I problemi dell’ Anglo- cinese

giovedì, marzo 18, 2010
di Giovanni De Sio Cesari

cina 
2026

L’uso di termini inglesi si va diffondendo in Cina in modo massiccio suscitando non poco allarme per la purezza della lingua cinese.

Huang Youyi, direttore dell’ente per la stampa, nella  sessione annuale del Comitato Nazionale del  Partito, ha fatto tre proposte per evitare ciò che egli considera un  pericolo la lingua cinese.

  1. 1. tutti i documenti e i discorsi di alti funzionari governativi devono essere scritti in puro cinese, senza l’uso di termini come PIL, del WTO o CPI.
  2. 2. una legge o un regolamento dovrebbe essere fatto come linea guida per l’uso di parole straniere nelle pubblicazioni.,
  3. 3. un comitato nazionale di traduzione dovrebbe essere organizzato per tradurre i nomi stranieri e termini tecnici, che possono poi essere pubblicati su un sito web.

Riconoscendo che la gente sempre più tende a mescolare le lingue, Huang ha dichiarato: “Alcuni dei nostri cittadini cadono nell’errore di credere che l’uso di parole straniere sia indice di mentalità aperta e internazionale: io non lo credo.
“Dovremmo avere fiducia nella nostra lingua. Non è possibile aspettarsi che gli altri rispettino  noi, se non lo facciamo noi stessi per primi rispettando anche la vostra lingua”.
Spiegando al China Daily perché si preoccupa per la “invasione”, inglese, Huang ha detto : “Come una delle lingue più antiche, il cinese è ora utilizzato da 1,3 miliardi di persone ma è definita dalla Federazione Internazionale dei Traduttori (FIT) come un ‘linguaggio della limitata diffusione’, in quanto non è influente o diffuso al di fuori della comunità cinese. ”
Ma vi sono anche pareri più moderati

Pur convenendo che ogni nazione, deve cercare di proteggere la purezza della propria lingua, altri esperti sostengono che una separazione assoluta non è né pratica né  necessaria.
Cai Jianfen presidente per l’’insegnamento delle lingue straniere ha sostenuto  che le pubblicazioni ufficiali dovrebbero cercare di utilizzare puro cinese, per quanto possibile, mentre alla gente dovrebbe essere permesso una maggiore libertà per le occasioni informali e di lavoro.
“Capisco la preoccupazione che le culture e le lingue possano essere  assimilate con la globalizzazione in corso, ma credo che la gente in generale e anche gli scrittori, dovrebbe avere  maggiore libertà di fare le proprie scelte”,
“Potrebbe essere discutibile, ma il linguaggio è vivo. I cinese che usiamo oggi è un prodotto dello sviluppo storico e di assimilazione. Dovremmo avere fiducia nella vitalità di esso”

Il fenomeno dell’invasione inglese  in tutte le lingue è a livello mondiale e interessa tutte le lingue, compreso l‘italiano. Tuttavia va notato che,  in genere  i termini inglesi recepiti nella nostra lingua appaiono meno invadenti anche perchè per lo più hanno una comune origine latina (president  o fundation ad esempio) :in cinese, lingua assolutamente diversa con caratteristica tonale (che non esiste in inglese) appaiono molto più stridenti. D’altra parte va notato che nella telematica l’uso del  pinyin (sistema di traslitterazione dal cinese all’inglese) oramai è di uso esclusivo poichè è impossibile servirsi  in questo campo dei complicati caratteri cinesi

I concetti espressi in inglese in effetti non esistono nella cultura cinese donde la difficoltà pratica di trovare corrispondenti cinesi che in realtà non esistono.

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Foto dell’autore: iscrizione bilingue a Tien an men

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