PARTE SECONDA 

4) RIPRESA DELL'AUTOGOVERNO

Dopo circa quindi un mese dalla destituzione del capoclasse l'insegnante  ritiene giunto il momento di riprendere l'intera esperienza  anche che, anche non formalmente. era  stata praticamente interrotta. Le polemiche , le reciproche accuse sembrano ormai sopite e dimenticate.

Il maestro notava che quel certo seguito di alunni  che Carmine D. era riuscito a raccogliere intorno  sè e che aveva grande parte nel falsare lo spirito dell'autogoverno si era ormai dissolto. Carmine D. se ne era  reso perfettamente conto dimostrando ancora una volta le sue notevoli doti di intuito sociale. Per darsi un contegno omai affettava completo disinteresse per ogni attività connessa  all'autogoverno.

Da questa parte il maestro ormai non teme alcuna sorpresa spiacevole.Decide comunque di dare un particolare significato e dignità al compito di " capoclasse" Si rende conto che sarebbe inutile affermare con "prediche"  e gran strepito di parole l'importanza dell'equità,della giustizia: escogita invece una sorta di fantasiosa cerimonia connessa all'investitura del "capoclasse". Essa si svolge come segue:al capoclasse  neo eletto viene consegnata un nastro particolare : egli lo prende e pronuncia una formula:" Prometto solennemente di essere degno della fiducia accordatami, di osservare scrupolosamente la giustizia , di agire sempre nell'interesse di tutti i miei compagni."  Quindi l'insegnante gli lega il nastro al braccio mentre l'intera scolaresca scoppia in un applauso fragoroso.

L'insegnante cerca così di inculcare come una specie di laica religiosità del dovere nell'esercitare  un'autorità

Per il resto niente è cambiato nel sistema elettivo e della designazione . Si giunge quindi al giorno delle elezioni. Apprendiamo i risultati dal consueto cartellone murale:

AVVISO n 8

Zn,30 marzo

Rinnovo delle cariche

Viene eletto Capoclasse : Conte P. eletto con voti 15

Il capoclasse promette solennemente di essere degno della fiducia accordatagli e viene insignito dal maestro.Si procede quindi al rinnovo delle altre cariche:

Capofila: Alessio R  (delegato dal maestro)

Segretario: Giovanni P  (delegato dal maestro)

Cassiere:Giovanni P.  (delegato dal maestro)

Bibliotecario: Pasquale M.  (delegato dal maestro)

Pulizia:Pasquale P.(designato dal capoclasse)

Porta e finestre:Giovanni D.(designato dal capoclasse)

Lavagna: Francesco C. (designato dal capoclasse)

Scrivano:Giuseppe M. (designato dal capoclasse

Consultando i profili degli alunni  ci si rende conto che la scelta è stata quanto mai infelice. Si tratta infatti di un alunno che non solo è scarsamente dotato per quel compito ma che crede in buona fede fermamente che invece quel compito sia fatto proprio per lui. L'aspetto più grave però è che non si è trattato di un semplice errore della scolaresca ma di un fatto intenzionale. Esaminiamo lo svolgimento delle operazioni di elezione che non sono state affatto tranquille.

Dopo il primo turno di elezione, alcuni alunni che desideravano ardentemente di essere eletti capoclasse, hanno avuto la certezza che non sarebbero stati eletti. Si tratta di quattro o cinque alunni fra cui Carmine D. che evidentemente continuava a coltivare segretamente  qualche speranza. Questi ragazzi allora hanno cercato di boicottare l'elezione astenendosi. Rimproverati allora dal  maestro hanno volutamente fatto convergere i propri voti proprio su quel ragazzo  che a loro giudizio ( e si trattava di giudizio esatto) era il meno indicato. Molti altri alunni li hanno seguito senza rendersene conto e a un certo punto è risultato eletto proprio l'alunno che in fondo nessuno riteneva capace.

L'insegnante allora ha ritenuto di affiancagli come capofila  Raimondo M (vedasi profilo) La scelta è stata stata dettata dalla speranza che questi non avendo particolare desiderio di emergere eviti conflitti con il capoclasse limitandosi ad aiutarlo.

I fatti però deludono la speranza del maestro. Il capoclasse rifiuta sempre l'aiuto del capofila e questi secondo il suo temperamento poco o niente insiste. Non vi erano però contrasti netti o accese discussioni come quando si era giunto alla destituzione dl capoclasse . La scolaresca ha perso molto del primitivo interesse al governo della classe ed è quindi molto meno sensibile a certi fatti. Se nel mese precedente era stato l'insegnante a congelare le attività  ora sono gli alunni stessi che non mostrano interesse.

L'insegnante  modifica allora una volta ancora il sistema elettivo. Con il nuovo sistema gli alunni sono invitati a scegliere il capoclasse in una rosa di quattro nomi proposti dall'insegnante stesso. Il tal modo  comunque scelgano gli alunni il capoclasse sarà comunque uno in grado di svolgere il suo compito.

Oltre alle designazioni del maestro e del capoclasse verranno anche nominati per sorteggio tre alunni che funzioneranno da giudici in caso di controversia.

Giungiamo quindi al rinnovo delle cariche

AVVISO n 9

Zn, 30 aprile 

Capoclasse:  TOMMASO M    eletto con voti 19

Egli promette solennemente e viene insignito dall'insegnante

Capofila:Tommaso B (delegato dal maestro)

Segratrio: Alfonso A (delegato dal maestro)

Cassiere: Raffaele T.     (delegato dal maestro)

Bibliotacario : Salvatore S. (delegato dal maestro)

Porte e finestre: Salvatore S. (designato dal capoclasse)

Cancelleria:Tommaso N. (designato dal capoclasse)

Scrivano: Giovanni P.  (designato dal capoclasse)

Giudici: Alessio R., Tommaso N. ,Giuseppe M

Il nuovo governo è formato da tutti membri capaci e adatti ai compiti. Sarebbe interessante vedere lo sviluppo dell'istituto dei tre giudici. Ma esso non ebbe mai modo di funzionare.

D'altra parte tutto il nuovo governo ebbe poca occasione di agire perchè nel complesso continuò a manifestarsi da parte della scolaresca un calo di interesse verso le sue attività. D'altra parte è ben noto che in genere negli ultimi mesi con l'arrivo dei primi caldi si manifestano segni di stanchezza per tutte le attività.

Poichè ormai si era alla fine dell'anno scolastico non si ebbero altre elezioni.