UNA RIFLESSIONE AL GIORNO

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 30 maggio 2005

FILOSOFI E UOMINI COMUNI

In genere i filosofi fanno un errore di prospettive: essendo persone eccezionalmente  interessata alla ricerca  pensano che tutti gli uomini lo siano. Aristotele cosi si immagina che la vera felicità dell’uomo sia nell’esercizio della ricerca razionale  mentre essa è solo un fatto eccezionale, lodevolmente eccezionale. E’ come un ballerino il cui mondo è tutto concluso nella danza  e pensa che anche  gli altri abbiano lo stesso orizzonte mentale. L’uomo agisce per amore e  odio, per paura e coraggio e per tante altre cose, si sente realizzato nell’amore, nella famiglia ,nel lavoro,nella fede, magari nella ricchezza. Sono pochi quelli che sono angosciati dalla risoluzione di problemi matematici o che corrono nudi  per la strada gridando “Eureka, eureka” se hanno  scoperto una legge scientifica.