Pubblicato su www.cattolici.net   lunedi,,20/6/05               HOME

Problemi e società

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FECONDAZIONE ASSISTITA: PRINCIPI E LIMITI

di: Giovanni De Sio

 

 

 

 

Si è molto discusso nell’affrontare i referendum su questo o quel particolare articolo della legge in discussione ; in realtà però ben pochi avevano poi una competenza tale da poter effettivamente rendersi conto della loro reale significato ma soprattutto in tal modo non si è colto il punto centrale, il cuore del problema : è lecito intervenire nel processo della formazione della vita? Questo è la vera domanda centrale: tutte le precauzioni e limiti che la legge può prevedere hanno importanza relativa e vengono di fatto ignorati e superati in poco tempo. Bisogna tener presente che in realtà quando vengono ammessi nella società e nel diritto nuovi istituti questi poi camminano per conto proprio e spazzano tutti i limiti con i quali erano stati introdotti. Mi spiego con un esempio: quando fu introdotto il divorzio in Italia si posero limiti forti: era prevista una conciliazione del giudice, un tempo di cinque anni dopo la separazione legale che a sua volta era poi conseguenza di fatti pregressi di non breve tempo: praticamente fra l’inizio di una crisi matrimoniali e il divorzio ci sarebbero voluti circa dieci anni e quindi si affermava da parte dei fautori che tale istituto era previsto per casi davvero irrecuperabili o pietosi: si citava l’esempio della moglie dell’ergastolano, del folle incurabile, dell’emigrato scomparso in paesi lontani. In realtà però una volta ammesso il principio i limiti furono considerati inutili formalità burocratiche. Il tentativo di conciliazione del giudice è una ridicola farsa, i divorzi per colpa, in cui cioè sia riscontrabile una effettiva grave violazione degli obblighi coniugali, sono quasi spariti, nessuno aspetta i tempi lunghi della sentenza di divorzio per “rifarsi una vita”. Praticamente adesso chiunque vuole lasciare il coniuge ( e convivere con un altro) lo può fare immediatamente e aspettare poi la formalità del divorzio. Anzi il divorzio ha messo in crisi l’istituto stesso del matrimonio in quanto questo appare solo una formalità fastidiosa che è meglio evitare : se infatti il matrimonio si può sciogliere comunque ma occorre poi tempo e anche danaro meglio allora non contrarlo proprio e risparmiare tempo e danaro. Analogamente per quanto riguarda la cosi detta “fecondazione assistita”: si ammette che l’embrione possa essere selezionato e in qualche modo analizzato o trattato . Che ci sia una legge più o meno restrittiva non conta molto: tutti la aggireranno facilmente . Se si ammette che si possa manipolare e selezionare l’embrione allora non si vede perchè questo dovrebbe essere lecito per evitare una malattia e non per avere un figlio più intelligente, più alto, più forte degli altri. o perchè non ci si possa costruire una riserva di organi che potrebbero tornare utili , non si sa mai. Io non riesco a immaginare che i carabinieri vadano a controllare quanti embrioni si siano prodotti o quali analisi siano state effettuate. I fatti hanno una loro logica che le leggi non possono impedire: quando si accetta un principio prima nelle coscienze e poi nelle leggi bisogna anche considerare quali saranno le conseguenze più o meno vicine, più o meno lontane .

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