Pubblicato in " Appunti " agosto    2016 n 8 ,anno XII       HOME

 

 

ISLAMICI A MESSA

 

 

Giovanni De Sio Cesari

 

 

L’assassinio di un prete in una chiesa  presso Rouen è stata una assoluta novità : non era mai avvenuto nel passato che un luogo di culto cristiano in Occidente  fosse stato oggetto di un attentato . in ogni caso si era rispettato i fedeli  anche in nome di un comune senso religioso ( din,  in arabo )

 Potrebbe essere un  punto di svolta, come  lo fu la l’attentato  di Samarra in Iraq

in Iraq nel 2005 . al qaeda, guidata da  Alzawiri ,opero un attentato alla moschea sciita di Samarra (quella a forma di torre di babele ) e quindi ad altre moschee e il fatto  scatenò la reazione degli sciiti e i contrasti forti fra sciiti e sunniti divennero guerra aperta  tuttora in corso con inaudita violenza e da cui nasce la fortuna dell’ISIS 

Dall’assassioni di Rouen  pero è nata  l’iniziativa degli iman francesi di andare a pregare nelle chiese cattoliche durante la messa domenicale, iniziativa estesa poi anche all’Italia

 L’iniziativa ha  avuto un buon successo e ci si aspetta  che possa estendersi agli altri paesi d’Europa e d’ America

 Si tratta  di un fatto di grande importanza che puo avere grandi conseguenze

 per dimostrare che non si stratta  di una guerra di religione ( e quindi  di civiltà)  fra cristiani e mussulmani

Pare cosi scongiurato cosi l’effetto  di Samarra. Se allora iman sciiti e sunniti avessero fatto una cosa del genere, forse ora non sarebbero  nella terribile angoscia giornaliera  in cui si trovano e forse  l’ISIS stesso non sarebbe mai nato

Le guerra di religione si superano  soprattutto sul piano religios

Sul piano politico sociologico sono credenti, islamici o cristiani, tutti quelli che credono di esserlo ( senza fingerlo, si intende) perche quello che significa essere veramente credente è un fatto interno alla fedi stesse. Da questo pinto di vista possiamo dire che il jihadismo e un conflitto religioso perche essi effettivamente credono di poter agire in nome di Dio 

Ma il papa non è un politico o un sociologo ma l’autorità suprema di tutti i cattolici e anche il più importante esponente religioso del mondo Fa quindi il suo mestiere che è quello di indicare quale sia la vera fede e quale non lo sia. Quindi afferma che la vera fede in Dio non può conciliarsi con il terrorismo e in genere con la violenza (ma anche con egoismo, corruzione e cosi via ) Conseguentemente i terroristi non possono considerarsi credenti e quindi non si muovono per motivi religiosi ma per  gli altri motivi per cui si muove sempre  il male: egoismo, avidità, potere  insomma  per i sette vizi capitali 

Ovviamente ci troviamo sempre   all’interno di un sistema di pensiero  religioso che non esaurisce tutti i possibili pensieri religiosi. I seguaci del califfato continueranno a pensare che testimone di fede  ( in arabo coranico: shaid ) possa essere anche chi fa stragi indiscriminate ,o  magari sgozza un buon vecchio prete che dice messa in una piccola chiesetta in un piccolo paesetto

Ma il jihadista non si considera una fanatico, un isolato: si pone come la punta avanzata di un intero sistema religioso culturale di cui ritiene di incarnare la vera anima. Quindi si sentono  pressapoco  come i brigatisti rossi : ritenevano di essere l’avanguardia, la prima linea  di un proletariato che li avrebbe seguito  per la grande mitica rivoluzione. Quando fu chiaro che il proletariato (i sindacati , il partito comunista) non li avrebbe  affatto seguito ma chiaramente contrastato  la lotta perse significato,  perse senso e in tanti si resero conto della insensatezza della loro azione., si dissociarono, si pentirono

 Cosi  il jihadismo finirà quando  si renderà conto che non hanno dietro di se l’universo islamico ma sono soli

L’azione degli Iman francesi è un passo su questa strada: non è il primo, non è l’ultimo,  non è quello risolutivo ma è un passo importante