UNA RIFLESSIONE AL GIORNO

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3 gennaio 2005

 

Turismo e cataclismi

 

 Io capisco che molti provano disagio di fronte al fatto che i turisti si divertano  senza vedere la miseria intorno a loro e peggio ancora, nelle attuali situazioni, c'è chi prende il sole mentre a non molti chilometri si raccolgono cadaveri .

 Tuttavia bisogna vedere  la cosa anche da un altro punto di vista. Nessuno trova disdicevole che in quelle terre si continui a seminare e mietere  o a costruire case ed ellettrodomestici. Ora il turismo è una attività economica come un'altra. Il maggior danno che quelle terre possono ricevere ancora è proprio la stasi  del turismo. Se vogliamo veramente aiutarli dobbiamo intensificare questa attività che dà molto di più di  qualunque offerta noi possiamo fare.

Poi non dobbiamo pensare che un viaggio in Tailalandia sia una cosa frivola che si possa annullare facilmente. La maggior parte dei turisti hanno impegnato una buona quota di risparmi, si è organizzata  da lungo tempo: un viaggio del genere non si fa tutti i i giorni ma spesso una sola volta nella vita. a volte in occasione del matrimonio o magari usando parte della liquidazione della pensione.

 Un viaggio in oriente non è come fare una passeggiata per il corso e prendere un gelato: è un attività seria e importante per il turista ed è il "pane" per tanta gente, stranieri e italiani