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Problemi e società

COMUNISMO E RELIGIONE

Giovanni De Sio

Lunedi, 3 dicembre 2007 ----------------- I recenti accenni di Sua Santita hanno riacceso l’attenzione su una questione che è stata centrale e drammaticamente nella storia del 900: la incompatibilità fra le religione in generale (e il cristianesimo in particolare) e il comunismo marxista. Spesso si è sostenuto che in realtà non c’era affatto inconciliabilità e nemmeno un vero contrasto fra fede religiosa e comunismo ma propriamente un contrasto fra rivoluzione e conservazione, fra proletariato e borghesia e che la Chiesa (soprattutto quella cattolica) per contingenti ragioni storiche era sostanzialmente schierata dalla parte della conservazione e della borghesia. Si sarebbe cioè trattato di uno scontro politico sociale che ha assunto aspetti religiosi semplicemente perche una delle parti era sostenuta dalla Chiesa. Anzi una certa corrente, non insignificante, nell’ambito del cattolicesimo stesso ha ritenuto che gli ideali marxisti fossero pienamente condivisibili dal cristianesimo ( Teologia della liberazione, Cristiani per il socialismo) Il problema è molto complesso , non certo esaminabile in un brevissimo articolo come il nostro: ci basti allora qualche osservazione generale. Il pensiero marxista è caratterizzato da una credenza fondamentale: il male che è nella società deriva tutto e interamente dalla struttura economica esistente. Quando si instaurerà una società comunista nella quale ciascuno darà secondo le sue capacità e riceverà secondo i suoi bisogni, allora le catene dell’egoismo cadranno: gli uomini si aiuteranno tutti fraternamente, nessuno compirà azioni cattive, non ci sarà bisogno nemmeno più di uno stato che difenda i singoli e la collettività: una specie di paradiso in terra. In tale prospettiva la fede religiosa viene definita ”oppio dei popoli”: essa sarebbe cioè una “droga” con la quale le classi dominanti eviterebbe la rivolta delle masse dominate offrendo loro un riscatto immaginario. Non si tratterebbe di un inganno cosciente al servizio delle classi dominanti ma di una struttura operante al di la della buona fede di coloro che la professano. La religione quindi non come una delle tante sovrastrutture destinate a cadere con la instaurazione del comunismo ma il principale ostacolo ( o almeno una dei principali) sul cammino della Rivoluzione L’equivoco nasce però dal fatto che con il termine comunismo intendiamo molte cose diverse: vi è il comunismo dei teorici dell’800, quello sovietico di Lenin e Stalin e quello di Breznev , quello cinese di Mao e quello di Polpot , quello degli scioperi per aumenti salariali, quello del 68, quello futuribile di Bertinotti e via dicendo ciascuno dei quale assume in concreto un diverso atteggiamento verso la religione. Una osservazione generale pero, a nostro avviso, chiarisce il problema: vi è stato un periodo eroico del comunismo nel quale effettivamente si è tentato di instaurare realmente il comunismo: gli anni 20 nella Russia sovietica, la Rivoluzione Culturale in Cina, il tentativo di Pol-pot in Cambogia. I fallimenti spettacolari e tragicamente sanguinosi fecero fallire questi tentativi: allora la prospettiva del comunismo marxiano viene allontanato indefinitivamente nel tempo, diviene in pratica una richiamo teorico ufficiale ma in realtà si abbandona il progetto concreto di instaurarlo in un futuro prevedibile. Nei paesi a regime comunisti si passa allora a quello che viene definito “ capitalismo di stato”, nei paesi liberisti i partiti comunisti si limitano a chiedere miglioramenti per i lavoratori, sembrano avvicinarsi a quelli cosi detti borghesi fino a che in concreto risulta difficile distinguerli da essi.(eurocomunisti) Le persecuzioni antireligiose cruente sono tutte nella fase eroica, cioè nel tentativo effettivo di instaurare il comunismo stesso : perdono forza man mano che i comunisti rinunciano in concreto a instaurarlo rimandandolo a un futuro sempre più lontano. Diciamo quindi che la incompatibilità fra comunismo e religione illanguidisce e si allontana man mano che il progetto del comunismo stesso illanguidisce e si allontana . La qualcosa significa in altri termini che comunismo e religione sono alternativi che la affermazione del primo implica la sparizione della seconda Non si tratta quindi rivalità contingenti ma di una alternativa strutturale: essa viene meno o si illanguidisce nella misura in cui gli assertori del comunismo rinunciano in concreto al instaurarlo. -------------------

 

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