PARTE PRIMA 

3) PROFILI SOCIALI DEGLI ALUNNI 

Presentiamo ora un quadro generale e analitico della scolaresca. Si tratta di un terza elementare composta tutta da maschi. L'età media degli alunni è di otto anni. Le attività dei genitori risultano cosi suddivise.

Contadini. n 18

Operai:n 8

Negozianti (modesti) n 2

Commercianti: n 1

E' appena il caso di avvertire, per quanto detto precedentemente, che nessuno dei genitori possiede un titolo di studio superiore alla licenza elementare. Circa un terzo, però, degli alunni ha sorelle e fratelli alla scuola media  e qualcuno anche alle scuole superiori. Diamo ora un breve profilo riguardante essenzialmente la maturazione sociale dei singoli alunni: essi  risultano  definiti solo  alla fine dell'anno scolastico  ed in buona parte dipendono proprio dalle osservazioni fatte durante l'esperimento di autogoverno. Noi riteniamo però conveniente per la chiarezza dell'esposizione, premetterle alla descrizione dell'esperimento stesso. In tal modo il lettore può più agevolmente  seguire le varie fasi consultando i profili tracciati evitando così il pericolo che tutta l'esperienza resti come una astrazione  e a ciascun nome di alunno non corrisponda una certa idea, anche se approssimativa,  delle  caratteristiche dell' alunno stesso. 

ALFONSO  A. Di normale intelligenza  mostra però qualche difficoltà nei rapporti sociali. Appare infatti ancora alquanto immaturo: cerca sempre l'aiuto del maestro contro i suoi compagni che, secondo il suo parere, sembrano perseguitarlo. In realtà egli può considerarsi un "dispettoso sociale"  desideroso cioè molto di primeggiare ma non vi riesce affatto e allora ricerca in ogni modo , maldestramente di mettersi in mostra.

TOMMASO B. Fanciullo serio e disciplinato, sembra molto più grande della sua età,appartiene a famiglia molto povera che comunque si interessa vivamente al fanciullo.

ALDO C.  Mostra minore capacità maturità della media dei suoi compagni probabilmente perchè vive in una casa isolata in campagna e non in paese. Ha scarsi rapporti sociali con i suoi compagni e quindi si sente  alquanto a disagio.

CARMINE C. Di mediocre intelligenza mostra normali capacità sociali. E' in genere ben voluto dai compagni perchè di carattere molto aperto e gioviale. Gli mancano però decisione e fermezza di carattere.

PAOLO C. Dotato di ottime capacità intellettuali è pero timido e introverso. Ha scarse capacità sociali : non si rende conto dei suoi limiti in questo campo. Poichè riesce molto bene nel profitto ritiene anzi di essere particolarmente adatto a compiti di "capo". il suo atteggiamento è probabilmente dovuto anche alla sua situazione familiare.Il padre infatti è un commerciante abbastanza benestante è uno dei possessori delle poche villette della periferia del paese a cui prima abbiamo accennato. Il padre pur non avendo che la licenza elementare tuttavia per propria intelligenza  e per il lavoro al contatto con tanta gente mostra una cultura superiore a quella degli altri padri. Il fanciullo a scuola si sente quindi superiore intellettualmente e socialmente ai suoi compagni e crede quindi che in un certo senso il posto di capo gli spetti per diritto. Non si rende conto invece che i suoi compagni hanno esperienza sociale che invece a lui è stata negata.

ROCCO C. Anche questo fanciullo vive in campagna e quindi si trova un po' a disagio. Non manca di intelligenza ma è molto rozzo  e per questo spesso viene deriso dai compagni, reagisce però sempre debolmente. Si intuisce che vorrebbe ardentemente essere accettato  dai compagni e soffre quando si accorge di non esserlo completamente. Probabilmente è troppo arrendevole:e questo finisce con il metterlo in cattiva luce presso i compagni che forse sarebbero meglio impressionati  da una più decisiva presa di posizione.

