Pubblicato da NUCLEOCULTURALE      gennaio 2006     HOME

 

Harry Potter: un pericolo?

 

A cura di Giovanni De Sio Cesari

 

 

IL PROBLEMA EDUCATIVO

 

Il fenomeno Harry Potter solleva polemiche e discussioni anche in riferimento a una presunta condanna del papa che ha ridestato sopiti spiriti anticlericali ,laicisti o  sinceramente  antireligiosi. Ma a parte considerazioni di carattere propriamente religioso appare però importante considerare il problema dal punto di vista educativo.

 

L’impatto sulle generazioni più giovani è effettivamente enorme : i ragazzi non distinguono  agevolmente fra ciò che è fantasia e ciò che è realtà  E d’altra parte il mondo nel quale vivono, sia pure riconosciuto di fantasia, presenta uno orizzonte  spirituale  fatto di valori, credenze, atteggiamenti che influenzano profondamente l’infanzia e quindi anche tutta la vita dell’uomo perchè , come diceva giustamente Montessori,  “il bambino è il padre dell’uomo ”.

 

La letteratura cosi detta di evasione (e più modernamente il cinema) ha sempre agito  profondamente nella formazione della cultura degli  uomini quanto e forse più della cultura propriamente detta impartita nelle scuole, nelle chiese o nella famiglia:  basti ricordare, a pure titolo esemplificativo, gli episodi letterari dei romanzi di cavalleria  che travolsero la mente di Don Chisciotte o i romanzi rosa  che determinarono la rovina della povera signora Bovary. 

 

Nella generazione precedente   le guerre stellari sostituirono gli antichi saghe del west  e tutto un mondo diverso apparve alle nuove generazioni:  sparirono frecce tomawak e colt e con esse  il mondo avventuroso e individualista della Frontiera e anche il mito dell’America, dell’individualismo, della guerra come scontro cavalleresco di uomo contro uomo

Astronavi e robot presentarono invece una realtà diversa tecnologica in cui lo scontro si disumanizzava in nemici extraterrestri o robotici. I nemici di di Jeeg Robot non sono più essere umani ma meccanismi infernali  che vanno distrutti  più che uccisi  e sono mossi da mostri che nulla hanno di umano: non sono  più indiani o pirati che per quanto malvagi o semplicemente nemici non per  questo cessano di essere umani.

 

Da qualche anno il mondo delle avventure per i ragazzi pare spostarsi ai luoghi del magico, del  soprannaturale : Harry Potter non è un caso a parte, una eccezione  ma si inscrive in un ampia produzione popolare per ragazzi che si manifesta in libri e filmati  di enorme successo.

Il fenomeno  quindi evidentemente va  analizzato attentamente e non si può pensare semplicisticamente  che in fondo ritratta solo di  divertimento, della libertà della fantasia a cui non bisogna porre limiti e termini.

 

IL SUCCESSO

 

Harry Potter è innanzitutto una serie di libri iniziata negli anni 90 . in seguito trasformati in film. L'autrice  Joanne Kathleen Rowling ha pubblicato il primo della serie nel 1997: all'inizio ebbe un successo molto modesto: le cose cambiarono però quando,  per un contratto con la casa produttrice di Smarties,  ne furono  allegati   in regalo alcuni capitoli  alle confezioni.

 

Nel 1998  il fenomeno esplose dapprima in Inghilterra e poi in tutto il mondo avendo uno incredibile successo di pubblico non solo per quanto riguarda le vendite ma anche per l'attesa enorme che ogni nuovo episodio suscita fino ai limiti della esaltazione isterica collettiva conosciuta precedemente sola  per alcuni divi dello spettacolo.

 

Negli USA la casa cinematografica Warner Bros acquistò i diritti cinematografici del volume e nel novembre 2001, con la regia di Chris Columbus, la storia di Harry Potter- interpretato dall'attore Daniel Radcliffe - conquistò l'intera platea mondiale.

 

Si calcola che é stato tradotto in 40 lingue, distribuito in 200 nazioni , in Usa una ricerca ha accertato che oltre la  meta dei ragazzi fra i 7 anni e e 17 anni ha letto almeno uno dei libri.

 

Una  accesa polemica  è nata anche sulle concezioni  religiose e ideologiche dell'autrice: in una conferenza stampa ella ebbe a fare affermazioni "forti" sul  fatto che i suoi libri aiuterebbero i bambini a liberarsi dal Cristianesimo: per altro, però. ella ha  anche affermata che, pur non essendo  praticante, tuttavia ha un retroterra e una educazione cristiana che non rinnega nei suoi principi etici generali.

