EVOLUZIONE ANNO PER ANNO

Vediamo ora le caratteristiche dell'evoluzione della socializzazione scolastica anno per anno: naturalmente la successione cronologica è semplicemente indicativa :ogni fanciullo si evolve secondo un suo ritmo persona

SEI ANNI:il primo giorno  spesso  è difficile ma presto il bambino va a scuola con piacere: solo alla fine dell'anno in genere si manifestano  casi di opposizione netta alla scuola quando cioe il bimbo crede a torto o a ragione di non essere riuscito a cattivarsi la benevolenza del maestro e l'amicizia dei compagni.Gli accade spesso nella inesperienza  di spaventarsi per qual cosa  che all'insegnante pare tanto semplice e allora avrà un momento di crisi. Cerca nei primi contatti  con i compagni di imporsi e porta  pertanto a scuola oggetti da e cianfrusaglie varie che secondo lui gli darebbero prestigio.

Caratteristica anche del comportamento della scolaresca è la discontinuità: In alcuni giorni i fanciulli appaiono ordinati e silenziosi, in altri senza nessuna ragione apparente la irrequietezza è tanta che bisogna quasi rinunciare a lavorare.

Il bambino parla raramente  a  casa di quello che ha fatto a casa. Si è notata la tendenza a parlare del compagno più cattivo. In effetti il rapporto con il maestro e compagni è molto impersonale.

SETTE ANNI Talvolta può preoccuparsi che la seconda sia molto più difficile della prima mentre in effetti è il contrario. I suoi rapporti con il maestro si evolvono in senso più personale. Il fanciullo comincia a vederlo meglio e più accuratamente . Caratteristica della seconda classe sono le notazioni sull'abito, sulla nuova borsetta o cravatta  dell'insegnate che talvolta mettono in imbarazzo l'insegnante stesso. In  particolare  si nota spesso una particolare simpatia ed attaccamento  dei maschietti verso la maestra  se giovane. Anche rispetto ai condiscepoli  comincia ad avere e rapporti più personali e a vederli più obbiettivamente e non  solo esclusivamente in relazione a se stesso. Ha anche maggiore tendenza e a giovarsi dell'aiuto dell'insegnante dei compagni. Ciò dipende anche dal maggiore livello intellettivo in senso relativistico della sua mente che comincia a vedere gli altri come altri punti di vista. Di solito è ubbidiente e ragionevole e cerca di essere buono anche se talvolta  il risultato non rispecchia affatto l'intenzione.Si sviluppa anche il senso acuto della proprietà delle cose e sorgono piccoli baratti e piccoli commerci che aiutano il processo di socializzazione  anche se spesso per la poca esperienza le" transazioni commerciali" diventano fonti di infinite dispute, litigi e recriminazioni.

In complesso quindi è una età abbastanza tranquilla e questo fa si che le seconde classi elementari in genere sono le più tranquille  e facili dal punto di vista della vita sociale.

OTTO ANNI: il fanciullo in genere va a scuola con vero piacere:la terza è la classe nella quale il fanciullo va  più volentieri.ne prima ne dopo andrà con lo stesso piacere. I suoi rapporti con i compagni migliorano molto e si fanno più stretti. Cominciano anche le caratteristiche amicizie del cuore.E' meno disposto all'obbedienza cha a sette anni ma è più disciplinato perchè sa controllarsi meglio. Partecipa più coscientemente alla vita scolastica,  si rende meglio conto di ciò che accade. Infatti mentre prima parlava poco a casa di quello che avveniva a scuola ora comincia a riferire spesso e volentieri se i genitori glielo chiedono episodi della vita scolastica. Ciò dimostra la maggiore comprensione   padronanza della vita scolastica.  Si fa netta la distinzione fra maschi e femmine: mentre nelle prime due classi si osserva molto raramente una discriminazione in base al sesso, nelle terze essa è ben chiara. Prima cominciano le femmine essendo esse più precoci nel loro sviluppo. Esse si appartano dai maschi tranquillamente e pianamente durante le pause. Poi saranno i maschi ad escluderle, anche rudemente, dai loro giochi.

NOVE ANNI Questa età corrisponde  alla quarta elementare. In essa la coscienza sociale della scolaresca compie un grande balzo in avanti.  Molto più raramente lo scolaro accusa i compagni e chiede aiuto all'insegnante contro di essi. Accresciuto è il senso di responsabilità per cui egli si sente  maggiormente impegnato nella scuola. Mentre prima erano i genitori prevalentemente a preoccuparsi ora è il fanciullo che sente cocentemente i suoi eventuali insuccessi. Qualche volta è anche capace di rifiutare una lode o un premio se sente di non meritarli. Come prima è  sensibilissimo all'ingiustizia  ma ora piu di prima è capace di valutare la realtà delle cose. il caratteristico egocentrismo  della infanzia comincia a cedere il posto a un visione più relativa. Gareggia con piacere sia a squadra che individualmente  e ciò testimonia l'accresciuta coscienza sociale e di gruppo.  Accresciuta è anche la capacità di autodisciplina che rende pertanto i comportamenti  della scolaresca abbastanza  ordinati. Il compito dell'insegnante è comunque più difficile che in terza : a otto anni erano molto personali ,ora si fanno invece sono meno stretti e il fanciullo appare meno disposto all'obbedienza. Distingue più chiaramente fra materia di studio e insegnante e può appassionarsi all'uno e non all'altro. La coscienza di gruppo gli da di fronte all'insegnante  un'autonomia mai raggiunta prima . Sarà naturalmente cura dell'insegnante  prendere atto delle mutate condizioni psicologiche  del processo di socializzazione  e agire in conseguenza. Il fanciullo è anche più disposto a parlare a scuola della sua sua vita extrascolastica e viceversa.

DIECI ANNI. Questa età può considerarsi come l'età di grazia per il gruppo sociale infantile,  come prima abbiamo notato. In seguito invece con la crisi puberale perderà molto della forza delle sue relazioni  sociali   per chiudersi nel caratteristico isolamento dell'adolescente. Comunque già da ora si possono notare i segni della prossima dissoluzione del gruppo. Per le bambine ci troviamo già in .una fase prepuberale.  La relazioni quindi fra le bambine e  l'insegnante  e tra le bambine stesse si fanno più difficile. Testimonianza di questa divergenza dello sviluppo maschile e femminile sta il fatto che la discriminazione dei sessi diviene molto forte e invero delle differenze psicologiche fra i due sessi non erano mai state pronunziate come ora.