PUBBLICATO DA  ANPI  LUGLIO 2005                                          HOME

 

testatadeport.gif (15532 byte)

www.storiaXXIsecolo.it  

 

UNICUM “ DELLA SHOAH

 di Giovanni De Sio Cesari

Lo sterminio degli ebrei nei lager nazisti è l’avvenimento più noto in Occidente  secondo in notorietà  forse solo alle vicende evangeliche  . Da oltre 50 anni è stata prodotta una valanga  di film, di mini e maxi serie TV, di documentari e di interviste e il  fenomeno non pare in via di esaurimento e ci sembra un bene . Se la II Guerra Mondiale è il tema intorno a cui in tutto il  mondo è stato prodotto il maggior numero di libri, memorie, ricostruzioni,  saggi pur tuttavia in questo ambito il maggiore  rilievo spetta proprio alla Shoah. Noi non crediamo veramente che  si corra il rischio che le nuove generazioni non conoscano questo avvenimento: ben pochi hanno idea del genocidio degli Armeni  e vagamente  i meno giovani ricordano quello dei Tutsi ma tutti sanno di Anna Frank e il nome di  Auschwitz è uno dei più noti al mondo.

 Tutto ciò è un bene, non bisogna mai dimenticare: se mai quindi  un avvenimento al mondo può essere considerato “ il male” in assoluto  questo è la Shoah, non c’è dubbio

Proprio per questo però vi la tendenza a ricondurre ad essa tanti altri avvenimenti negativi o considerati negativi  per assimilarli ad essi e far cadere quindi su di essi  un pò della luce sinistra che grava e meritatamente sulla Shoah stessa : si va dalla lotta dei Palestinesi (espressione di nuovo antisemitismo) all’interevento americano in Irak (espressione della capitalismo da cui si è generato anche il nazismo)

E c’è chi lo mette in confronto con i lager  sovietici o con le foibe dell’Istria  lamentando che non si dia il medesimo spazio anche a questi pur terribili avvenimenti.

 Non entriamo in merito alla discussione di questi particolari avvenimenti e  siamo convinti che anche altri fatti andrebbero  maggiormente ricordati: tuttavia noi crediamo che la Shoah nell’ambito della pur tragica sequela di terribili avvenimento che la storia ci offre sia un  “unicum”, un qualcosa di non riconducibile,  di non assimilabile

    

 Gli stermini nella storia sono stati tanti ma quello ebraico è l’unico perpetrato contro un popolo che non fosse in guerra, che non costituisse un pericolo anzi che non si difendeva nemmeno.

I Turchi  sterminarono gli Armeni perché temevano di essere attaccati alle spalle mentre combattevano contro i Russi, gli Hutu hanno massacrato i Tutsi per porre fine al dominio che questi esercitavano su di loro, e andando indietro con la storia i Conquistadores sterminarono gli indios per conquistare l’america, le legioni di  Cesare operarono terribili eccidi  per impadronirsi delle Gallie 

 Ma agli ebrei non erano nemici dei Tedeschi, non minacciavano mai in nessun modo le armate del Reich, non erano un obbiettivo bellico

 Anzi proprio l’assurdità. la incredibilità dello sterminio in qualche modo lo rese possibile.

 In realtà anche se correvano voci e paure nè gli ebrei , né i non ebrei  e nemmeno la  stessa grande maggioranza dei loro  persecutori poteva concepire e quindi credere  veramente che fosse possibile uccidere scientificamente e a freddo  milioni di esseri umani: era una cosa che andava oltre la più sfrenata immaginazione

Quello che comunemente veniva creduto dagli ebrei e dai non ebrei da quelli che li aiutavano e da quelli che li perseguitavano era che essi sarebbero stati spostati in qualche parte dell’est europeo.

 I nazisti  misero su  una specie di falso luogo destinato agli ebrei: dissero che proprio Hitler aveva regalato agli ebrei una cittadina presso Praga , Theresienstadt   dove gli ebrei potevano vivere in una specie di  comunità autonoma: il luogo fu visitato nel giugno del 44 da una commissione internazionale della Croce Rossa. Si vedevano ebrei che organizzavano vivaci attività culturali, che erano addirittura nutriti e vestiti meglio che gli altri popoli allo stremo per l’infuriare della guerra. Certo si pensava che la propaganda accentuasse gli  aspetti positivi  ma in sostanza i delegati della Croce Rossa si convinsero che  gli ebrei erano deportati in altri territori e non sterminati perchè questa era la convinzione generale.

 Se gli ebrei avessero compreso che andavano  verso lo sterminio non sarebbe stato d’altra parte cosi facili portarveli.

  Va  considerato che anche la deportazione era comunque un terribile crimine e che d’altra parte la storia degli ebrei è intessuta di espulsioni. Per problemi di fede gli ebrei non si lasciarono mai completamente assimilare dalle popolazioni  dei paesi dove vivevano magari da tempi lontanissimi e venivano  quindi considerati degli “stranieri” anche se abitavano in quei luoghi da tempi remoti, fossero addirittura la  comunità più antica: la comunità di Roma vi si era stabilita prima ancora della stessa  nascita di Cristo ( più antica del Cristianesimo stesso quindi) , in Irak addirittura sembra ascendere al VI secolo a. C, se, come sembra, discenda almeno in parte dai deportati  da Nabucodonosor  in Babilonia, più di milleduecento  anni prima dell’arrivo degli  arabi stessi.

 In quanto “stranieri “ era possibile la loro espulsione dai territori nazionali: infatti furono espulsi alla fine del medioevo  dalla Inghilterra, dalla Francia, dalla Spagna, dal Portogallo: anche  gli ebrei che vivevano nei paesi slavi occupati dalla Germania nazista erano stati espulsi dalla Germania tanto  che parlavano ancora una dialetto  tedesco ( yddish)

 La stessa nascita dello stato di Israele  che si andava  preparando in Palestina aveva il fine di creare un proprio spazio per gli ebrei.

Dopo la nascita dello stato di Israele  gli Ebrei sono stati anche espulsi dai paesi arabi perdendo tutto ciò avevano spesso frutto del lavoro di molte generazioni in quanto non considerati veramente cittadini

 Nei paesi dominati direttamente o indirettamente dal nazismo è proprio quello che avveniva agli ebrei: in Italia persero la cittadinanza, furono  assurdamente definiti appartenenti a una “nazione ostile”

L’espulsione violenta di parte della popolazione, la perdita di cittadinanza a motivi razziali è senza altro un crimine,  nessun dubbio sussiste che la “pulizia etnica”  lo sia ma si tratta di qualcosa di ben lontano dallo sterminio nei lager e purtroppo abbastanza comune nel passato come anche nel presente ( ex Yugioslavia, conflitto indo-pakistano) : la shoah è qualcosa di unico nella storia e speriamo di non ripetibile.

 

i.

                          home         ricerca        

anpi

        

deportazione

        scrivici