Obama: Palestina nei confini del 67

giovedì, maggio 19, 2011
di Giovanni De Sio Cesari

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Barak Obama ha definito la sua visione per il Medio Oriente durante un discorso chiave a Washington. Ha detto che i governi arabi devono andare via se non sono in grado di fare le riforme  che i loro popoli richiedono  e comunque che  Gheddafi deve lasciare il potere.  Ma la vera novità del discorso riguarda la questione palestinese.
Obama ha detto: “I confini di Israele e della  Palestina dovrebbero essere basati sulle  linee del 1967 con gli scambi  concordati, in modo che confini sicuri e riconosciuti siano stabiliti per entrambi gli stati. Il popolo palestinese deve avere il diritto di governare se stesso e perseguire il suo sviluppo  in uno Stato sovrano
Per quanto riguarda la sicurezza, ogni Stato ha il diritto all’autodifesa, e Israele deve essere in grado di difendersi – da sola – contro qualsiasi minaccia”

Reagendo negativamente al discorso,  poco dopo, Binyamin Netanyahu, primo ministro israeliano, ha detto che uno stato palestinese non dovrebbe essere istituito a danno  della esistenza di Israele”. Ha apprezzato l’indirizzo del presidente Usa, ma ha respinto  i  confini del 1967. dichiarati “indifendibile”
Anche Hamas ha reagito negativamente: un suo  portavoce Sami Abu Zuhri ha detto

“Quello che Obama deve fare è di non aggiungere slogan ma di adottare misure concrete per proteggere i diritti del popolo palestinese e della nazione araba.
Avrebbe dovuto dire che  gli Israeliani avrebbero dovuto ritirarsi delle colonie  che devono fermare  la costruzione di insediamenti Questo è una cosa che i palestinesi vorrebbero sentire da Obama. D’altra parte, Obama ha sostenuto altri approcci degli israeliani che hanno in comune.

In effetti  la presa di posizione di Obama è davvero innovativa: se fosse effettivamente perseguita potrebbe  portare a un  profondo rivolgimento della situazione ed  avviare veramente la soluzione di una questione che dure ormai da tre generazioni.

Le reazioni negative sia di HAMAS che nel suo statuto  prevede  la distruzione di Israele  sia di Netanyahu che non ha nessuna intenzione di permettere veramente  la formazione di uno stato palestinese  ne sono la prova, Nei prossimi mesi vedremo se effettivamente l’America riuscirà a e perseguire quanto ha proposto oggi il suo presidente.

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