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Problemi e società

Ancora il terrorismo

Giovanni De Sio

Domenica, 7 dicembre 2008………………Ancora una volta l’opinione pubblica mondiale rimane attonita di fronte alle tragiche imprese del terrorismo a Mumbai. In effetti non è che i mali del mondo siano solo il terrorismo e forse nemmeno è il più grave. Negli stessi giorni in Nigeria si è avuto un numero maggiore di vittime che non hanno avuto pari risalto. D’altra parte paiono quasi dimenticati i milioni di morti per le guerre del Congo o il dramma dei soldati bambini sparsi un pò su tutti i teatri di guerra. Però il terrorismo ha qualcosa di specifico che non hanno le altre forme di guerra: è diretto programmaticamente contro i civili e per questo aspetto si differenzia chiaramente dalle forme di guerriglia o di lotta partigiana che invece colpiscono solo obbiettivi militari : mai i nostri Partigiani avrebbero messo una bomba in un mercato o in una tempio come ordinariamente avviene ora. E’ vero che le guerre tradizionali fanno più vittime del terrorismo: tuttavia vi è sempre un profonda differenza psicologica. L’azione di guerra è rivolta contro i combattenti: accade che i civili siano coinvolti e che anzi i caduti civili siano in numero molto superiore ai combattenti come accade in tutte le guerre asimmetriche che si combattono ancora purtroppo : tuttavia la volontà è quella di colpire i combattenti e quando questi si nascondono in mezzo ai civili è inevitabile colpire anche questi ultimi Anche i saccheggi, le atrocità gli stupri, purtroppo si accompagnano sempre alle guerre: i combattenti non sono tutte “ brave” persone tutt’altro: certi fenomeno non si riescono sempre ad evitare Ma si tratta di fatti che avvengono al di la degli specifici obbiettivi: nel terrorismo invece l’obbiettivo è proprio quello di creare appunto il terrore colpendo indiscriminatamente, donne e bambini compresi I sostenitori di questo triste fenomeno si difendono affermando che sono costretti a ricorrere a questo mezzi perche non hanno altri mezzi: se avessero missili e carri li userebbero; non avendoli possono solo contare sui combattenti suicidi. In realtà pero la resistenza e la guerriglia a volte conseguono i propri propositi ma il terrorismo non vi è mai riuscito perché le reazioni sono sempre di violento rigetto: nessuno vuole dialogare con i terroristi, tutti li vogliono semplicemente combattere. Se nel 72 a Monaco, assaltando le olimpiadi, i terroristi volevano mettere al centro dell’attenzione mondiale il problema dei Palestinese ci riuscirono, è vero, ma in senso negativo: da allora il mondo vide i Palestinesi come quelli da cui venivano i terroristi Lo stesso sta accadendo attualmente per l’Islam. Nell’ immaginario mondiale l’islam è visto come il mondo da cui proviene il terrore e l’orrore perchè, se è vero che non tutti i mussulmani sono terroristi (anzi pochissimi) è pur vero che ormai quasi tutti i terroristi sono islamici. Non si deve pensare che si tratti allora che si tratti di fenomeni isolati: vi è tutto un mondo che supporta il terrorismo. Il terrorismo non è solo un relitto dei secoli scorsi ma si diffonde fra persone colte , fra conoscitori della civiltà occidentale , fra quelli che vivono in Occidente: è un fatto noto da sempre ma che non riesce a penetrare nell'opinione pubblica. C’è tutto un mondo che ne onora la memoria, li considera martiri, li crede prediletti di Dio E questo ci pare il punto centrale. Quegli uomini credono e dichiarano che questa o quella guerra o causa politica o spartizione territoriale sia voluta da Dio e che quindi coloro che vi si oppongono sono condannati per volontà divina e quindi è lecito ucciderli indiscriminatamente Insomma i terroristi pensano di combattere la lotta finale del bene contro il male, una specie di battaglia finale di Armageddon : in realtà si tratta di uomini che si pongono al posto di Dio : e quando questo succede ne nascono sempre tragedie, in ogni caso--------------

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