 

Questa questione ha alimentato il sospetto che i suoi libri non siano solo delle belle favole ma che abbiano anche  un intento ideologico nascosto molto meno innocente.

 

SATANISMO E GNOSI

 

Vediamo ora le molte  accuse rivolte  alla saga di Harry Potter. 

 Tralasciamo quelle  generali , ma forse più  importanti , dell'assenza di valori religiosi,  dell'etica  alquanto  disinvolta (spesso sono presenti  inganni, bugie  anche  la vendetta) insomma  tutte  quelle  caratteristiche  comuni alla letteratura moderna per i ragazzi che in genere non ha più il tono alto e severo della letteratura di un tempo come il "Libro cuore" o " Piccoie donne".

 

L’accusa più grave e specifica è quella di preparare una mentalità,  una premessa culturale nella quale poi possano fiorire i " satanismi" dei  cui orrendi misfatti la c la cronaca si deve occupare,

 Ora se un bambino comincia a vivere in un mondo di fantasia in cui la magia  è un fatto normale , un qualcosa che si impara a scuola  come la matematica e o le lingue  poi gli sembrerà anche " verosimile"  che si possano evocare forze nascoste.

 

Qualcuno nota pure che le indicazioni date nei  rituali di Harry Potter non sono di pura fantasia ma si  richiamano a quanto effettivamente è diffuso nella purtroppo diffusa moda  dei riti satanici.

 Si è parlato anche di gnosi: l'idea cioè che nella natura esistano forze misteriose che si possano evocare se se ne conosce il segreto. Un universo quindi non puramente meccanico ( come nella scienza galileiana ) e neppure retto da Dio come causa prima ( le due concezioni sono conciliabili) ma un mondo  dominato da forze oscure che si possono conoscere e dominare.

 

Da qui la preoccupazione forte in molti ambienti che la saga possa essere estremamente pericolosa : non  mancano anche richieste pressanti perchè i libri  siano  esclusi e proibiti nelle scuole, questione sulle quali  in USA anche la magistratura comincia ad essere chiamata a giudicare. Anche in Italia non manca chi invoca l'intervento della magistratura in quanto l'esercizio della magia è vietato dalle leggi. A tali critiche si è variamente risposto.

 

Si è detto che è del tutto esagerato vedere nella  saga un oscuro  intento anticristiano, che la magia  pure presente rimane sempre su un piano gioioso e fantastico, che nulla a che fare il sorridente  Potter con i cupi satanisti. Soprattutto si fa rilevare che in  realtà è pur sempre il bene incarnato secondo i tradizionali valori cristiani a vincere sul male , che il lettore si identifica  sempre con il bene e vede nel male l'avversario, il nemico da combattere . Siamo quindi ben lontani dal  satanismo che invece capovolge i valori.

 

Si contesta anche l'asserita corrispondenza delle descrizioni ai riti satanici effettivamente diffusi. Anche l'idea di gnosi pare una forzatura e comunque resterebbe  del tutto estranea all'animo dei  ragazzi che non la colgono affatto.

Nulla quindi di pericoloso , anzi il richiamo ai valori e anche , non del tutto secondario, l'invito a leggere in un mondo in cui la lettura perde sempre più terreno rispetto ai mass media 

 

POTTER E  LA MAGIA

 

Ma il fenomeno di Potter non è isolato: ormai da molto tempo,  come gia notato p sopra, il mondo della magia occupa la fantasia dei nostri ragazzi.

 

Molti pero vedono in Potter una angolazione particolarmente pericolosa che  non si troverebbe invece nelle altre opere. Si fa in particolar il paragone con il "Signore degli anelli" In questo ultimo caso i poteri magici deriverebbero sempre da una entità superiore, da Dio possiamo dire  e pertanto il magico non avrebbe quelle negatività che si ritrovano invece in Potter.

 

Insomma la magia ha fatto sempre parte dei racconti senza negare i valori etici e religiosi: anche L'Orlando furioso e perfino la Gerusalemme Liberata sono intrise di pratiche magiche ma non per questo sono state considerate opere pericolose per i giovani . Cenerentola e  Biancaneve sono anche esse  piene di magie  ma nessun si sognerebbe di vietarle ai ragazzi. In Harry Potter invece non è tanto il richiamo alla magia che è un aspetto del tutto comune nel mondo del mondo della fantasia  a preoccupare  ma il modo in cui il magico sarebbe richiamato:  filtri magici dell'Orlando Furioso, mele avvelenate come in Biancaneve o zucche che divengono carrozze come in Cenerentola  non mostrano affatto di richiamare  forze oscure e potenti della natura, non hanno nulla di satanico.

