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Problemi e società

La globalizzazione

Giovanni De Sio

Domenica,28 febbraio 2010
La globalizzazione è un grandioso processo in pieno sviluppo e proprio perche in atto non è facile decifrarne e il senso. le implicazioni, i limiti
Certamente noi vediamo una gran parte della popolazione mondiale in sviluppo economico non concepibile solo alcuni anni fa. Il pensiero corre subito alla Cina che negli ultimi 30 anni ha decuplicato il proprio reddito: certo parte del merito va alle riforme di Deng Xiaoping che hanno posto in soffitta le follie del maoismo apportatrici di disastri, fame e miseria: tuttavia senza la globalizzazione, la Cina certo non avrebbe avuto le attuali prospettive economiche. Infatti se la Cina monopolizza la attenzione mondiale anche altri paesi si muovono su tassi di sviluppo appena un pò inferiori: il sud est asiatico, l’India, la Russia il Brasile e tanti altri paesi
Tuttavia lo sviluppo, se da una parte offre la prospettiva di uscire fuori finalmente dalla miseria a tanta parte dell’umanità, è però apportatore di altri problemi, distorsioni, tensioni ,ingiustizie. Innanzi tutto lo sviluppo messo in moto dalla globalizzazione non riguarda tutti i paesi poveri:la maggior parte dell’africa e anche del mondo arabo in effetti non partecipa allo sviluppo e, in termini relativi, ma spesso anche in termini reali, vede ancora accresciuta la propria povertà. In africa, ad esempio i cinesi si sono un po dappertutto sostituiti agli occidentali nello sfruttamento delle risorse locali di cui però solo le briciole ,e a volte nemmeno quelle, ricadono sui popoli anche per la avidità delle classi dirigenti la cui corruzione è pari alla loro incapacità.
Anche nell’ambito delle nazioni in pieno sviluppo, se cresce la ricchezza in termini assoluti, aumentano le disparità e nascono nuove povertà e disuguaglianze clamorose Si accentuano i flussi migratori che creano tensioni e difficoltà ma di cui le vere vittime sono tutta una generazione che si sacrifica nella speranza di poter dare un futuro migliori ai propri figli e non è detto che ci riescano effettivamente: come nelle banlieu francesi il sottosviluppo e la povertà continuano anche nella nuova patria e nelle nuove generazioni
Occorrerebbe una governance della globalizzazione ma è difficile intervenire a livello mondiale se le autorità effettive sono a livello di governo di singoli stati: da qui la necessita di organi sovranazionali che non prendano solo in considerazioni la convenienza immediata dei singoli produttori e dei singoli paesi ma che guardino anche a una prospettiva più ampia, al futuro dell’umanità. In realtà la globalizzazione è un processo nel quale tutti i popoli entrano a far parte di unica realtà globale: bisogna acquisire la coscienza allora che tutti i popoli interagiscono fra di loro e che la povertà di un popolo si riflette su tutti gli altri O meglio ancora: che il mondo non può esser governato senza moralità e giustizia senza andare incontro alla catastrofe

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