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Problemi e società

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SECOLARIZZAZIONE

di: Giovanni De Sio

 

 

 

 

 

Il concetto di secolarizzazione nasce dal contrapposizione fra la vita religiosa propria dei monasteri e della clausura e quella invece che si svolge propriamente nel contesto storico e sociale cioè nel “secolo” come si diceva un tempo. Attualmente il termine è stato usato in molti significati diversi tanto che qualche studioso propone di abbandonarlo: tuttavia possiamo indicare con esso quel processo della società moderna attraverso il quale molti aspetti della vita sociale tendono a sottrarsi alla categoria del “ sacro” e quindi all’ambito della Chiesa per riferirsi a una dimensione tutta terrena. Il fenomeno è imponente e innegabile, facilmente costatabile anche dalla comune esperienza a prescindere da analisi storiche e sociologiche. Ricordiamo qualche esempio fra i più comuni. Possiamo pensare alla legittimazione politica: un tempo il potere si poneva come espressione o in qualche modo di una delega divina ( re “per grazia divina” ) o comunque di un istanza religiosa mentre attualmente lo Stato si proclama laico rifiutando decisamente ogni connotazione confessionale. Possiamo pensare anche che nel campo dell’assistenza ai poveri, agli ammalati il compito era demandato praticamente alla Chiesa mentre attualmente è lo Stato che avoca a se istituzionalmente questo compito. Facciamo poi riferimento e della educazione e alla cultura un tempo tutta praticamente conclusa nell’orizzonte delle istituzioni ecclesiastiche L’elenco sarebbe lungo ma il problema che qui poniamo non è la sua caratterizzazione ed estensione bensì il suo significato, la ricerca cioè del senso del processo. Per alcuni la secolarizzazione appare un indice dell’inarrestabile declino della religione nel mondo moderno In realtà a noi sembra che una spiegazione del genere sia superficiale e semplicistica in contrasto d’altronde con vivacità della vita religiosa dei nostri tempi Ci sembra invece che esso possa essere messa in relazione con il processo di specializzazione che accompagna lo svolgimento della nostra società ( e diremmo della società in genere) Il progresso della civiltà infatti si accompagna alla specializzazione delle funzioni: in una società primitiva un uomo è insieme contadino, artigiano e guerriero, nella società dell’800 vi sono operai e ingegneri , nella nostra società vi è una specializzazione in ingegneria praticamente per ogni tipo di manufatto . Analogamente in una civiltà primitiva la stessa persona si occupa di fatti religiosi, di cure mediche e di cultura. Ma in una società più evoluta i ruoli di medici , dei professori e dei sacerdoti vengono chiaramente distinti. La nostra società particolarmente avanzata ha fatto si che ruoli una volta svolti dalle associazioni religiose e dalla Chiesa hanno attualmente istituti distinti. In questa logica e prospettiva possiamo dire quindi che la associazione religiosa ( la Chiesa) focalizza la propria attività nel suo specifico compito di evangelizzazione e di culto. Questo non significa che altri compiti come la politica , l’educazione in generale, l’assistenza siano estranei alla Chiesa ma semplicemente che essa non ne ha più la ordinaria amministrazione rimanendo nei suoi fini e nei suoi compiti solo un orientamento generale , una indicazione eticamente orientata Non si deve sottovalutare il fatto che la Chiesa in tal modo non è più ritenuta responsabile delle difficoltà, degli errori compiuti in questi campi e quindi appare più libera di dedicarsi ai compiti che le sono propri. Basta ricordare tutte le commistioni pericolose in cui la Chiesa veniva trovarsi quando era considerata in qualche modo responsabile prima del potere politico. In conclusione ci pare che la secolarizzazione non implichi di per sé una declino della religione ma anzi presenti sostanzialmente dei vantaggi per la evangelizzazione

stessa. Per commenti e critiche: giovannidesio@libero.it

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