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Problemi e società

Storicità della Pasqua

Giovanni De Sio

Lunedi, 29 marzo 2010
Con l’arrivo della Pasqua fioriscono un pò dappertutto sui mass media i talk show sulla storicità della figura di Gesù e della sua Passione come a Natale quelli sulla sua nascita, Come avviene sempre per le trasmissioni di grande ascolto si da una idea della questione ,è vero, tuttavia in modo superficiale e talvolta fuorviante. In realtà è innegabile che la storicità della figura di Gesù è una questione storica non eludibile. Qualche nozione su alcuni dei suoi aspetti possono dare qualche orientamento al lettore.
La figura di Gesù è sempre stata oggetto di dispute sia nell'ambito cristiano (questioni cristologiche) sia per i non credenti ma solo nel 1800 però si cominciò a dubitare della sua effettiva esistenza storica . Con ll formarsi della critica storica, con la ricerca della "fonte" ci si avvide o, meglio,si prese coscienza di un fatto che era sempre stato conosciuto: di Gesù non abbiamo alcuna notizia certa e circostanziata da fonte non cristiana. In un contesto di aspra polemica anticristiana si diffuse la teoria MITICA dell'origine del Cristianesimo: Gesù non era mai esistito veramente, ma si trattava di un MITO creato in una certa cerchia di persone e in seguito, magari in buona fede o al fin di bene , trasformato in avvenimenti reali
A questa tesi si possono muovere molte obiezioni: ne citiamo alcune
CONFERMA DEL SILENZIO Nei primi secoli piovvero sui Cristiani le accuse più gravi e infamanti e più inverosimili, le persecuzioni più feroci ma nessuno mise mai minimamente in dubbio l'esistenza fisica di Cristo: se ci fosse stata qualche dubbio sulla sua esistenza sarebbe stato facilissimo contestarlo Il silenzio dei contemporanei su questo punto può essere considerato la conferma più sicura della effettiva realtà storica di Cristo
LA CORNICE storica e geografica descritta negli scritti è generalmente considerato l'elemento più importante per sostenere la storicità dei testi stessi. Infatti una caratteristica peculiare delle narrazione leggendaria è che tempi, luoghi, personaggi assumono aspetti irreali. Ma nelle narrazione evangeliche e negli Atti vengono descritte minutamente, o meglio presupposte, località, fatti, personaggi, usanze tutte riconosciute in tempi moderni storicamente esatte. Per ogni località si indica esattamente la posizione,il percorso per arrivarci,se si sale o se si scende. I personaggi storici sono tutti perfettamente riconoscibili: Pilato, Erode il Grande ,Erode Antipa, Caifa si comportano come noi ci aspetteremmo che si comportassero. Vengono ricordate i tempi , come era d'uso, indicando i nomi dei magistrati.
IL GENERE LETTERARIO Ogni opera ha sempre un suo carattere letterario che ci aiuta anche a decifrarne il senso. La leggenda è sovrabbondante, ricca di particolari, disegna i personaggi a tinte forti, esalta i personaggi come modelli perfetti.Nella Canzone di Orlando.ad esempio, Carlo non è solo un giovane re (tale era al tempo di Roncisvalle) ma diventa gia un imperatore, che ha più di cento anni. i pochi montanari Baschi diventano un esercito sterminato di duecentomila saraceni, la modesta retroguardia dei Franchi diventa il fiore dell'esercito, i paladini sono modelli perfetti di cavalieri senza paura e senza macchia Caratteri leggendari si trovano chiaramente nel Vangeli apocrifi che per questo motivo sono chiaramente riconoscibili. Ma i testi dei Vangeli ( e ancora più gli Atti) non hanno nessuno dei caratteri della leggenda. Già il fatto che essi sono ben quattro e non uno solo esclude che siano una redazione di scritti vaganti : abbiamo una sola Iliade scritta,una sola Odissea: chi si incarica di scrivere dei racconti che sono in circolazione li mette in ordine, ne dà una sola redazione. Gli evangeli poi si contraddicono continuamente nei particolari anche se presentano in sostanza gli stessi eventi. Una redazione posteriore o anche un rimaneggiamento posteriore avrebbe certamente limato le discordanze

Non tutto il possibile è anche vero: non tutto il vero è conosciuto da noi. Noi diciamo che un fatto è vero nella misura in cui conosciamo elementi per affermare che è vero Gli elementi storici che abbiamo ci portano alla conclusione che effettivamente Gesù è esistito
Tuttavia bisogna anche ricordare che la esistenza effettiva di un personaggio chiamato Cristo è cosa diversa dalla fede in Lui come figlio di Dio su cui si poggia il cristianesimo Come avvenne duemila anni fa Gesu è sempre nostro contemporaneo ed è quindi una libera scelta accettarlo a meno : anche quelli che lo videro personalmente e direttamente anche quelli che furono da lui miracolati solo in pochi poi lo accettarono

Per un visione generale sul problema :
“L'esistenza storica di Gesù detto "il Cristo”
http://www.giovannidesio.it/copie/CRISTIANESIMO%20-%20GESU%27%20CRISTO%20 %20STORIA%20E%20MITO.htm     

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