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Problemi e società

Cristiani in Asia

Giovanni De Sio

Lunedi,5 ottobre 2009
Se si parla di liberta religiosa per i cristiani generalmente la nostra attenzione si rivolge al mondo islamico: in realtà pero anche nell’Asia non islamica difficoltà e persecuzioni sono comuni.
Nel mondo islamico non è ammessa nessuna possibilità di apostolato religioso: le leggi islamiche infatti puniscono con la pena di morte l’abbandono della fede islamica. Anche se in realtà la pena non viene più comminata, tuttavia nei fatti ogni possibilità di diffusione del cristianesimo è, praticamente, del tutto impossibile. Nell’ambito del mondo islamico vi sono antiche e importanti comunità cristiane preesistenti all’invasione islamica: esse avrebbero diritto alla loro fede: tuttavia il diffondersi del radicalismo islamico ha posto tanti problema che il numero dei cristiani è stato in questi ultimi anni radicalmente ridimensionato dall’emigrazione
Nel mondo indiano negli ultimo anni si sono verificate gravi disordini contro i convertiti cristiani culminati con una vera e propria caccia all’uomo nell’Orissa che ha provocato decine di migliaia di profughi: ma le violenze sono diffuse capillarmente in tutta l’India in parallelo con il risvegliarsi di un radicalismo indù. Le autorità mantengono fermo il principio della libertà religiosa, d’altronde basilare in un paese multi religioso come l’India: lo stesso presidente indiano appartiene e una minoranza religiosa. Ma non sempre riescono comunque a dare sicurezza ai cristiani e non sempre le locali forze di polizia agiscono con vigore e rigore per sostenere la liberta religiosa .
Anche nello Sri Lanka, che ha una fiorente minoranza religiosa e una tradizione di tolleranza, nascono delle difficoltà sull’onda della lotta vittoriosa contro il secessionismo Tamil, (che è di religione induista mentre la maggioranza è buddista). Nei paesi comunisti le difficoltà nascono non dalle altre religioni ma dall’ateismo professato a livello ufficiale dallo stato: non vi sono persecuzione vere e proprie con violenze e disordini ma una emarginazione, una insofferenza strisciante ma continua In particolare nel Viet nam la discriminazione appare ampia e generalizzata
In realtà la libertà religiosa, in particolare quella per i cristiani, non dovrebbe essere vista come un interesse particolare solo dei cristiani ma un bene prezioso per lo sviluppo civile ed anche economico di quelle stesse nazioni. La libertà religiosa è la prima e la madre di tutte le liberta: solo rispettandola, i paesi asiatici possono veramente evolversi sulla via della modernità

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