I Fratelli Mussulmani

sabato, febbraio 5, 2011
di Giovanni De Sio Cesari

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Nell’evoluzione della situazione egiziana  la grande incognita a cui tutti guardano con speranza o timore ma sempre con la massima attenzione sono i Fratelli Mussulmani:vediamo allora di chi si tratta.

Di fronte all’irrompere della cultura occidentale il mondo islamico reagisce schematicamente  in due modi: alcuni accettano la modernità occidentale come     compatibile con  il “vero” islam ( ad esempio il movimento di Ataturk ) e altri affermano  invece la irriducibilità dell’islam al valori occidentali.  In questa ultima prospettiva viene fondata nel 1928 la Società dei Fratelli Musulmani; (jamī’at al-Ikhwān al-muslimīn,) da un insegnante egiziano. HASSAN EL BANNA (1906 -1949) Questi  si oppose vigorosamente a una concezione puramente spiritualista dell’islam: esso deve regolare tutti gli affari pubblici e privati, le leggi esistono già e sono eterne in quanto dettate direttamente da Dio, lo stato non ha il potere legislativo ma solo quello esecutivo e amministrativo

I principi dei Fratelli Mussulmani vengono sintetizzati in cinque massime

Dio e il nostro principio

Il Profeta il nostro modello

Il Corano la nostra legge
Il Jihad la nostra vita
Il martirio (shahuda, testimonianza) il nostro desiderio.

Tuttavia sul piano politico non erano nemici degli europei  di cui comunque apprezzavano le scoperte tecniche e scientifiche. Furono invece perseguitati dai governi nazionalistici: Nasser ne fece giustiziare a migliaia e fra questi anche  il loro maggior leader SAYYID QUTB  nel 1966.  Vi era quindi ua specie di oggettiva alleanza con l’America  nemica di Nasser e del nazionalismo arabo. Nel 1976 l’Egitto fece pace separata con Israele e divenne fedele  alleato dell’America: lo stesso Sadat fu ucciso da uno di essi ( ma i Fratelli Mussulmani  si dissociarono). In seguito in pratica collaborarono con il governo di Mubarak: suoi rappresentati infatti si presentano alle elezioni come indipendenti , vengono eletti e di fatto collaborarono con il regime. Quindi il ruolo dei Fratelli Mussulmani si è fatto molto ambiguo negli ultimi anni  venendosi a costituire come una  specie di opposizione interna allo stesso  regime L’improvviso  esplodere della  protesta in tutto il mondo arabo ha creato una situazione del tutto nuova, assolutamente imprevista. Le manifestazione non sono state organizzate dai Fratelli Mussulmani  ma questi  vi hanno aderito quasi subito. Sono l’unica forza politica con una organizzazione capillare ed efficiente, potrebbero quindi prendere facilmente la direzione della rivoluzione a portarla a esiti integralisti simili a quelli cui  giunse quella iraniana di 30 anni fa sotto la guida di Khomeini: e infatti Kamene,i la Guida Suprema (Rahbar) dell’Iran ha espresso questa speranza. Tuttavia I Fratelli Mussulmani hanno  mostrata una linea  molto pragmatica  e moderata,  Hanno respinto soprattutto la Jihad, la Guerra Santa contro gli Occidentali promossa dalle organizzazioni che si  ispirano a bin Laden: lottano contro i governi arabi non contro gli Occidentali.   Per rassicurare i connazionali e gli Occidentali hanno anche annunciato che non presenteranno un loro candidato alle prossime elezioni rinunciando quindi alla leadership,  contentandosi semplicemente di collaborare con un governo laico retto da el Baradei o da Abu Mussa o da altri

Proprio in questa prospettiva il governo americano ha nello spazio di qualche giorno  abbandonato  Mubarak, il suo maggiore alleato del Medio Oriente da 30 anni: l’America non vuole correre il rischio di presentarsi  come ostile al  nuovo corso arabo che appare comunque inarrestabile e scongiurare il pericolo che questo si traduca nella vittoria dell’integralismo.
Non è prevedibile l’evolversi di  una situazione cosi fluida e che solo qualche mese fa sarebbe stata impensabile. La nostra impressione pero è che non prevarranno le correnti  più integraliste   cosi come avvenne  in Iran : le folle oceaniche dell’Egitto come degli altri stati non mostrano affatto intenti integralisti  e nemmeno dell’anti -americanesimo: con tutta evidenza invece aspirano a una società democratica di tipo occidentale nei quali i valori islamici potrebbero coesistere pacificamente, come avviene in tutto l’Occidente stesso con i valori cristiani.

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