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Problemi e società

Il vescovo caldeo

Giovanni De Sio

Lunedi,17 marzo 2008------------- Il giorno 13 marzo è stato ritrovato nei pressi di Mossul il cadavere dell’l'arcivescovo caldeo di Mossul, Faraj Rahho Il presule era stato rapito il 29 febbraio, con la uccisione di tre persone che lo accompagnavano, era stato richiesto un riscatto altissimo ed è morto, pare, per cause naturali durante la prigionia. Non si sa bene se la banda che lo ha sequestrato sia formata da delinquenti comuni oppure abbiano motivazioni politiche religiose: la differenza pero non è facilmente individuabile. In ogni caso questo fatto doloroso non può essere semplicemente archiviato come normale delinquenza ma è l’espressione dell’estremo stato di disagio e di aperta persecuzione che la Chiesa Caldea dell’Iraq sta subendo in questi anni. Già precedentemente era stato intimato al presule di pagare una certa somma come "indennizzo al popolo per le sofferenze provocate dalla guerra” come se le guerra in Iraq fosse in qualche modo da addebitare ai Caldei. Ma negli ultimi tempi è stato tutto un susseguirsi di gravi atti di ostilità dalla parte di estremisti mussulmani contro i luoghi di culto, i fedeli, i sacerdoti Molte chiese hanno dovuto chiudere, la gente ha paura di frequentarle , spesso i Sacramenti si celebrano nella clandestinità. I cristiani temono pure di mostrarsi, perfino di uscire di casa In questa situazione molti hanno preferito emigrare verso paesi più tolleranti o verso l’Occidente, altri invece intendono non cedere e restano a testimoniare la loro fede . Negli ultimi mesi del 2007 la situazione a Mossul era diventata più grave : infatti l'offensiva antiterrorismo condotta dagli americani e governativi a Bagdad e nelle province del sud. ha spinto terroristi e miliziani a riparare a nord intono a Mossul che è zona sotto controllo curdo nelle quale praticamente americani e governativi non entrano. Non si tratta pero di una situazione contingente: non solo in Iraq ma in tutto il medio oriente il diffondersi dell’estremismo islamico rende precaria la condizione dei cristiani Le comunità cristiane sono antichissime in quanto risalgono ai primi tempi della diffusione della predicazione evangelica. molto anteriori quindi all’arrivo dei mussulmani che con le loro armate conquistarono un immenso impero tutto abitato da cristiani. In particolare i cristiani in Iraq, appartengono al gruppo Assiro-caldeo, il terzo gruppo etnico presente oggi in Iraq, dopo arabi e curdi. Gli Assiro-caldei sono i discendenti del popolo degli Assiri che hanno mantenuto nei secoli una propria identità, lingua e cultura, precedente all’arabizzazione. Furono fra i primi ad accogliere il messaggio cristiano nel I sec. d.C. in seguito alla predicazione di San Tommaso Apostolo (40 d.C) e dei suoi discepoli. Dall’Iraq si irradiarono anche nella evangelizzazione del Malabar in India e qualche gruppo arrivo fino in Cina. Per motivi storici la chiesa caldea rimase divisa dal ramo principale e aderi lungamente alle dottrine nestoriane. Solo nel XVIII secolo tornarono alla comunione con Roma anche se una parte minoritaria di essi è rimasta fino ai nostri giorni in una chiesa scismatica. a carattere nestoriano----------------------- Per critiche e commenti forum@giovannidesio.it ---------- Per approfondimenti: www.giovannidesio.it (§)