Un altro aspetto interessante della monelleria è la curiosità. il fanciullo è sempre curioso in tutte le età, in tutti i casi e in tutti i modi  ma nella monelleria abbiamo una curiosità particolare. Il bambino vuole sapere quello che gli adulti gli nascondono. Il fatto che gli adulti vogliano che ignori qualcosa e che in ogni modo cercano di tenerlo lontano è il migliore incentivo perchè il fanciullo faccia di tutto per saperlo.La curiosità del monello è quindi quasi una sfida ai limiti che l'adulto pone a ragione o a torto alla sua conoscenza. E' un pò come per gli antichi navigatori andare al di là delle colonne d'Ercole . Ma la curiosità del monello se è molto estesa in genere non è molto profonda. non si interessa veramente a quello che vuole conoscere , gli basta andare oltre i limiti imposti.

Per comprendere pero appieno il significato della monelleria bisogna che sia inquadrata nel gioco.La monelleria è pur sempre un gioco, ad essa si accompagna sempre la giocosità. Non mette in discussione le regole che sta violando,anzi le accetta, le ritiene valide anche se le sta violando.  Non è animato mai da cupi pensieri di vendetta e di risentimenti: il monello ha sempre il sorriso sulle labbra 

La monelleria trova la sua evoluzione nella banda di monelli. Infatti a un certo momento si formano dei gruppi abbastanza stabili che  agiscono per il fine della monelleria  Cosi pare al fanciullo che la monelleria  abbia acquistata  forza ed efficacia. Ma in effetti ha perduto il suo originale significato. Infatti la monelleria era la protesta del singolo di fronte all'ambiente:ma con la banda dei monelli l'azione non è più veramente libera come nell'azione individuale. Perduto cosi il suo significato originale  la monelleria va sparendo verso verso i dieci anni oppure va mutandosi in qualcosa di pericoloso che prepara la delinquenza minorile.

In conclusione  notiamo come la monelleria non sia un aspetto negativo dell'infanzia. Il monello non è spregiatore della morale e dell'ordine che si deve punire inflessibilmente. E' solo un fanciullo che ubbidisce a una sua esigenza vitale  pertanto non deve essere punito severamente perchè ciò potrebbe trasformare questa attività  episodica ed innocente in una rivolta ben più seria e pericolosa per la sua salute morale,  fino alla delinquenza minorile.