Pubblicato su www.cattolici.net   lunedi  8/8/05               HOME

Problemi e società

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VACANZE D’AGOSTO
di: Giovanni De Sio

 

E’ tempo di vacanze ma non è tempo di festa.
Si tratta di due concetti che spesso vengono confusi e usati quasi come sinonimi ma che sono molto diversi.
La FESTA infatti è una occasione più o meno solenne nella quale un gruppo umano si riconosce e si pone come comunità. La Festa del Santo Patrono di un paese è un giorno in cui le strade di affollano, tutti si ritrovano, si incontrano, molti tornano anche da lontani paesi stranieri e se non possono, magari mandano la loro offerta per sentirsi partecipi. Ci si ritrova tutti amici e solidali e anche i “nemici” se non proprio “pace” fanno almeno” tregua”. Fioriscono i giochi dei bambini, le conversazione delle donne, i ricordi dei vecchi, fioriscono anche gli amori fra giovani. Vi è una inconfondibile “aria di festa”
La VACANZA invece è un giorno in cui non ci sono le normali occupazioni lavorative e ognuno vuol divertirsi come più gli piace. Vacanza è il Ferragosto: ci si disperde, ognuno per proprio conto: ciascun figlio con i propri compagni, i genitori per conto loro (sempre che siano ancora insieme), gli anziani abbandonati e di peso e se non autosufficienti, non si sa come fare, le strade diventano deserte
Festa e vacanza sono quindi concetti opposti, uno caratterizzato dal ritrovarsi, l’altra dal disperdersi.
Purtroppo nella nostra società il senso della festa va illanguidendosi e tende ad essere sostituito dalla vacanza. Le feste solenni comeil Natale , la Santa Pasqua vengono vissute come festa solo nell’ambito delle comunità credenti dove sì che vi è Festa piena nel ritrovarsi tutti nella stessa fede, nella stessa certezza e nella stessa speranza. Ma al di fuori di esse tutti quelli che possono vanno via, si disperdono e i banchetti che solennizzano la festa, gli auguri ai nonni lontani che magari si vedono solo in quei giorni vengono vissuti come una noiosa usanza: manca l’ aria di festa perchè manca il senso della comunità e della solidarietà
Il prevalere dell’individualismo e dell’egoismo personale eretto e teorizzato a sistema di vita ci fa perdere di vista il senso della comunità. Come meravigliarci dei vecchi nei pensionati- lager, dei giovani violenti, dei neonati abbandonati nella spazzatura? L’ uomo è essere sociale: al di fuori della comunità può “sopravvivere” , non “vivere “
Sarebbe bello ritrovare un pò della gioia della festa e perdere un pò dell’alienazione della vacanza.

Per critiche  e commenti: giovannidesio@libero.it

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