Pubblicato   da   www.americacallsitaly.org   ottobre      2006.                          HOME  

 

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Il corallo dei nativi d'America

 a cura di Giovanni De Sio Cesari

Nella cittadina di Torre del Greco, preso Napoli,  rinomata in tutto il mondo per la lavorazione  del corallo  che un tempo  di estraeva dalle acque del golfo di Napoli , nello storico palazzo Valleonga

Si è tenuta una interessante mostra sulla lavorazione dei coralli presso gli indiani di America che traevano spesso materiale e tecniche  dalle città del golfo di Napoli 

 Furono  i conquistadores spagnoli a portare nel XVII secolo, insieme a manufatti più o meno preziosi collegati al culto cattolico, anche i primi grani di corallo in forma di rosari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le popolazioni Pueblo, Zuni; Hopi e Navajo incontrarono così il rosso corallo mediterraneo, che ricordava loro altri materiali usati da sempre nell'ornamentazione, come alcune conchiglie di colore cremisi e alcune pietre dure sanguigne.

Nei tre secoli di convivenza con la cultura ispanica e mediterranea, i nativi apprezzarono sempre più il Corallium Rubrum che aggiunsero agli ornamenti in turchese, conchiglia e argento della loro tradizione, tanto che nella seconda metà dell'800 il mercato americano richiedeva all'Italia una gran quantità di prodotti in corallo.

Nelle missioni giungevano oggetti di poco conto, le stesse croci e megaglie indossate dai frati missionari che gli spagnoli portarono come doni per premiare i capi collaborativi e per instaurare relazioni con le tribù.

Giungevano anche manufatti più pregevoli come immagini sacre, arredi d'altare e rosari realizzati in perle di vetro, cristallo, giaietto e corallo. Tutti oggetti collegati al culto cattolico che cominciarono ad avere effetti sullo stile dell'ornamentazione degli indigeni. II corallo in forma di vaghi di rosario iniziò ad essere inserito negli ornamenti di turchese e conchiglie della tradizione locale.

 Lungo il   "Camino Real de tierra adentro." sorsero missioni cattoliche che divennero altresì centri di scambio e commercio. Per molte decadi un gran numero d'indiani si avvicendavano in questi «trading posts» scambiando prodotti tra Texas e Messico.

Le medaglie in argento, bronzo, rame della tradizione cristiana e moresca spagnola importate nel 1600, entrarono a far parte della simbologia ornamentale indigena, mantenendo però delle connotazioni animiste legate alle credenze locali preesistenti I'arrivo degli outsider.

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