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Problemi e società

Tradizioni e fede

Giovanni De Sio

Lunedi, 31 maggio 2010
Indubbiamente la religione in Occidente ha perduto la sua funzione aggregante e sociale mentre la mantiene in altri contesti. Nei paesi islamici, come è noto, individua ancora le comunità a a volte tragicamente in lotta fra di loro ma in quel contesto anche i cristiani si stringono intorno alle loro Chiese nelle quali essi trovano la loro individuazione sociale e il loro forte spirito coesivo
Anche un tempo nei nostri paesi i simboli e le pratiche religiose erano la base del forte solidarismo delle comunità: la messa domenicali e tutte le altre festività cattoliche erano le occasioni in cui tutti si riunivano a festa: il Natale, la Pasqua, la festa patronale, le lunghe processioni, le funzioni solenni. La a vita religiosa si identificava con la vita collettiva e sociale, coi ricordi, con le aspettative, con le gioie e i dolori. Nella stessa chiesa si era battezzati, si imparava il bene e il male, ci si sposava , si battezzavano i figli e poi questi si sposavano e battezzavano i nipoti e alla fine si veniva benedetti l’ultima volta nel segno della speranza : la chiesa era la casa di tutti, era il luogo dove si segnavano i momenti veramente significativi della vita in un ciclo continuo ed ininterrotto dove ciascuno passava attraverso tutte le fasi della vita, dalla nascita alla morte Però pure è fondamentale distinguere la religione come tradizione, civiltà e come credenza vera e propria. Resta sempre da chiedere: ma quanti di quelli che andavano in chiesa erano veri credenti dell’al di la e quanti invece erano credenti solo nelle religioni dell’al di qua: nelle religione della famiglia, della vita, della tradizione,del solidarismo
Oramai è un dato di fatto che la religione non individua più una comunità: i momenti importanti della vita si vivono anche al di fuori della chiesa per molti che si dichiarano non credenti ( anche se a volte poi in fondo lo sono ancora ) e comunque anche per i credenti e praticanti molti momenti sono ormai laicizzati, vissuti al di fuori della ombra protettrice della Chiesa. I giovani non si conoscono più alle feste patronali e il matrimonio ha perso molto della sua aurea religiosa, Natale e Pasqua sono generalmente occasioni consumistiche e cosi via
Questo però non significa necessariamente che la religione intesa in senso proprio cioè come credenza filosofica della realtà e dell’uomo si sia persa: I credenti ci sono ancora e sono ancora in gran numero: ma è solo venuta meno l’aspetto civile
Insomma chi ora va in chiesa ci va perche crede veramente ma un tempo per molti era solo un rito di fedeltà alla tradizione alla comunità un auto attestato di rispettabilità e moralità

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