Pubblicato in Italianotizie 03 03/2015  Home

 

 

I conflitti del Medio Oriente

by · 3 marzo 2015

 

 Riesce difficile seguire l’andamento delle vicende del Medio Oriente  i cui sviluppi spesso paiono anche agli esperti imprevedibili. Il punto essenziale è che non esiste un solo conflitto intorno a cui si raccolgono  gli attori politici ma vi sono un gran numero di conflitti che si intersecano creando un calendoscopio di situazioni in cui non è facile orientarsi 

Cerchiamo qui di schematizzare i conflitti principali che comunque  ne nascondono  altri.

 Il conflitto più appariscente è fra integralisti e moderati ( laici ) I primi intendono tornare alla integrità del corano mentre i secondi vogliono accordare la prassi religiosa  alla  vita moderna  (laici non è però sinonimo di atei come invece spesso capita in occidente)

Una tale distinzione non coincide, come spesso  si crede, con quella fra filo occidentali e anti occidentali. Infatti i paesi in cui effettivamente la sharia’ah e l’integralismo sono veramente  impiantati   sono i paesi della  penisola arabica,   soprattutto Arabia Saudita  che sin dalla sua origine è fedele e sicura alleata degli USA. Invece regimi laici ( detti comunemente nazionalisti) che si insediarono alla  fine della colonizzazione erano quasi tutti più o meno  nemici dell’occidente e guardavano al Mosca ( Siria, Iraq Egitto di Nasser, Algeria ) 

 In realtà poi gli integralisti religiosi non costituiscono affatto un movimento unitario. I più radicali sono quelli che si ispirano al Wahabismo che è la dottrina propria dell’Arabia saudita Di questo pero solo un parte sono anche anti occidentali seguendo l’esempio di bin Laden ( che prima aveva anche finanziamenti USA ) e che noi chiamiamo impropriamente jihadisti

 Altri movimenti, come il partito di Erdogan  in Turchia, hanno una  ispirazione religiosa  ma comunque sono moderati e accettano, anche se in certi limiti, anche le regole democratiche. I Fratelli Mussulmani dell’Egitto con il tempo erano divenuti sempre  piu moderati  allineandosi su posizioni simili a quelle turche : i sauditi appoggiano in Egitto al Sissi che li ha estromessi dal potere per quanto la cosa possa sembra strana.  Avere quindi una ispirazione religiosa non significa di per se essere integralisti, jihadisti o fanatici: questa è un fatto che  spesso non viene adeguatamente  valutato in Occidente.  Bisogna poi considerare che esistono minoranze religiosa cristiane anche di altre gruppi (  yazidi, drusi ) che si identificano con le rispettive chiese, mostrano un notevole fervore religioso ma sono a favore della laicità che permette loro di non essere discriminati, di uscire dalla condzione di dimmy (tollerati) nella quale li ricacciava  la sharia.

 

 La  linea di conflitto forse  più forte  che noi occidentali  spesso sottovalutiamo è quella fra sunniti e cciiti Gli sciiti costituiscono la quasi totalità degli iraniani ma sono in minoranza negli altri pesi del M O asiatico e sono assenti nell’africa e nell’asia non medio orientale. Tutti gli sciiti quindi guardano all‘ Iran come al loro naturale punto di riferimento   Lo scia  era laico e filooccidentale: con la rivoluzione di Khomeini invece l’ Iran divenne lo stato  più integralista  e anti-americano. Con il tempo pero questi caratteri si sono andati attenuando.  Soprattutto l’integralismo sciita si è scontrato  con quelle ancora più radicale dei wahabiti sunniti che  vedono negli sciiti dei pericolosi eretici da combattere e sterminare

A questi conflitti ideologici si aggiungono  contrasti etnici  politici.  Da 40 anni si combatte un conflitto accanito fra Turchia e Curdi  che aspirano  a un loro stato autonomo e pertanto entrano in contrasto anche gli arabi di Iraq.

Tutti questi conflitti si sono intersecati in  Siria e Iraq creando un quadro eccezionalmente favorevole alla formazione dello  Stato  islamico ( impropriamente conosciuto come  ISIS  )

 In Siria fino al 2011 il governo era retto da una forte dittatura degli Assad  che appartenevano a una minoranza, gli alawita, un gruppo diverso ma assimilabile agli sciiti e   con una fortissima  carattere di laicità. Quando sull’onda delle  primavere arabe scoppiarono dimostrazioni  per una svolta democratica  essa si diffuse ovvamente soprattutto fra i sunniti che costituivano la maggioranza della popolazione  (esercito  libero di Siria) ma questi furono travolti dall’eserctio siriano domianto dagli alawuiti:: Divenen quindi uno contro fra sunniti e alawiti: a favore quindi dei sunniti vennero i sunniti  sauditi, i movimenti estremisti  ispirati al wahabiti nemici dei sciiti/( alawiti) A  difesa del regime degli  alawiti si sono posti L’iran e gli sciiiti dei Libano (Hezbollah) . I cristiani  cercano di mantenersi come possono estranei a questi conflitti ma avevano trovato una protezione  nel laicismo degli Assad.

 In Iraq  fino all’invasione americana i sunniti  laici di Saddam Hussein  dominavano sugli sciiti piu inclini ad estremismo religioso e sui curdi pure essi sunniti e laici  ma in lotta per la loro  indipendenza L’invasione americana ha di fatto, ma non di diritto, reso  indipendenti  i curdi e acceso una ormai decennale  guerra civile fra sunniti e sciiti:   poiche gli sciiti sono in numero maggiore   hanno praticamente  in mano il governo del paese  e si scontrano con una forte, insuperabile resistenza sunnita  che in parte è laica ( come ai tempi  di Saddam) e in  parte a carattere integralista.

 Quando gli integralisti della Siria hanno passato il confine hanno conquistato senza sforzo  una buona parte dell Iraq sunniti perche i soldati del posto sunniti non si sono sentiti  di combattere contro alri sunniti a favore del  d governo sciita. L’unico ostacolo  l’ISIS lo hanno trovato nei Curdi, pure essi sunniti ma orientati in senso  laico e soprattutto di etnia non araba. I Turchi che incombono immoti sui campi di battaglia  sono sunniti, di  ispirazione  religiosa ma moderata  e soprattuito temono  la  indipendenza curda. non appoggiano l’ISIS ma comunque  nemmeno i loro avversari che sono suoi nemici. Nel conflitto sono intervenuti gli americani con  attacchi aerei insieme agli emirati che pure  essendo sunniti e  wahabita sono tuttavia alleati dell’America e non possono tollerare gli eccessi deIl’ ISIL

 

 Un quadro oltremodo complesso quindi  in cui ciascuno intervendo contro LISIL teme di aiutare i propri nemici .