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Problemi e società

I martiri dei Boxer

Giovanni De Sio

Lunedi ,7 gennaio 2007---------------

Fra le difficoltà dei rapporti fra la Chiesa cattolica e le autorità cinesi è la questione dei” martiri cinesi “ : vediamo brevemente il problema .

IL 1* ottobre dell’anno 2000, la Chiesa sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, ha proclamato santi 120 cristiani cinesi che subirono il martirio per la fede cento anni prima, nel 1900, in occasione della rivolta dei Boxer: questo fatto tuttavia fu considerato dalla autorità cinesi come un atto di ostilità e ha reso più difficile la normalizzazione dei rapporti fra la Chiesa Cattolica e le autorità della repubblica popolare cinese. Vediamo i fatti Alla fine dell’800 la Cina si trovava in piena decadenza, assalita e controllata dagli europei che pur senza mai arrivare all’occupazione diretta tuttavia apparivano sempre più prepotenti e tendevano a smembrala in zone di influenza. I cinesi erano da sempre invece convinti di essere il “paese di mezzo” cioè il centro della civiltà al di della quale non vi erano che popoli barbari e nulla che potesse essere veramente importante In questo contesto presero corpo una serie di movimenti nazionalisti e xenofobi. Fra questi particolare rilevanza ebbe il movimento dei conosciuto in Occidente come “ i boxer” Si trattava di un movimento popolare, spontaneo senza vere gerarchie e organizzazione che intendeva scacciare dalla Cina ogni influenza occidentale. Nello stesso tempo in Cina le missioni cristiane cattoliche e protestanti erano fiorenti e avevano un numero di convertiti notevole e sempre in crescita. Già nel ì600 Matteo Ricci aveva tentato una conversione della Cina in modo sistematico, partendo dal centro e armonizzandolo il più possibile con la cultura tradizionale cinese. Tuttavia il tentativo in seguito falli: ma nell’800 le missioni ripresero vigore in seguito all’arrivo massiccio degli Occidentali. Tuttavia per forza delle circostanze esse apparivano in Cina pur sempre delle espressione più o meno dirette delle potenze europee . I boxer allora riversarono la loro furia incontrollata sui cristiani cinesi: Si calcola in circa 30.000 i cristiano cinesi uccisi e con essi perirono 200 missionari europei. I fatti furono spesso atroci, ci furono torture ,furono decapitati perfino bambini, alcuni morirono nel rogo delle loro chiese. A tutti i cristiani veniva lasciato la possibilità di salvezza : bastava gridare "Pei chiao!",( rinuncio alla religione) per salvarsi ma pochi lo fecero. Questi avvenimenti scatenarono una crisi con le Potenze Occidentali: le legazioni furono assediate per 55 giorni nella capitale fino all’arrivo di un corpo di spedizione di contingenti militari europei, In seguito gli eserciti europei dilagarono in tutta la Cina, devastando e distruggendo tutto quello che trovarono sul loro cammino. In seguito imposero una pace vergognosa per la Cina che si dovette impegnare a riparazioni esorbitanti per pagare le quali dovette consegnare agli europei le dogane e le attività economiche più redditizie. Qualche anno dopo l’impero cinese crollo iniziando un lungo periodo di umiliazioni, guerre civili e miserie. Pertanto nell’immaginario collettivo della cinesi è rimasta l’idea che la guerra dei Boxer fu una scusa europea per asservire i cinesi e che in questa situazione i cristiani cinesi sono da considerarsi dei traditori, della patria, dei venduti agli stranieri, accusati anche di ogni misfatto. In realtà pero una tale ricostruzione è assolutamente infondata e fuorviante. I cinesi cristiani non erano certamente nemici della Cina anzi avrebbero potuto contribuire incisivamente alla modernizzazione della Cina stessa. Ne si può pensare che i missionari fossero degli agenti stranieri al servizio delle rispettive nazioni di appartenenza: essi era spinti, oltre che da zelo religioso, da spirito caritativo, dalla volontà eroica di fare del bene alle popolazioni locali, niente in comune con quei connazionali che avevano imposto con la guerra alla Cina l'uso dell'oppio, che cercavano di impadronirsi di tutto ciò che potevano. D’altra parte non bisogna pensare che siano stati proclamati beati tutti i cinesi cristiani massacrati in quella occasione: infatti di circa 30 mila cinesi solo 120 sono stati dichiarati beati: solo quelli per i quali si è potuto rintracciare una documentazione sulla effettiva scelta cosciente del martirio, di quelli che potevano salvarsi con l'apostasia ma preferirono la morte. Bisogna pure considerarsi che una chiesa ha bisogno,pur dell’esempio dei martiri per crescere

Per approfondire l’argomento in particolare : http://www.giovannidesio.it/estremo%20oriente/boxer/rivolta_dei_boxer.htm ------------- P

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