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Problemi e società

Le scelte della vita

Giovanni De Sio

Domenica, 21dicembre 2008…………………. Ma veramente noi poi scegliamo ? O piuttosto è la vita che sceglie per noi ? Certo, lo studente universitario potrebbe scegliere di non dare l’ultimo esame e non laurearsi: sarebbe possibile ma sarebbe una azione illogica e assurda che nessuno farebbe a meno che non sia fuori di testa o non abbia un motivo molto particolare. In realtà ciascuno continua a vivere e a lavorare, non per scelta, ma perche ci si trova. E cosi nella vita abbiamo strade già tracciate, doveri, abitudini, necessità materiali e spirituali . E vero: prendiamo alcune decisioni ma poi non sono molte: facciamo nella vita due scelte fondamentali:il nostro coniuge e il nostro lavoro Ma fino a che punto? Potremmo scegliere se sposarci o meno, è vero. Tuttavia la natura, l'istinto ,la società ci spingono a farlo a meno che non abbracciamo la altri ideali come la vita religiosa: siamo animali sociali, non viviamo da soli, la famiglia ci è necessaria Scegliamo il coniuge è vero. ma solo nell'ambito di quelli che sono disponibili, spesso sono molto pochi, magari uno solo E con la penuria di lavoro che ci sta non è che poi possiamo fare un grande scelta: siamo già fortunati se ne acchiappiamo uno al volo, figurarsi se stiamo a vedere se ci piace o meno. Tutto ciò pero non esclude affatto che noi siamo liberi di scegliere Anche le scelte irrazionali assurde sono comunque possibili: se non accediamo a esse è pur sempre una nostra scelta. Soprattutto, però, dobbiamo tener presente che le vere scelte sono nell’ambito della vita di tutti i giorni, della quotidianità anche se in massima parte essa non è stata una nostra scelta consapevole ma ci è caduta addosso anche a causa dalle nostre scelte precedenti che in realtà non possiamo più cambiare: qualunque scelta noi facciamo significa che tante alte sono precluse. Infatti noi scegliamo ogni giorno, ogni momento della nostra vita come portare avanti quel compito, quella funzione, quel dovere gradito o meno che comunque la vita ci ha assegnato, non importa se per nostra scelta o meno. Nessuno sceglie di avere un figlio handicappato, un marito disoccupato, la casa pignorata, una grave malattia: ma se queste cose ci toccano siamo liberi di reagire ad essi con amore, carità, senso del dovere ,coraggio forza d‘animo o con i lori contrari: questa è la nostra vera scelta, quella morale E se abbiamo figli belli e sani, un matrimonio felice, successo sociale ed economico pure in questo caso possiamo scegliere come gestire queste doni: chiudersi nel proprio gretto egoismo o aprirsi alla solidarietà verso il prossimo, In effetti la scelta alla quale siamo chiamati non è tanto quella di scegliere la vita che vorremmo che pure entro certi limiti esiste ma la libertà di agire secondo il bene e secondo il male. E infatti è scritto che a ciascuno sarà richiesto secondo quanto ha ricevuto In questa prospettiva il cristiano può considerare allora che anche il dolore, la malattia, la povertà, le difficoltà della quotidianità sono doni , sono grazie perche attraverso di essi si ha la libertà di potersi elevare: ma nemmeno disprezzerà la salute,il successo perchè anche da essi può nascere il bene (magari con maggiore difficoltà ma non è detto) La liberta di scelta è una esperienza che facciamo ogni momento della nostra vita anche in quella che sembra la quotidianità più banale: la teoria di alcuni che l’uomo non ha libertà di scelta urta contro la esperienza più comune più immediata di tutti i i giorni di tutti gli uomini: bisogna sole chiarire che intendiamo per libertà: essa riguarda il nostro agire morale non la possibilità di realizzare tutto quello che vogliamo: questa sarebbe onnipotenza . --------------

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