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Problemi e società

La piazza virtuale

Giovanni De Sio

Lunedi,12 aprile 2010
La società attuale viene caratterizzata, fra l’altro, dalla massiccia presenza dei mass media nella vita di tutti i giorni di tutti noi. Un tempo la gente viveva in un piccolo ambiente dove ci si incontrava in piazza per scambiare le informazioni del paese, del rione mentre le informazioni che venivano dall’esterno erano poche, vaghe, lente. Pochi leggevano effettivamente i giornali e quello che arrivava in piazza aveva un po il sapore della favola, della leggenda, era l’”altro” lontano, incerto, incomprensibile.
Attualmente lo sviluppo dei mass media ha trasformato la piazza reale in cui tutti sapevano tutto di tutti in una piazza virtuale che si allarga al mondo intero, Certamente un fatto positivo, meraviglioso, di rottura dell’isolamento che permette di uscire dai limiti del piccolo gruppo di appartenenza ma, che come ogni cosa, ha pure i suoi aspetti negativi.
Uno di essi è la deformazione che si ha della proporzione delle cose, della effettiva incidenza di fatti particolari su un contesto generale Nella piccola piazza di un tempo si sapeva, mettiamo per esemplificare, che una certa donna magari non era un buona madre ma anche che tutte le altre erano madri affettuose e sollecite: quindi chiaramente tutti avevano ben presente che si si trattava di una eccezione
Ma la piazza virtuale può portare a una distorsione.. Come tutti sanno, se un cane morde un uomo non è una notizia ma se un uomo morde un cane allora si che è un notizia. Questo significa che per i i media la notizia che deve essere comunicata non quello che è usuale, che avviene generalmente ma quello che è eccezionale, raro, Allora leggiamo continuamente di madri che hanno ucciso, maltrattato abbandonato i propri i figli: nella realtà si tratta di rarissime eccezioni mentre se non la coscienza, almeno l’istinto stesso porta le donne ad prendersi amorevole ed attenta cura dei propri piccoli L’impressione però che si ha nella piazza virtuale è che il fenomeno delle madri indegne abbia una consistenza molto maggiore della realtà, sorge quasi la convinzione che nei nostri tempi le madri abbiano cessato di fare le madri. Questo distorsione, come dicevamo, non avveniva nelle piazze reali perche era ben chiara la proporzioni dei fatti
L’effetto perverso della distorsione mass mediale è che molti sono indotti a credere che certe pratiche, certe situazioni sino affatto comuni e quindi accettabili realisticamente: presentando infatti il male come fatto comune anche quando non lo è, finisce con il farlo apparire come una prassi comune, amplificandolo indebitamente e giustificandolo Come giustamente ricordava recentemente Sua Santità Benedetto XVI i mass media ci abituano al male e ci intossicano:
“ Attraverso i mass media il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci"

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