 

Si nota poi che la magia di Harry Potter viene portata nel mondo di un collegio inglese vecchia maniera ma comunque  in un modo realistico mentre i' Orlando Furioso, Cenerentola e anche il Signore degli anelli sono essi stessi situati in un mondo del tutto fantastico che non può essere certo scambiato con la realtà quotidiana.

 

Pure in questo caso i sostenitori ritengono che si tratta di esagerazioni: i bambini si rendono perfettamente conto che Harry Potter è un personaggio di pura fantasia come Biancaneve , non scambiano certo la scuola di magia con quelle che frequentano insomma hanno piena coscienza che si tratta di fantasia pura e semplice.

 

LA POSIZIONE DELLE CHIESE

 

Le accuse piu dure sono venute da ambienti religiosi e in particolari dalle Chiese Evangeliche d'America a orientamento cosi detto "fondamentalista".

 

Pure però nell'ambito cattolico l'opposizione è  si mostra molto forte ad esempio fra i "papaboys" ci sono precise prese di posizione che  contrappongono frontalmente la saga di Harry Potter alla fede cristiana considerando le due cose come assolutamente inconciliabili.

 

E'  è nata poi una accesa polemica per un intervento dell'allora cardinale Ratzinger, attualmente papa Benedetto XVI. Tuttavia la polemica su questo  ultimo fatto ci sembra eccessiva e strumentale  Ricostruiamo i fatti .

 

Al successo di Harry Potter molti educatori cattolici si mostrarono preoccupati: tuttavia un importante esponente della  Consiglio Pontificio della Cultura,  monsignor Peter Fleedwood ,nel febbraio 2003,  in una intervista  dichiarò di non vedere alcun pericolo per  l’educazione dei giovani in Harry Potter .

 

In seguito a ciò nella stampa di lingua inglese fu riportato a grandi titoli  che il papa Giovanni Paolo II in persona  avrebbe  approvato  il personaggio di Harry Potter, notizia evidentemente falsa .

 

Una saggista tedesca Gabriele Kuby scrisse un saggio invece sulla negatività  educativa del personaggio dal  titolo : Harry Potter - gut oder böse (  bene o male) e ne inviò un copia  alla  Congregazione per la dottrina della fede di cui era allora prefetto il cardinale Ratzinger. Ne ebbe nel marzo 2003  la risposta che riportiamo sotto  nella sua interezza.     

                

Stimata e cara Sig.ra Kuby,
Grazie molte per la Sua gentile lettera del 20 febbraio e per il libro informativo che mi ha inviato con la stessa. È un bene che Lei illumini la gente su Harry Potter, perché le sue sono sottili seduzioni, la cui azione è inconscia e per questo profonda nel distorcere la cristianità nell'anima, prima che questa possa crescere propriamente.
Vorrei suggerirLe di scrivere direttamente al sig. Peter Fleedwood (Consiglio Pontificio della Cultura, piazza S. Calisto 16, 100153 Roma) e inviargli il Suo libro.
Sinceri saluti e benedizioni,
+ Cardinale Joseph Ratzinger

7 marzo, 2003

                                           

In seguito alla richiesta di rendere pubblica  la lettera  giunse la seguente risposta:                                 

“Stimata e cara sig.ra Kuby,
Per qualche motivo le Sue lettere sono rimaste sepolte sotto una pila di posta dell'onomastico, del compleanno e di Pasqua. Finalmente qualcuno se ne è curato, e così posso darLe il permesso di riferire dei miei giudizi su Harry Potter.
Sinceri saluti e benedizioni,
+ Cardinale Joseph Ratzinger

27 maggio 2003”                                  

 

Nella intervista in inglese trasmessa da Radio Vaticana il  14 luglio 2005 monsignor Fleedwood ribadisce  la sua posizione favorevole al personaggio e afferma che   con ogni probabilità la risposta  era  stata preparata da un collaboratore di Ratzinger e che comunque si tratta di una lettera di cortesia, come si usa in questi casi, più che una vera e propria presa di posizione . Si noti infatti che la Kubj veniva indirizzata a monsignor Fleedwood e che la seconda lettera andò quasi dispersa.

 Non si tratta quindi assolutamente di una condanna del  Papa come viene spesso semplicisticamente riportato e nemmeno di una vera presa di posizione dell’allora cardinale  Ratzinger.

 

Tuttavia  vi è il timore negli ambienti religiosi che il fenomeno  Harrt Potter possa essere in qualche modo collegato alla " new age" a quel movimento che inclina verso una religione cosi detta " naturale" a che vada al di fuori di ogni fede rivelata o  teologicamente definita. Si sa che questo fenomeno è in ascesa  e in rotta di collisione con la religiosità proposta dalla Chiesa.

 

 

 

 

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