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La Chiesa caldea dell’Iraq

Giovanni De Sio Cesari

I Caldei sono i discendenti del popolo degli Assiri che hanno mantenuto nei secoli una propria identità, lingua e cultura, precedente all’arabizzazione. Furono fra i primi ad accogliere il messaggio cristiano nel I sec. d.C. in seguito alla predicazione di San Tommaso Apostolo (40 d.C) e dei suoi discepoli. Dall’Iraq si irradiarono anche nella evangelizzazione del Malabar in India e qualche gruppo arrivò fino in Cina.

Nel concilio di Calcedonia del 451 furono condannate come eretiche le dottrine di Nestorio sulla natura del Cristo: queste teorie pero erano ampiamente diffuse nella chiesa dei Caldei che quindi entrò in conflitto con la dottrina ortodossa adottata a Costantinopoli e dalla maggioranza del mondo cristiano. Man mano le eresie cristologiche furono riassorbite dal complesso del cristianesimo e andarono quindi sparendo Nelle comunità però isolate dalle invasioni mussulmane del Medio Oriente (Egitto Etiopia,India, Cina) quelle eresie si mantennero a lungo, a volte fino ai nostri giorni ( i Copti, ad esempio)

La Chiesa Caldea rimase quindi divisa dal ramo principale del cristianesimo e aderì lungamente alle dottrine nestoriane. Solo nel XVIII secolo si riallacciarono i contatti con l’Occidente e tornarono alla comunione con Roma ma esiste tuttora anche una chiesa caldea minoritaria , detta pre-calcedoniana. che conserva ancora le dottrine nestoriane.

I Caldei, anche se hanno strettissimi legami con il Vaticano, conservano comunque il proprio rito in lingua siriaca, simile all’aramaico, la lingua parlata da Gesù.

Con l’invasione mussulmana del VII secolo, i Caldei avevano potuto mantenere la propria religione sia pure come Dimmy (protetti) secondo la prescrizioni coraniche che concedevano libertà religiosa al "popolo del libro" (cioè cristiani ed ebrei) in cambio del gizha (tributo) ma senza la pienezza dei diritti civili. In tempi recenti si affermò lo stato laico a opera del partito Bath (socialista) che fu poi guidato da Saddam. I Caldei recuperarono la parità con gli altri cittadini e ebbero un loro esponente, Tarek Aziz, in un posto importante del governo. Con la caduta di Saddam e la conseguente guerra civile, la situazione dei Caldei si è fatta sempre più difficile: è stato tutto un susseguirsi di gravi atti di ostilità da parte di estremisti mussulmani contro i luoghi di culto, i fedeli, i sacerdoti. Molte chiese hanno dovuto chiudere, la gente ha paura di frequentarle, spesso i Sacramenti si celebrano nella clandestinità. Molti cristiani temono pure di mostrarsi, perfino di uscire di casa. In questa situazione quasi la metà dei fedeli ha preferito emigrare verso paesi più tolleranti o verso l’Occidente. e la comunità si è ridotta alla metà o forse a un terzo di quella che era ai tempi di Saddam

Fra gli episodi più significativi della situazione in cui si trova la Chiesa Caldea ne ricordiamo due : il rapimento dl vescovo Rahho e l’assalto a una chiesa di Bagdad

Il rapimento

Paulos Faraj Rahho, arcivescovo di Mosul fu rapito da elementi di al-Qaeda nel febbraio 2008. I suoi rapitori chiesero  soprattutto un riscatto di 3 milioni di dollari a ma il denaro non fu mai stato pagato. I rappresentanti della chiesa hanno riferito  che Rahho era riuscito a chiamarli dal suo cellulare, mentre era chiuso nel bagagliaio della vettura e avevano chiesto di non pagare alcun riscatto per la sua liberazione perche diceva che sarebbe stato utilizzato per uccidere altri innocenti. Un mese più tardi il corpo di Rahho fu trovato in una fossa
Nel suo testamento, Rahho ha invitato i cristiani a costruire ponti tra le diverse fedi dell’Iraq. Uno dei suoi assassini, membro di  una cellula di al-Qaeda chiamato Ahmed Ali Ahmed, è stato catturato e condannato a morte subito dopo la sua morte: la chiesa di Rahho si è  opposto alla pena di morte contro l’assassino.

L’assalto alla chiesa

Tutto cominciò il 1 novembre dello scorso anno con uomini che indossando cinture suicide,cercarono di entrare nella Borsa uccidendo due guardie. Respinti però dalle forze di sicurezza, gli assalitori si rifugiarono nella vicina chiesa cattolica  di Nostra Signora della Salvezza nel quartiere Karrada al centro di Baghdad nella quale si celebrava la messa domenicale seguita da un centinaio di fedeli. Una parte dei fedeli sono riusciti a fuggire ma la maggioranza è stata presa in ostaggio. Le forze di sicurezza irachene hanno dopo qualche ora fatto irruzione nella chiesa uccidendo  gli assalitori ma nello scontro sono stati uccisi  una trentina  di fedeli.

Il gruppo assalitore si è dichiarato appartenente allo Stato Islamico dell’Iraq, una organizzazione di ispirazione di al Qaeda: hanno  chiesto la liberazione dei  detenuti per terrorismo in Iraq e in Egitto