UNA RIFLESSIONE AL GIORNO

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18 settembre 2004

PACE ED  ECONOMIA

Vorrei solo accennare,in poche parole se mi riesce ,al motivo per il quale le economie avanzate siano incompatibili  con la guerra.

 La I e la Ii guerra mondiale ebbero come motivo fondamantale ( a prescindere dai motivi particolari) la credenza a tutti i livelli  diffusa  che la guerra potesse risolvere i problemi che si erano accumulati. (le folle  esplodevano in entusiasmi genuini alle dichiarazioni di guerra.) Milioni di uomini si affrontarono in gigantesche battaglie e oltre 80 milioni di essi persero la vita. Ci furono vinti e vincitori è  vero,ma si capi che i vincitori poi non stavano meglio dei vinti. Allora si è pure capito che comunque una guerra è devastante per  una economia avanzata, anche se vittoriosa, il che non avveniva per le economie agricole e di prima industrializzazione.

 L'idea di guerra è stata cosi abbandonata  e nelle nostre città le  vie che una generazione fa erano percorse da folle che inneggiavano alla guerra ora sono percorse solo da folle che chiedono la pace. Le tensioni economiche forti fra Europa, Usa, Giappone ,Cina  una generazione fa avrebbero condotte a guerre : ora  nessuno si sognerebbe nemmeno lontanamente  una cosa del genere. E' davvero incredibile che il cambiamento sia  avvenuto in una sola generazione!

La guerra è rimasta invece nell'orizzonte spirituale delle nazioni meno sviluppate : fateci caso: avete mai visto in  Usa (perfino dopo l'11 settembre)  una folla che inneggia alla guerra?. Avete visto le manifestazioni oceaniche  che inneggiano alla guerra nei paesi meno avanzati?