Pubblicato  in APPUNTI , aprile  2009                    HOME 

 

DEMOCRAZIA E  GIUSTIZIA

 

 Giovanni De Sio Cesari

 

 Indice: democrazia- teocrazia - spirito scientifico

 

DEMOCRAZIA

Spesso  nel linguaggio comune, come nel comune sentire, il termine democrazia viene  inteso come sinonimo di “giusto,equo”: una legge o un accordo sindacale viene definito poco democratico se non corrisponde a un certo ideale di morale, di giustizia o almeno di equità.

 In realtà la democrazia non è e non vuole essere definita come il governo del bene e  della giustizia: anzi quello che distingue nettamente la democrazia dalle forme di governo tradizionali e anche da quelle moderne totalitarie e dittatoriali è proprio l’ abbandono del criterio della giustizia come del discrimine fra  potere legittimo e illegittimo

Infatti la democrazia prevede che governi chi ha il maggior numero di consensi,  non chi ha ragione, chi e' onesto, chi e  capace, chi non è iscritto alla P2 , ma solo chi ha la maggioranza dei voti. 

Conseguentemente   si può dire che una decisione è democratica non se è giusta ma se è  presa dalla maggioranza ( che presumibilmente la considera giusta)  e nemmeno si può dire che quello che decide  la maggioranza e' giusto: e' un concetto  fondamentale che caratterizza la democrazia da altre forme di  governo.

Lo stato stabilisce leggi a maggioranza ma  NON  decide quello che è bene, giusto e nemmeno opportuno: le leggi democratiche non hanno questa pretesa

 Conseguentemente ciascuno può sostenere le opinioni che crede e quindi che il fatto che una cosa sia stabilito per legge non significa che non possa essere criticato

La costituzione infatti non dice che si può comunicare solo la “verità” ma che invece  " Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero" che e' cosa molto diversa 

 Presuppone infatti il pluralismo ( delle  opinioni politiche, culturali, religiose)  e il loro confronto, non che esiste "una verità ": il confronto, il dialogo democratico sono i mezzi  per fare emergere non la verità che non possiamo mai conoscere   ma le opinioni fondate

 

 

TEOCRAZIE

L'idea invece che esiste una verità  da rivelare e comunicare  è propria delle teocrazie e delle  loro versioni moderne, i regimi a partito  unico : la distinzione fra etica e politica e' alla base dello stato moderno laico e democratico.

 Nel passato si riteneva universalmente  che lo stato dovesse essere il custode dell'etica: poichè essa veniva fatta risalire a Dio, il sovrano era di conseguenza in qualche modo un rappresentate di Dio: “ nulla  auctoritas nisi a deo “ era il principio agostiniano accettato non solo  nel nostro medio evo ma, in effetti, in tutte le civiltà del passato, dagli Incas ai Cinesi, dall’Impero Romano ai legittimisti dell’800.  

Infatti se il sovrano doveva dare ai sudditi la giustizia, il bene e se questi avevano la loro garanzia ultima in Dio questo significava che il potere doveva in qualche modo essere connesso con la divinità’
I regimi a partito unico possono essere considerati la variante moderna delle concezione teocratica dei potere

Essi infatti   proclamano  che un certo partito ( fascista, comunista, bath ecc. )  possiede  il criterio ultimo del giusto, del bene e quindi tutto quello che ad essi si oppone è intrinsecamente ingiustizia,  male: la idea conseguenziale è  che gli oppositori sono sciocchi o malvagi o, più comunemente. mostri. traditori.  corrotti.

Tali concezioni rimanda a una certa idea della politica: quella della palingenesi  universale, quella escatologica,  quelle millenaristica  che credono che in una data fissata  il bene si manifesterà e trionferà

E' l'idea cioè  che la storia consista nella lotta del male contro il bene che alla fine vincerà, che si possa tracciare cioè una linea ben precisa che distingua il bene dal male

 Se  un tempo si poneva una linea : da qui i veri credenti (islamici o cristiani, non importa ) da li cattivi, i senza dio, gli ipocriti, i corrotti  ;

modernamente si pongono altre linee come  ad esempio  : da qui i capitalisti, i guerrafondai , i complottasti, gli sfruttatori , gli inquinatori ,da la i proletari, i lavoratori, i popoli amanti della pace e della natura  :

 o se si preferisce

da qui le forze  della liberta della democrazia. della prosperità , da la l'asse del male, rogue states..(gli stati canaglia), i terroristi

 

SPIRITO SCIENTIFICO

La democrazia invece non ritiene di avere il criterio della giustizia ,del
bene  e quindi ammette la possibilità che ognuno possa avere una sua   opinione al riguardo del giusto del bene : e’ questa idea il fondamento primo della liberta democratica.
Si pensa invece  che la realtà è molto complessa che tutti hanno le loro ragioni, che la storia  sia un incontro e a volte uno scontro fra  idee,  culture,  popoli , sistemi economici che non abbia senso  indicare il bene o il male se non in relazione a precisi parametri che si sono scelti liberamente.

il giusto e l'ingiusto dipendono dal parametro che usiamo e che quando due parti sono in lotta usano generalmente parametri diversi di giudizio.

Soprattutto i fatti vanno tenuti in conto: non si possono  sacrificare alle teorie e considerarli casuali ,irrilevanti nel grande scontro fra il bene e il male

 

Non è  un caso che la democrazia si sia  sviluppata in Europa nello
stesso  tempo della scienza ma è il principio che regge  entrambe è
simile.
Nella scienza moderna si riconosce che NON  si può giungere alla  verità ultima e definitiva dei fenomeni, alla essenza cioè, come nella scienza antica  ma che le leggi scientifiche  sono ipotesi che spiegano i fatti fino ad ora osservati . Cosi  Galilei malgrado l’evidenza confermata da millenni di studi  astronomici può superare  il geocentrismo e Einstein può affermare  che il tempo  e spazio non sono assoluti e superare perfino la legge di gravitazione universale  considerata il simbolo stesso  della  certezza scientifica .
 Analogamente in democrazia si rinuncia a pensare che possiamo conoscere la VERITA' ma che ci sono solo idee da vagliare alla luce della esperienza
Non vi sono più allora dei soggetti, il clero o   l’imperatore oppure
il partito che conoscono  la “verità” e gli altri che non la ignorano : nasce cosi il principio che ogni posizione  è legittima e quindi  la cultura del dialogo che e' il fondamento della  democrazia