FRANCESCO C. Di carattere gioviale , aperto ed espansivo,ha una  forte tensione per primeggiare  in ogni campo.Le sue capacità intellettuali sono però modeste: talvolta quindi  appare risentito verso i compagni perchè gli sembra che gli rubino quel posto di onore  al quale aspira con tutte le sue forze.

GIOVANNI D. E'dotato di carattere particolare:il suo comportamento sociale è inconsueto. Egli accetta superficialmente quello che i compagni gli propongono, segue la maggioranza e in genere è ben voluto da tutti. Tuttavia intimamente egli tenta ad estraniarsi anche se segue il complesso della classe senza opporsi, tuttavia, egli in fondo resta sempre se stesso: è molto difficilmente influenzabile dagli altri. Forse il suo comportamento probabilmente   deriva dal fatto che egli fa parte di un gruppo di gioco molto affiatato  i cui membri non si trovano nella classe : egli ha quindi delle compensazione che lo rendono intimamente estraneo alla classe  anche per niente in opposizione ad essa.

 CARMINE D. Si tratta di un fanciullo di mediocri capacità ma di grande esperienza sociale. Ha un anno in più dei compagni. Si nota in lui un sicuro intuito nel comprendere la natura e il carattere dei compagni  e dei loro rapporti. E' senza dubbio il più maturo della scolaresca.

GIUSEPPE M. E' di costituzione debole e presenta un difetto  fisico anche se non vistoso. Partecipa pertanto poco ai giochi dei coetanei e tende a rinchiudersi in se stesso

RAIMONDO M. Mostra buone capacità e attitudini allo studio. I suoi successi scolastici lo soddisfano pienamente per la qual cosa ha scarso desiderio di emergere  come capo probabilmente perchè conscio di non riuscirvi altrettanto bene come nello studio.

PASQUALE M. Di carattere emotivo, introverso. Ama la compagnia però dei suoi coetanei anche se non  riesce a mettersi in rilievo.

GIUSEPPE M. Di mediocre intelligenza presenta normale sviluppo sociale.Non presenta caratteri particolarmente marcati.

TOMMASO M. Proviene da famiglia particolarmente povera che vive in campagna.  Tuttavia, a differenza degli suoi compagni che vivono in campagna ,non mostra difficoltà di adattamento sociale.

DOMENICO P. è timido,introverso . Desidererebbe certamente emergere ma gli mancano doti di leader. Non presenta però difficoltà di adattamemnto sociale ,solo ha natura piu di gregario che di capo.

PASQUALE P. Proviene da famiglia particolarmente povera. Il suo sviluppo sociale è normale e non presenta particolari caratteristiche.

 

GIOVANNI P.Proviene da famiglia alquanto più agiata delle altre, il suo sviluppo sociale è normale.

FRANCESCO R .Dotato di notevole intelligenza.  Ha uno sviluppo sociale normale: è ben voluto dai compagni , sempre pronto ad aiutare tutti. Non mostra però attitudini a funzioni direttive: sembra rendersene perfettamente conto e non mostra quindi di aspirare ad esse.

ALESSIO R. Di normale sviluppo sociale desidererebbe molto emergere sotto questo profilo. Tuttavia il fatto che sia molto emotivo gli impedisce di svolgere ruoli direttivi.

TOMMASO R .E' figlio unico, particolarmente curato  a casa. Mostra una certa  immaturità sociale ma non grave. Cerca continuamente l' approvazione dell'insegnate e  questo crea un certo sospetto da parte dei compagni che tuttavia nel complesso lo accettano.

PASQUALE S. Di normale sviluppo sociale. E' aperto e ben voluto. Desidererebbe emergere ma non mostra particolari attitudini a ruoli direttivi.

RAFFAELE T. Piuttosto timido ed introverso presenta qualche difficoltà ma non grave  nei rapporti sociali.

GIOVANNI T. Di normale sviluppo sociale non presenta caratteristiche particolarmente marcate.

NOTA: Naturalmente tutti i nomi sono fittizi.