Pubblicato in Italianotizie 16 /01/17  Home  

 

 Il rinnovo delle sanzioni alla Russia

 

Giovanni De Sio Cesari

 

 

 

 

Senza molto clamore è passata  la decisione europea di rinnovare le sanzioni della UE per la crisi ucraina contro la Russia, presentata come un atto dovuto diremmo burocratico  in assenza di fatti nuovi . Solo  qualche paese come l’Italia,  ha mostrato la porpria contrarietà, d’altra parte semplicemente verbale perche non si nessuno si è sentito  di prendere una decisione di rottura dell’ unità dei paesi della UE, decisone che sarebbe stata molto grave e dalle conseguenze imprevedibili 

Facciamo qualche breve considerazione  sulle conseguenze politiche generali e sui riflessi economico  per l’Italia  

Dal punto di vista politiche le sanzioni sono inefficaci  come è sempre avvenuto nella storia: acerbano  ancora di piu  il sentimento nazionale come è avvenuto sempre,  dall’Italia di Mussolini all’Iraq di Saddam

Presuppongono poi dalla convinzione  che si possa stabilire con evidenza dove sia il torto (Russia)  e la ragione (Ucraina) : sarebbe  la stesso se i termini si invertissero o  anche se si dividesse ragioni e torti  ugualmente

 il fatto è che ciascuno ha ragione dal proprio punto di vista visto e  secondo il proprio immaginario ( idea che si è ha della realtà)  Quando due gruppi credono di lottare per la giustizia,  allora facilmente scoppiano tragedie  immani ,  il sangue scorre a fiumi e la terra si copre di cadaveri : dall’assedio di Gerusalemme del 70 AC alle recenti follie dell ISIS

Bisogna  essere realistici, pragmatici, trovare soluzioni accettabili per le parti che non mancano per l’ Ucraina e che la UE dovrebbe favorire

Quello che potremmo fare veramente di costruttivo noi europei sarebbe  quello di escludere chiaramente, anche per l’ avvenire,  la possibilità  della entrata della Ucraina  nella Ue e nella NATO  perche questa è la chiave di volta della questione ucraina 

La crisi non nasce perchè a un certo Putin voleva allargarsi all’Ucraina ma perchè la Ucraina stava per entrare nella UE  e questo fatto non è accettabile per la  Russia e soprattutto  per quel terzo della popolazione ucraina di lingua russa  : magari sarà irrazionale, esagerato ma è cosi. Putin  non poteva perdere la faccia ( e il potere) e ha dovuto intervenire,  prima con l’annessione della Crimea e poi sostenendo il Donbass  

 Non si puo dire  se veramente  l’Ucraina sarebbe mai potuto entrare nella UE: pero questa era la impressione  generale  in Ucraina e anche in Russia,  e questo è stata la questione  che ha fatto esplodere la situazione che era gia tesa Veramente la scintilla fu forse un provvedimento che escludeva il russo come lingua ufficiale poi subito ritirato :  a Lviv  si indisse in seguito un giorno in cui tutti si impegnavano a parlare russo ma era troppo tardi 

Io non vedo nessuno in UE che  riconosce gli errori gravi fatti dalla UE in quei giorni e nessuno  si preoccupa di escludere veramente la possibilità di ingresso nella UE.

Anche per  gli accordi di Minsk non si vede  nessuna iniziativa ucraina pe concedere ampia autonomia agli oblast russofoni .e non ho dubbi che se non ci fosse l’aiuto russo le truppe ucraine rioccuperebbero il Donbass

Per altro possiamo dire tutto il male possibile di Putin sulla sua mancanza di democrazia sulla repressione della  stampa ma questo è un altro problema

 

Per quanto riguarda l’aspetto degli scambi commerciali l’export italiano  verso la Russia non è poi tanto marginale e appena un po minore che verso la Cina : figuriamoci   le reazioni  se si annunciassero sanzioni verso la Cina. Si tratta di grandi paesi che noi speriamo in espansione  e inoltre la Russia ci fornisce il prezioso gas  mentre la Cina prodotti economici che fanno chiudere le nostre aziende.  e che sono tre volte le nostre esportazioni

 In prospettiva certo la Cina  è più importante ma anche la Russia ha la sua importanza: attualmente è in crisi ma essa  puo essere superata in un prossimo futuro e se  si esce da un mercato poi è difficile rientravi

 

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