Pubblicato su www.cattolici.net   venerdi, 3 /2/06             HOME

Problemi e società

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VIGNETTE SATANICHE

di: Giovanni De Sio Cesari 

Ha destato enorme scalpore in tutto il mondo il caso delle vignette considerate blasfeme dalla comunità islamica. Pubblicate da un giornale danese, poi da uno quindi da un francese e quindi poi riprese un pò in tutto il mondo hanno scatenato proteste accese e a volte anche violente, interventi diplomatici di alcuni stati, minacce anche di attentati e violenze. Si è allora invocato in genere in Occidente la libertà di espressione, di critica e si è rilevato da parte di molti che il mondo islamico non sembra ancora maturo e in grado di comprendere fino a fondo il senso della democrazia.

Tuttavia a noi sembra che il problema debba essere meglio approfondito. Non si tratta infatti di un caso isolato ma solo l’ultimo di una lunga serie che ha provocato anche fatti di sangue (l’assassinio del regista van Gogh ) e contraccolpi culturali e politici di non lieve entità .

Innanzitutto a noi sembra che va distinto la critica dall’insulto. Si può infatti legittimamente criticare le scelte politiche di un leader ma l’offesa personale è punita dalle leggi. Analogamente è considerato reato irridere ai simboli come la bandiera nazionale

Nell’ambito delle religioni sarà quindi lecito senza dubbio criticare questo o quella posizione dottrinale, mettere in dubbio i fondamenti storici, dottrinali, filosofici : fa parte della libertà di pensiero, di espressione. Tuttavia irridere i simboli religiosi significa offesa ai credenti in quella religione: si può non credere in Dio ma bisogna rispettare quelli che vi credono

Se esaminiamo le vignette , a parte la banalità e cattivo gusto che qui non sono in discussione, noi dobbiamo riconoscere che effettivamente vi sono in esse gli elementi dell’insulto all’Islam.

Ad esempio in una di essa viene rappresentato il profeta Maometto che si rivolge a degli shaid ( Kamikaze come si usa dire ) e dice loro di andare via perchè non vi sono più vergini: si allude alla credenza islamica secondo la quale  coloro che sono caduti combattendo per la fede vengano accolte da un gran numero di uri (fanciulle dai grandi occhi). Sarebbe del tutto lecito criticare una tale credenza, mostrare la grossolanità della ricompensa promessa ai giovani, affermare che si tratta di una manipolazione della fede e quanto altro: tuttavia presentare il profeta che fa una affermazione del genere è chiaramente irriverente e blasfemo cioè è insultante per gli islamici.

Bisogna tener conto che il mondo ormai è globalizzato: un giornale della Danimarca fa presto il giro del mondo e d‘altra parte ormai in Europa la religione islamica è largamente diffusa.

Si aggiunga inoltre che fatti del genere sono a tutto vantaggio della parte più estremista e potenzialmente incline al terrorismo dell’islam: in tal modo si rafforza la loro teoria che l’Occidente nel suo complesso è nemico dell’Islam proprio mentre si fa ogni sforzo, in modo particolare da parte delle Chiesa Cattolica, per instaurare un clima di reciproco rispetto e pacifica convivenza di cui il mondo moderno ha particolarmente bisogno.

 

 

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